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Cronaca Pellegrinaggio

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GUIDO MARIA CONFORTI

150° anniversario della sua nascita. 

Cronaca del Pellegrinaggio a Ravadese e a Casalora delle comunità saveriane di Parma e degli amici della famiglia missionaria fondata dal Conforti.

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Parma, 30 marzo 2015

Dopo una settimana bizzarra di piogge e di venti freddi arrivati dalle colline ancora chiazzate di neve, per la memoria dei 150 anni della nascita di San Guido Maria Conforti il cielo ha voluto regalarci una giornata di sole, più simile all’estate che alla primavera che aveva già fatto in tempo a vestire di rosa e di bianco i rami fioriti dei ciliegi, dei mandorli e dei pruni selvatici di Viale San Martino.

Alle 9,30 i pellegrini assembrati nel cortile antistante la Casa Madre salgono sulla corriera che li porterà a celebrare l’evento del 30 marzo nei luoghi della nascita e del battesimo del piccolo Guido Maria Conforti.

Alle 10,00 facciamo la prima tappa al fonte battesimale della collegiata di Ravadese, debitamente santificati durante il breve viaggio dalle orazioni del Vice Rettore della Casa Madre e dalle note storiche del memorialista dell’eredità confortiana P. Ermanno Ferro.

La Chiesa dedicata alla Purificazione di Maria Vergine e a Sant’Andrea Apostolo è già  piena di devoti di San Guido. Hanno raggiunto la chiesa con le proprie vetture. P. Ermanno è là anche lui per preparare l’altare alla celebrazione eucaristica. Tre sacerdoti diocesani della Vicarìa a cui fa riferimento la chiesa ci spalancano le braccia e il cuore del benvenuto. Sono Don Fausto Moro, Moderatore della parrocchia 10, una  scelta recente per mettere insieme varie parrocchie di un circondario; c’è anche  il parroco di Pizzolese Don Dante Paglia e il Vicario della chiesa di Santa Maria del Rosario Don Angelo Tamani a rappresentare tutti gli altri sacerdoti della Diocesi di Parma. Ci siamo tutti. 

La Concelebrazione, presieduta dal Delegato della Direzione Generale dei Saveriani P. Eugenio Pulcini e animata dai canti liturgici degli Studenti Saveriani di Parma, può finalmente iniziare. Nell’omelia P. Eugenio parla del Servo di Jaweh che possiamo considerare come l’icona del vescovo Conforti che insegna la dedizione totale alla Missione. Citando poi il Papa Francesco, ritiene che il Fondatore direbbe oggi le stesse cose di papa Francesco: l’Alzheimer spirituale paralizza la passione missionaria e rende triste l'apostolo. 

Al termine della messa, tutta l’assemblea si stringe  attorno al fonte battesimale che si trova in fondo alla chiesa, a  sinistra della porta principale. Il battistero è oggi visitato da numerosi devoti di San Guido. Il memorialista P. Ferro e il P. Guglielmo Camera, Postulatore della causa che ha portato il Santo Conforti  alla Canonizzazione, ci edificano con inedite notizie sul bimbo che fu battezzato in questa chiesa 150 anni fa. Con la benedizione e il canto finale dedicato a San Guido, opera del musicista saveriano P. Mario Curione, i pellegrini riprendono il viaggio verso Casalora.

Il 30 marzo di cinquant’anni fa molti dei presenti a questo pellegrinaggio avevano celebrato il centenario della nascita di Guido Maria Conforti (1865-1965). Il principale relatore fu in quell’occasione il P. Luigi Grazzi che aveva conosciuto di persona il Fondatore e aveva scritto memorie preziose su di lui. La casa della sua prima infanzia era allora diversa da come ci appare oggi. Manca prima di tutto la lunga fila di cipressi, dei pioppi e degli alberi da frutta lungo i sentieri che in quel tempo non erano asfaltati. La peschiera, ricordata da San Guido nelle memorie della sua casa natale e delle abitudini della sua infanzia, non esiste più. Prima di entrare nel cortile ci accoglie un moderno assembramento di pannelli solari. Producono energia elettrica. Incontriamo ancora i lunghi canali ai margini delle strade che trattengono le acque piovane e preservano i poderi da inondazioni pericolose. La ragnatela di questi canali fu realizzata dai Certosini nell’arco di qualche secolo. Sopravvissuti fino ai nostri tempi sono gli unici testimoni del servizio dei monaci alle aree agricole come lo furono con altre importanti opere nella città di Parma. 

Non appena la corriera entra nel cortile della casa natale del Conforti, facciamo una sosta nella chiesetta-oratorio  costruita qualche decennio fa per onorare il luogo dove il piccolo Guido Maria aveva trascorso la sua infanzia. Una breve preghiera e un brano biblico letto dal Postulatore P. Guglielmo Camera. Poi i pellegrini si disperdono in piccoli gruppi per visitare le adiacenze della casa e ciò che è rimasto delle stalle e dei vecchi magazzini. Restaurati in tempi molto recenti, ci meravigliano per il gusto dei colori e dell’utilizzo degli ambienti realizzati più di 150 anni fa con nuove macchine agricole e mezzi adatti all’impresa dei nuovi proprietari. Gradita è anche la sistemazione delle aiuole, delle piante ornamentali e degli edifici antichi (stalle, silos e magazzini) trasformati in abitazioni dove alloggiano le tre nuove generazioni degli attuali proprietari. I loro bambini giocano nello stesso cortile dove aveva giocato il piccolo Guido Maria. I giochi del Conforti erano differenti da quelli di oggi. Notiamo a poca distanza della cappella alcuni  tricicli, due  altalene, palloni da gioco e una giostra di plastica a misura dei nani di Biancaneve. Guido Maria, ne siamo certi, li guarda dal Cielo e li benedice. Intanto i gruppi si avvicinano all’edificio centrale del cortile. 

La casa che fu del Conforti ha mantenuto la struttura che aveva 150 anni fa. Non ci danno fastidio i moderni mezzi di locomozione e quelli usati per coltivare razionalmente la terra. L’edificio è stato riadattato e ridipinto con molto gusto, secondando le esigenze di una famiglia dei nostri giorni. L’ingresso principale ha conservato la piccola nicchia che ospita la statua della Vergine Maria, come nelle antiche tradizioni contadine. A sinistra una targa marmorea fa memoria del luogo dove è nato San Guido Maria Conforti. La camera da letto dove mamma Antonia Adorni lo mise al mondo è appena sopra la targa. La finestra è socchiusa. Ci aspetteremmo il vagito improvviso di un bimbo. Nella camera ci vive solo il più giovane degli odierni proprietari. Rispettiamo la loro privacy e non entriamo nella casa che appartenne ai Conforti. Ciò che abbiamo potuto vedere è sufficiente per ricordare il 150° anniversario della nascita di San Guido Maria che diventerà il grande Vescovo di Parma, il Fondatore dei Missionari Saveriani e il promotore della coscienza missionaria nel clero, nei religiosi e in tutto il popolo italiano per la conoscenza e il servizio alle Missioni.

I pellegrini credono che San Guido Maria Conforti sia ancora vivo. Egli continua a vivere in noi, nel tempo e nelle abitudini di ciascuno di noi, suoi missionari e amici e sostenitori dei missionari. È proprio questo il segno che i santi lasciano ai loro seguaci e ai loro amici dopo essere tornati alla casa del Padre che è nei Cieli. Ci raccogliamo tutti insieme per la foto ricordo. La Casa ci fa da sfondo. 

La corriera dei pellegrini può ora tornare al cortile della Casa Madre dei Saveriani di Parma. È mezzogiorno. L’agape fraterna rinnova la memoria dell’evento nella condivisione che non è solo conviviale. La festa continua nei paesi molto distanti da Casalora dove i figli del Conforti annunziano e testimoniano  il Vangelo:  in Asia, in Africa, in Europa,  in America... nella frenesia della danza, al ritmo dei tamburi, al suono del gamelang indonesiano, dei flauti e delle cornamuse tradizionali... nell’arcobaleno di  tutti i colori, di tutte le culture e di tutti i sapori del mondo.

Vito Gabriele Scagliuso, sx

Scagliuso Vito sx
09 Aprile 2015
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