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Annuncio della morte di p. Giovanni Battista Pedrotti sx

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Martedì 11 aprile 2023, alle ore 18.00, è deceduto a Esine (Brescia), presso la casa della nipote Chiara Pedersoli, il nostro confratello p. Giovanni Battista Pedrotti. Per desiderio dei familiari, da giovedì 16 febbraio 2023, p. Giovanni Battista si trovava in famiglia. Rientrato a Parma nel mese di settembre 2022 per ragioni di salute, apparteneva ancora alla Circoscrizione della Repubblica Democratica del Congo (Bukavu-Panzi).

Aveva 88 anni compiuti, essendo nato il 29 agosto 1934 a Cortenedolo di Edolo (Brescia).

Orfano di entrambi i genitori, all’età di 14 anni, p. Giovanni Battista, nel 1947, entra nel Seminario Minore Diocesano di S. Cristo di Brescia per frequentare la III Media. La sua formazione nel Seminario Diocesano Minore e Maggiore (S. Angelo) di Brescia giunge fino alla II Teologia (1955). A 22 anni appena compiuti, grazie all’amicizia con il suo compaesano, p. Grappoli Pietro sx, il 17 ottobre 1955 entra a San Pietro in Vincoli e il giorno seguente inizia il Noviziato. Emette la prima professione religiosa e missionaria il 19 ottobre 1956. Conclude il III e IV anno di Teologia a Piacenza (1956 e 1957). A Udine, dove svolge l’anno di Prefettato (1958-1959), fa la Professione Perpetua (17.10.1959) e riceve il Diaconato il giorno seguente (18.10.1959). Dopo alcuni giorni cum dispensatione super legem interstitiorum, viene ordinato presbitero a Parma il 25 ottobre 1959. Subito dopo l’Ordinazione ritorna alla Scuola Apostolica di Udine come insegnante, promotore vocazionale e segretario degli studi. Secondo un primo orientamento dei superiori di inviarlo in Messico, il confratello trascorre poco più di un anno in Spagna (Cortezubi – Guernica - Vizcaya) per lo studio della lingua (1967). Tuttavia, dopo poco più di anno in Spagna, viene destinato al Burundi. Dopo l’anno di studio della lingua francese a Bruxelles (1968) e del Kirundi a Bujumbura (1969), è impegnato prima come cappellano e poi come Parroco a Minago (1969-1971 e 1974-1981). Dal 1972 al 1974 è superiore regionale. Dal 1974 al 1977 è vice superiore regionale. Dopo un periodo di aggiornamento all’Urbaniana (Roma, Collegio), ritorna in Burundi dove è nuovamente Superiore Regionale (1980). Il 20 novembre 1981 viene espulso dal Burundi. Dopo un periodo di attesa in Italia, nel 1982 viene destinato allo Zaire-Congo. Studia lo Swahili a Bukavu. Lavora prima come cappellano (1982-1987) e poi come parroco di Kakutya (1987-1990). In questo periodo è anche membro del Consiglio regionale (1986-1990). Dal 1990 al 1996 per due mandati è vice superiore regionale. Per un anno (1996) è parroco a Luvungi per poi ritornarvi per altri 11 anni (1998-2009). Trascorre anche un anno come cappellano a Kampene (1997). Dal 2004 al 2008 è consigliere regionale. Dopo alcuni mesi di riposo e aggiornamento in famiglia, ritorna in Congo e lavora prima come cappellano a Kavimvira - Santuario e poi come parroco (2010-2011). Trascorre un tempo (2011) a Kilomoni come animatore missionario e vocazionale. Dal 2011 era impegnato come responsabile dell’animazione missionaria e vocazionale («Centre d’AMV St Guido Maria Conforti») e Direttore Spirituale nella comunità della Propedeutica di Bukavu -Panzi.

“…ho invece incontrato tanta gente che mi ha amato e che ho amato, ho visto tanta povertà e tanta sofferenza, ma anche tanta gente contenta, tanti occhi che ridevano, tanta capacità di essere nella pace e nella gioia… Ho conosciuto gente capace di odiare, gente egoista, ma anche tanta gente capace di amare e di donare fino all’eroismo…Non potrò più tornare in Burundi perché le Autorità Civili-Militari mi hanno espulso. Ho pianto con la mia gente di Minago per questo distacco forzato… Ci siamo salutati, dandoci appuntamento in Paradiso, dove non ci sarà più chi, con la forza, separa coloro che vogliono stare insieme perché si amano. Una vecchietta, nel salutarmi mi ha detto: “Avrei tanto desiderato che tu, un giorno, fossi sepolto qui con noi…”. Era anche il mio desiderio… (Scritto personale, Bukavu, Zaire, luglio 1982).

Noi Saveriani e Saveriane della missione di Luvungi abbiamo pensato che il Cristo, attraverso il Beato Conforti, ci chiede oggi di occuparci di questi fratelli e sorelle diseredati (profughi del Rwanda e Burundi, delle famiglie vulnerabili, dei piccoli, dei più deboli), in modo prioritario…” (Luvungi, Congo 23 aprile 1996)

Riposi in pace.

DG
11 Avril 2023
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