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L'unitá si fa camminando

1896/500

Sono passati ormai, già 500 anni dall’affissione delle 95 tesi di Lutero alle porte della chiesa del castello di Wittemberg. Il 31 Ottobre di questo anno ricorrerà la data esatta dell’anniversario. Se pensiamo alla Chiesa di quel tempo, Lutero non poteva non aver ragione a denunciarne gli abusi (cosa che farà lo stesso Concilio di Trento), a richiamare la centralità della Scrittura come norma fondante della vita della chiesa (che la Dei Verbum – documento sulla Sacra Scrittura del Vaticano II ha ampiamente trattato e recuperato) e richiamare tutta la cristianità ad avere come centro “Solus Christus” (“Solo Cristo”).

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Tuttavia anche se l’intenzione originaria del Riformatore non era quella di separarsi dalla Chiesa Cattolica, ma appunto di riformarla, e di renderla più “evangelica” (conforme al Vangelo), di fatto dalla scomunica di Lutero si sono susseguite una serie di separazioni interne alla Chiesa che non fanno onore né a Cristo né al Vangelo, non siamo rimasti fedeli alla preghiera che Gesù rivolgeva al Padre: “perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.” (Gv 17,21) 

E il problema dell’ecumenismo è proprio che le nostre divisioni causano scandalo! Se siamo divisi, come potrà il “mondo credere che il Padre ha mandato Gesù”? Come potrà essere vero il nostro annuncio? Come potremo testimoniare quest’unione che c’è nella Trinità se noi non la viviamo nella Chiesa? Che immagine può avere un credente di qualche altra religione se non annunciamo insieme Cristo? Non penserà che esistono più “cristi”? Quello dei protestanti, quello dei cattolici o quello degli ortodossi? Chi osa affermare di possedere Colui che è la Verità e non solo anche la Via e la Vita per ogni uomo?

Ma noi siamo chiamati ad annunciare insieme lo stesso Cristo Gesù che ci ha chiamati “perché stessimo con lui e per mandarci a predicare” (cfr Mc 3,14-15). Come vediamo allora il problema ecumenico non può essere una questione di una “elite” che è “sensibile” a queste discussioni, il problema ecumenico è strettamente legato alla missione della Chiesa, non ad un suo aspetto! Finchè siamo divisi, non siamo la Chiesa che Gesù Cristo ha voluto e desiderato! Nessuna confessione cristiana lo è e nessuno può rivendicare il diritto di affermare “noi siamo la Chiesa di Gesù Cristo!”.

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Come comunità dello Studentato Teologico Saveriano di Parma, in quest’anno stiamo vivendo con particolare intensità il nostro rapporto con le altre Chiese presenti sul territorio. Abbiamo iniziato con l’incontro con i giovani metodisti, un momento fraterno vissuto nella visita reciproca delle nostre rispettive comunità. Abbiamo condiviso le nostre storie di vita, i nostri cammini che ci hanno portato a Parma e ad abbracciare la fede cristiana o a consacrare la nostra vita al Signore.

Abbiamo vissuto la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (18-25 Gennaio) che ci ha visti impegnati in momenti di preghiera insieme, una conferenza sul tema dei 500 anni della Riforma e la partecipazione ai diversi culti delle differenti comunità cristiane.

Si respira in questi momenti la bellezza delle parole di Gesù: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,34-35). È solo da questo che il mondo saprà che siamo cristiani, che siamo discepoli di Gesù! “Noi siamo la Bibbia che i popoli leggono ancora”, così si canta in qualche celebrazione eucaristica, ed è proprio vero, l’annuncio lo si vive non lo si predica!

Papa Francesco con la visita a Lund (Svezia), in occasione per la prima volta nella storia, della commemorazione luterano-cattolica della Riforma (31 Ottobre – 1 Novembre 2016), ha definito Lutero: “testimone del Vangelo”, apre, così, un grande orizzonte verso l’unità e dona a tutta la Chiesa la speranza, un giorno, di poter tornare a celebrare insieme la lode al Nostro Signore Gesù Cristo!

E come Papa Francesco stesso esorta: “L’unità si fa camminando” e allora camminiamo insieme verso l’unità!

Pietro Rossini sx
28 Enero 2017
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