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Annuncio della morte di P. Carlo Uccelli s.x.

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Domenica 05 dicembre 2021, intorno a mezzogiorno, nella Casa Madre di Parma, è deceduto - dopo una malattia fulminea e aggressiva - il nostro confratello p. CARLO UCCELLI sx. Aveva 82 anni compiuti, essendo nato il 22 giugno 1939 a Piacenza. P. Carlo entra in Istituto nel 1956 a S. Pietro in Vincoli dove vive l’anno di noviziato ed emette i primi voti di consacrazione religiosa e missionaria. Dal 1957 al 1960 è a Desio dove frequenta il liceo. Nel 1960 inizia gli studi di Propedeutica a Parma. Dopo il primo anno di studi, fa due anni di prefettato, prima nella scuola apostolica di Cremona (1961) e poi a Vicenza (1962). Riprende gli studi di Teologia a Roma, dove ottiene la licenza in Teologia all’Angelicum (1966). Nel frattempo, il 12 settembre 1963 emette la Professione Perpetua a Parma e riceve l’ordinazione Presbiterale nella cattedrale di Parma il 17 ottobre 1965.

Il suo primo servizio nella regione italiana si realizza nel campo della promozione vocazionale giovanile presso lo CSAM, Parma (1967-1971). Dal 1968 al 1970 è anche Consigliere Delegato per le Scuole Apostoliche in Italia. Dal 1971 al 1974 è rettore della casa apostolica di Cagliari e Direttore del Centro Giovanile Missionario. Dopo un anno di lingua trascorso a Parigi, nel 1975 parte per la Repubblica Democratica del Congo dove vi rimane per 10 anni: l’anno di studio della lingua Swahili a Kiringye; viceparroco a Shabunda, Kakutya e Bunyakiri, per diventare poi parroco di quest’ultima (1983-1985). Dopo il suo ritorno in Italia, vive un periodo di assenza (1985-1988). Nel 1998 viene destinato definitivamente alla regione d’Italia, dove porta avanti a Piombino, Diocesi di Massa Marittima – Livorno (1986-2019) il progetto di Centro Fraternità Missionaria, ponendo l’accento sulla “comunità cristiana” (“fraternità”) costituita da laici e preti, impegnati “corresponsabilmente” a vivere la comunione e la missione ciascuno con un proprio specifico ruolo e servizio.

Il 2 giugno 2019 chiude il Centro Fraternità Missionaria. Dopo alcuni mesi, viene destinato dalla Direzione Regionale Italiana alla Comunità Intercongregazionale di Modica (Ragusa), formata da religiosi e religiose, al servizio dei migranti nonché alla sensibilizzazione sia della chiesa locale sia della società civile circa la dolorosa realtà dell’Immigrazione. I primi sintomi di un male devastante si rivelano con forza, obbligandolo nell’ottobre 2021, a trasferirsi alla Casa Madre.

“La prima testimonianza che mi colpisce è quella di vivere insieme: due preti e due famiglie con figli che prima di ‘ogni fare’, vogliono essere discepoli del Signore, tessitori con Lui di una vita rinnovata, fraterna, capace di perdono e di accoglienza reciproca. Una vita di comunione interna, dunque, che proprio perché sperimentata fra loro nella gioia e nella fatica, si apre subito alla comunione con la gente del luogo e diventa missione che annuncia la Buona Notizia di Gesù e si fa solidale con le fatiche, le speranze, i bisogni della gente per una vita più umana”. (2002, dopo una visita in Mozambico)   

Riposi in Pace.

DG
5 Décembre 2021
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