Carissimi confratelli,
un nuovo anno si presenta davanti a noi. Il cammino della nostra vita lo trascorriamo passo dopo passo, giorno dopo giorno. Nell’orizzonte c’è l’attesa dell’incontro definitivo con il Signore che amiamo con tutto il nostro cuore, la nostra intelligenza e la nostra forza. Quest’attesa attiva la viviamo nel momento presente. È qui e ora che si gioca la verità della nostra vita (Lc 4,21).
Il Calendario 2018 è uno strumento al servizio della nostra santificazione personale e comunitaria. Al centro di ogni giorno c’è la parola di Dio, come la luce necessaria per il cammino quotidiano. Guidati e illuminati dallo Spirito siamo invitati a diventare ciò che leggiamo e meditiamo: essere parola di Dio in mezzo ai nostri fratelli e sorelle nei differenti contesti in cui il Signore ci ha inviati.
Il Calendario 2018 è uno strumento di comunione all’interno della nostra famiglia saveriana. Perciò ricordiamo in primo luogo i pensieri del nostro caro padre e fondatore, san Guido Maria Conforti.
Quello che leggiamo è stato vissuto per primo da lui stesso. Da questa testimonianza troviamo un invito profondo a essere coerenti nella nostra vita. Fare memoria del nostro fondatore vuol dire anche un impegno per continuare lo stile di vita che l’ha caratterizzato.
A continuazione ricordiamo i confratelli, vivi e defunti. Il più bel dono che abbiamo. Dietro il nome di un confratello c’è una vita consacrata al Signore per la missione ad gentes. Ricordarlo, portarlo nella preghiera, benedirlo. Ognuno nel suo anniversario di nascita è portato e accompagnato da tutta la famiglia saveriana.
I confratelli defunti sono un’eredità per noi. Durante l’Eucarestia li affidiamo all’amore misericordioso di Dio. Ricordiamo una vita vissuta nella fedeltà alla chiamata del Signore. E poi sono i nostri intercessori. Quante grazie!
Infine, ricordiamo gli avvenimenti importanti della storia della nostra umile famiglia. Ricordare per ringraziare Dio e per crescere nella consapevolezza che il Signore, che ci ha guidato finora, continua a farlo. Una chiamata dunque a essere audaci di fronte al momento presente e futuro, semplicemente perché è nelle mani di Dio. “Nelle tue mani, Signore, sono i miei giorni” (Sal 31,16).
A tutti auguro un santo e fecondo anno 2018.
Auguri!
Fraternamente,
P. Fernando García Rodríguez, sx
