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Annuncio della morte di p. Igino Sala sx

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Mercoledì, 08 giugno 2022, alle ore 3.00 del mattino, è deceduto presso la Casa Madre (4° piano) di Parma il nostro confratello p. Igino Sala sx. Aveva 88 anni compiuti, essendo nato il 14.02.1934 ad Albegno, frazione del comune di Treviolo (provincia di Bergamo).

Igino Angelo entra in Istituto a Pedrengo (Bergamo) nel 1947. A San Pietro in Vincoli vive il Noviziato (1953) dove emette la prima professione religiosa e missionaria (12.09.1954). Dal 1954 al 1957 frequenta gli studi liceali a Desio. Nel 1957 viene inviato alla casa Apostolica di Vicenza come Prefetto. Prosegue la sua formazione teologica a Parma dove emette la Professione Perpetua (05.11.1959) e riceve l’Ordinazione Presbiterale (15.10.1961). 

Subito dopo l’ordinazione viene inviato a lavorare nella casa Apostolica di Udine come Direttore Spirituale. 

Nel 1970 parte per l’Amazzonia: prima a Belém per lo studio della lingua, e poi ad Acará come cappellano e coordinatore del Movimento Giovanile.

Nel 1975 è a Roma (Collegio Conforti) per il corso di Teologia Pastorale presso l’Università Urbaniana. 

Nel 1976 viene inviato in Spagna, nella Casa Apostolica di Guernica. Dopo lo studio della lingua, lavora nella formazione e promozione vocazionale (1976-1977). Nel 1978 è Pamplona, nel servizio della formazione e promozione vocazionale. 

Nel 1979 viene nuovamente destinato in Brasile Nord dove vi rimarrà fino al 2020: dal 1979 al 1984 è dapprima viceparroco e poi  parroco di Santa Maria, Tomé-Açu; dal 1984 al 1994 è viceparroco e in seguito parroco di Santo Domingo, Belém (Terra Firma); dal 1994 al 2002 è parroco di San Francisco, Belém (Marco), e dal 2002 al 2014 è parroco di San Antonio di Padua, Coqueiro.

Dal 2014 al 2016 è ad Ananindeua, nel Centro di Animazione e Formazione Missionaria, impegnato nella pastorale. Negli ultimi 4 anni (2016-2020) si trovava Belém, nel servizio del ministero pastorale. Dal 2021 era membro della comunità della Casa Madre (4° piano) per ragioni di salute. 

Carissimo amico, tempo e tempo fa ho ricevuto la sua lettera per congratularsi con la mia “vecchiaia”, 78 anni! Grazie infinite per la sua lettera: mi ha fatto bene! È bello vedere i confratelli che si ricordano reciprocamente. Ho amato, amo e amerò sempre la mia congregazione missionaria. Mi trovo bene, sono contento, mi sento realizzato. Il lavoro missionario non mi dà tempo di pensare agli anni che ho. Sono un po' (molto) preoccupato per le vocazioni nella nostra congregazione. Ne parliamo spesso a tavola. I vecchi “se ne vanno” e i giovani “non vengono”. Io penso che non basti pregare: dobbiamo batterci il petto e dire: mea culpa! Anche le nostre comunità! Spero che San Guido non si dimentichi della sua famiglia…(Lettera a p. Carlo Girola, Coqueiro, 07 giugno 2012)   

  

Riposi in pace

DG
08 Giugno 2022
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