P. REMIGIO PIACERE
Villa Del Ferro (Vicenza) 8 aprile 1912
Parma 18 aprile 1985
Di Villa Del Ferro - VI
Lavorò nelle Case dell'Istituto, missionario in Cina per 15 anni
Di anni 72. Numero di Professione 155
Sepolto a Villa Del Ferro - Vicenza
Il P. Remigio Piacere era nato a Villa Del Ferro (Vicenza) il giorno 8 aprile 1912 ed era entrato nel nostro Istituto di Vicenza a tredici anni, nel 1925. Emessa la sua professione religiosa il 30 agosto 1931 e ricevuta l'ordinazione sacerdotale il 20 giugno 1937, partì per la Cina il giorno 8 febbraio 1939.
Arrivò in Cina quando la guerra cino-giapponese era in atto da tempo e le comunicazioni con la nostra missione dell'Honan erano estremamente difficili. Dovette attendere a lungo, prima a Tientsin e poi a Pechino, che arrivassero tempi migliori, oppure che si presentasse qualche occasione favorevole. Egli occupò quel tempo nello studio del cinese.
Il 24 giugno 1940 partì finalmente per Cheng-chow dove arrivò solo 1'8 luglio successivo con un viaggio pieno di avventure.
Il suo apostolato in Cina fu segnato da avvenimenti gravi e dolorosi: la guerra coi Giapponesi, il campo di concentramento, l'invasione e l'occupazione comunista, l'espulsione avvenuta nell'estate del 1953.
Di tutto quel periodo egli non lasciò nulla di scritto. Era molto parco nello scrivere anche con i suoi familiari.
Rientrato dalla Cina nell'agosto del 1953, passò circa due anni (novembre 1953-settembre 1955) nella ex Casa di Pedrengo e poi fu destinato a quella di Udine dove rimase, ricoprendo successivamente vari uffici (insegnante, consigliere, vicerettore, rettore) fino all'autunno del 1981. Nel 1980 venne colpito da emiparesi destra che lo costrinse ad interrompere ogni attività ed a sottoporsi a cure mediche e ad esercizi fisioterapici per riprendere, almeno parzialmente l'uso del braccio e della gamba destra.
Durante il periodo e gli anni passati ad Udine si distinse per l'amore alla Casa, alla natura, ai fiori, agli uccelli. Ma soprattutto fu elemento di unione nella comunità e, col suo modo di fare non molto espansivo ma sempre aperto ed accogliente, seppe allargare la conoscenza e la simpatia per l'Istituto tra il clero diocesano.
Nel 1981 fu persuaso a trasferirsi a Parma, presso la Casa Madre per avere una migliore assistenza medica ed infermieristica. Passava le sue giornate parte leggendo, parte cercando di fare movimenti fisici anche a costo di grandi sacrifici, parte conversando con eventuali visitatori.
Le sue condizioni fisiche peggiorarono rapidamente dall'autunno dello scorso anno a questa primavera. Nel mese di aprile di quest'anno fu ricoverato nell'Ospedale delle Piccole Figlie, ma le cure ricevute non riuscirono a fargli superare le ripetute crisi del male.
Morì alla Casa Madre il giorno 18 aprile 1985 e la sua salma riposa nel cimitero del suo paese accanto a quelle dei suoi cari e di suo fratello P. Lucino.
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