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COMUNITÀ DI PARIGI – FRANCIA : "Repartir de la mission"

22 Marzo 2024

Disponibile in

Il nostro confratello p. Pierre Thierry Emaliu Pene, membro della comunità Saveriana di Parigi, Francia, condivide una riflessione dal titolo “Repartir de la mission” (Ripartire dalla Missione). Nella sua introduzione, p. Pierre Thierry, definisce subito la ragione e la direzione del suo studio:  

"A motivo del movimento verso l'esterno (Ad Extra) che caratterizza la missione dei loro membri, le comunità locali degli Istituti missionari sono sempre più multiculturali. Questo fatto, che essi considerano una grazia, permette loro di sperimentare ed esprimere, nella contingenza delle situazioni storiche in cui sono impegnati, la cattolicità intrinseca alla Chiesa. È anche una via crucis: il passaggio dalla semplice giustapposizione delle culture alla loro reciproca fecondazione non risparmia mai il conflitto e la conversione...".

Il confratello, poi, conclude con una domanda particolarmente carica di significato: 

"... il lavoro di discernimento in cui siamo attualmente impegnati come Istituto missionario, e le scelte che ne derivano, sono effettivamente al servizio della missione Ad gentes? Questa domanda è tanto più importante perché una riforma interna che non sia contemporaneamente una riforma in vista della missione esterna degenera nel narcisismo ecclesiale e, allo stesso modo, intrappola i "missionari" in discussioni senza fine su chi sia il più grande (Mc 9, 33-34). Quindi, se il riposizionamento missionario non deve essere sostituito da una dinamica di posizionamento ideologico e meschino all'interno dell'istituzione, non abbiamo altra scelta che ripartire dalla missione...".

https://dg.saveriani.org/es/comunicazioni/pubblicazioni/formazione/item/missionnaires-apres-le-vatican-ii


English

PARIS COMMUNITY – FRANCE: “STARTING AFRESH FROM MISSION”

Our confrere Fr. Pierre Thierry Emaliu Pene, a member of the Xaverian community in Paris, France, shares a reflection titled Repartir de la Mission (Starting Afresh from Mission). In the introduction, Fr. Pierre Thierry begins by defining the reason behind and the direction of his study:

“Because of the outward movement (Ad Extra) that characterizes the mission of their members, locally communities of missionary institutes are increasingly multicultural. This fact, which they consider a grace, allows them to experience and express, in the contingency of the historical situations in which they are engaged, the intrinsic Catholicity of the Church. It is also a ‘way of the cross’, for the transition from the simple juxtaposition of cultures to their mutual cross-fertilization never spares conflicts and conversion.”

Then, our confrere concludes with a quite meaningful question:

“Is the discernment in which we are currently engaged as a missionary institute, with the choices that result from it, actually serving the Ad gentes mission? This question is all the more important because an internal reform which is not at once a reform aiming at the external mission degenerates into ecclesial narcissism and, likewise, traps ‘missionaries’ in endless arguments about who is the greatest (Mark 9:33-34). Therefore, if missionary repositioning should not be replaced by an ideological and petty positioning within the institution, then we have no choice but to start again from mission...”

https://dg.saveriani.org/es/comunicazioni/pubblicazioni/formazione/item/missionnaires-apres-le-vatican-ii