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CAGLIARI – SARDEGNA - UNA RIFLESSIONE SUL CAMPO ESTIVO DI LAVORO “SEGNI DI SPERANZA”: “…c’est un signe vivant et palpable de l’actualité du Charisme Xavérien…”.

01 Agosto 2025

Disponibile in

Il Signore mi ha concesso la grazia di partecipare con gioia, determinazione ed entusiasmo al XIII Campo di Lavoro intitolato “Segni di speranza”, a Cagliari, Sardegna, nella Casa dei Missionari Saveriani, dal 13 al 20 luglio 2025. Questi segni di speranza lasciano tracce indelebili e ricordi che rimangono impressi nel nostro cuore.

Vorrei condividere tre aspetti che mi hanno particolarmente colpito e edificato:

Curiosità, ricerca e apertura: abbiamo iniziato il campo con molti dubbi, riserve, timidezza e paura dell'altro. Improvvisamente tutto è cambiato, siamo passati dalla paura e dal riserbo alla curiosità e all'apertura. Tutti si sono interessati all'altro, cercando di scoprire l'identità della persona che avevano di fronte, la sua nazionalità, la sua cultura e la sua madrelingua. Che esperienza meravigliosa! A volte rimanevamo senza parole perché non parlavamo la stessa lingua, ma bastava un piccolo sorriso o un gesto per comunicare e abbattere le barriere linguistiche.

Amicizia, fraternizzazione e dialogo: grazie al dialogo interculturale e interreligioso, tra noi è nata un'amicizia che va oltre i nostri confini e le nostre religioni. Un'amicizia che crea ponti di pace e riconciliazione. Parlare con giovani provenienti da diverse parti del mondo, in particolare dalla Palestina, dalla Russia e dall'Ucraina, è stata un'esperienza che mi ha profondamente commosso. Ho visto giovani russi e ucraini giocare insieme e parlare tra loro! Che gesto di fratellanza, di riconciliazione e di pace! La speranza che ispira questi giovani, nonostante le sofferenze che devono affrontare, è davvero toccante.

Fare del mondo una sola famiglia: infine, vorrei condividere una convinzione personale. Il Campo Estivo è stato una realizzazione concreta e attuale del sogno confortiano di fare del mondo una sola famiglia in Cristo. È un segno vivo e palpabile dell'attualità del carisma Saveriano. Riunire giovani di 19 nazionalità diverse rimane un'esperienza molto bella di incontro, di vita e di cammino insieme, difficile da dimenticare. Questo campo di lavoro mi ha lasciato tanta gioia, coraggio e forza per dire no al male e sì al bene. (Frédéric Mutonde sx).


English

CAGLIARI, SARDINIA, ITALY – A REFLECTION ON THE “SIGNS OF HOPE” SUMMER CAMP: “A living and tangible sign of the relevance of the Xaverian Charism today”

The Lord has granted me the grace to participate with joy, determination and enthusiasm in the 13th Work Camp entitled “Signs of Hope”, in Cagliari, Sardinia, at the house of the Xaverian Missionaries, from July 13th to 20th, 2025. These signs of hope left indelible memories in our heart.

I would like to describe three aspects which particularly touched and edified me:

Curiosity, search and openness: we started the camp with many doubts, hesitations, shyness and fear of each other. However, everything changed quickly: we went from fear and hesitation to curiosity and openness. Everyone became interested in knowing the others, their personal identity, nationality, culture and mother tongue. What a marvellous experience! Sometimes we were left speechless because we did not speak the same language, but a simple smile or gesture was enough to communicate and break down language barriers.

Friendship, fraternising and dialogue: thanks to intercultural and interreligious dialogue, a friendship that goes beyond our borders and religions formed between us. Friendship creates bridges of peace and reconciliation. Talking with young people from different parts of the world, particularly from Palestine, Russia and Ukraine, was an experience that deeply moved me. I saw young Russians and Ukrainians playing together and talking to each other! What a gesture of fraternity, reconciliation and peace! The hope that inspires these young people, despite the suffering they face, is truly touching.

Make the world one single family: finally, I would like to share a personal conviction. The Summer Camp has been a concrete realisation today of Conforti’s dream about making the world a single family in Christ. Bringing together young people belonging to 19 different nationalities remains a very beautiful experience of encounter, of living and walking together – an experience which is hard to forget. This work camp has left me with so much joy, courage and strength to say no to evil and yes to good. (Frédéric Mutonde s.x.)