XVII CG Comunicato 04

Venerdì, 4 agosto continuiamo nell’ascolto delle relazioni dalle circoscrizioni saveriane dell’Asia. P. Mario Mula introduce la sessione leggendo il numero 3 delle Costituzioni. Moderatore della giornata è p. Eduardo García.

Cina

La prima relazione viene presentata dal p. Martino Roia con un power point. La priorità della delegazione è l’evangelizzazione dei non-cristiani in Cina Continentale e a Taiwan. Il piccolo gruppo (9) di saveriani deve far forza nelle qualità dei suoi membri per poter far fronte creativamente alle sfide del loro contesto. Cinque sono gli ambiti di primo annuncio: promozione umana, cultura, pastorale, dialogo interreligioso, formazione di missionari laici e consacrati. Particolarmente significativo il sostegno alle sorelle Giuseppina fondate da Mons. Calza.

Il riposizionamento per i saveriani della Cina ha come priorità il potenziamento nella Cina Continentale. Si sono aperti due nuovi cammini: Zhengzhou e Ningde.

La Cina ci spinge a formare nuovi agenti missionari e allargare la famiglia saveriana per dare una continuità al nostro lavoro. Il nostro contesto invita soprattutto a pensare alle vocazioni consacrate laiche (fratelli). Infatti, l’evangelizzazione viene portata avanti attraverso l’attrazione esercitata da una comunità che adotta un approccio laico e inter-disciplinare.

Indonesia

Si riprende nella seconda sessione con la relazione dell’Indonesia presentata da p. Antonius Wahyudiyanto e p. Matteo Rebecchi. In questa regione vivono e lavorano 37 saveriani. Le priorità missionarie sono: la pastorale, il dialogo interreligioso, i laici saveriani, la formazione (postulato, prenoviziato, studentato), l’animazione missionaria vocazionale.

I passi da fare e le potenzialità da sviluppare si orientano nell’approfondimento degli aspetti culturali e religiosi dei contesti dove siamo inseriti (Mentawai, Batak, cinese, ecc.); rafforzare lo spirito di famiglia; riscoprire il carisma saveriano nello spirito del primo annuncio; la parrocchia missionaria.

Attualmente, i confratelli indonesiani sono chiamati ad assumere ruoli di guida nella circoscrizione e nelle parrocchie. Le comunità sono formate da confratelli di culture diverse, in sintonia con lo slogan della Repubblica Indonesiana “unità nella diversità”, organizzate intorno a un progetto comunitario di vita. A partire dal 2012 un gruppo di laici saveriani (PAX) ha iniziato ad approfondire in maniera regolare la spiritualità saveriana.

Moderatore del pomeriggio è il p. Fabien Kalehezo T’chiribuka.

Giappone

1. Claudio Codenotti e p. Tiziano Tosolini espongono la relazione del Giappone cominciando un power point. La regione vede impegnati 34 confratelli: i saveriani sono la quinta congregazione per numero di presenze nel paese. L’obbiettivo della nostra presenza è l’annuncio del vangelo ai non cristiani con attività nel dialogo interreligioso e interculturale, nella chiesa locale, nell’ambito educativo (non solo scuole d’infanzia ma anche università), nel contesto sociale tra gli emarginati e nel settore estetico (arte cristiana).

La sfida è stare al passo dei veloci cambiamenti nella società giapponese, corrispondere ai bisogni della chiesa locale, lavorare in un contesto spesso avaro di soddisfazioni personali (numero di cristiani). La formazione professionale e la qualificazione dei nuovi missionari è sempre di più una esigenza imprescindibile nella società giapponese: aggiornare i nostri metodi e i nostri approcci è sempre più necessario.

Attualmente esistono in Regione ancora dei settori che sono trascurati, come le crescenti situazioni di emarginazione e di disagio sociale, l’immigrazione, il mondo giovanile e il mondo dei media.

Filippine

La quarta relazione della giornata è introdotta dal p. Fabien Kalehezo T’chiribuka. In 25 anni di presenza, le priorità della delegazione sono in quest’ordine: la formazione, l’animazione missionaria vocazionale e la pastorale. I saveriani sono presenti in quattro comunità con 11 professi perpetui: due sono comunità di formazione e due parrocchie. Il servizio della teologia è sempre stato l’impegno principale.

Sentiamo la necessità di coltivare di più la spiritualità, ma sentiamo anche l’esigenza di cercare cammini di sostenibilità economica e ridurre la dipendenza dall’estero che causa una certa passività. Siamo coscienti inoltre che una spinta in avanti venga dalle vocazioni locali. Per questo si considera la possibilità di un’apertura nel Sud delle Filippine.

Il processo di cambiamento globale ci spinge verso i fratelli di altre fedi. Le nostre comunità culturali sono luogo privilegiato per fare missione e per vivere l’interculturalità. Al tempo stesso, le nostre comunità cristiane hanno bisogno di essere animate dallo stesso spirito missionario affinché le persone possano agire da moltiplicatori di missionarietà. Il nostro tempo ci offre una potente piattaforma di comunicazione: l’internet.

Tailandia

Dopo le Filippine si è passati alla Tailandia che fa parte ufficialmente della Delegazione Centrale, ma che è in procinto di diventare delegazione. P. Alex Brai prende la parola.

La congregazione ha affidato a questa nuova presenza due priorità: annunciare il Vangelo trai non cristiani, liberi da strutture; dare la massima importanza alla vita comune. I cinque saveriani presenti in questo paese stanno lavorando da appena cinque anni in zone rurali multietniche, e negli slum della capitale Bangkok. Contano con la collaborazione della chiesa locale e con i missionari e le missionarie già coinvolti da tempo in questi campi di lavoro.

Le principali linee di azione che si prospettano sono il dialogo interreligioso con il buddismo e l’assistenza ai migranti e ai profughi. Si pensa anche nella opportunità di coinvolgere il laicato saveriano: una esigenza che non dovrebbe toccare appena la Tailandia, ma tutte le nostre circoscrizioni.

Delegazione Centrale

Per finire, P. Javier Peguero Pérez e p. Pierluigi Lupi leggono la relazione della Delegazione Centrale, che è composta da 42 confratelli e 6 comunità. Con questa circoscrizione la Direzione Generale assume direttamente la responsabilità di alcuni servizi: l’accoglienza, le situazioni particolari di confratelli, la formazione permanente, l’Archivio Generale, il sito web, la documentazione legale (visti, permessi di soggiorno, ecc.), la gestione dei beni materiali (Procura di Parma).

La sfida per la Delegazione Centrale è di mettere i servizi affidati alla circoscrizione in sintonia con l’ideale carismatico che Dio ha affidato al Fondatore e ai suoi figli. Particolarmente, si avverte la necessità di suscitare nei confratelli una maggiore coscienza della formazione permanente, per mantenere sempre vivo il carisma e l’entusiasmo saveriano. “Occorre promuovere di più questa proposta e inventare nuove forme di coinvolgimento e di partecipazione, aggiornando i contenuti e le dinamiche”.

La Delegazione Centrale è una circoscrizione sui generis, nella quale però occorre rivedere alcuni punti per favorire il senso di appartenenza, la fraternità, la relazione tra le comunità e il coinvolgimento dei confratelli per le diverse nomine circa il servizio dell’autorità.

 XVII General Chapter SX

Friday, August 4th, we continue to listen to the relations from the Xaverian region of Asia. Fr Mario Mula introduces the session by reading the number 3 of the Constitutions. Moderator of the day is Fr. Eduardo García.

China

The report is presented in Fr. Martino Roia with a powerpoint. The delegation's priority is the non-Christian evangelization in Mainland China and Taiwan. The small group of nine Xaverians strives to qualify their service to face creatively the challenges of the context where they serve. There are five areas of first announcement: human promotion, culture, pastoral, interreligious dialogue, formation of consecrated and lay missionaries. Particularly significant is support for the Sisters of St. Joseph, founded by Bishop Calza.

The repositioning for the Xaverians in the delegation puts the priority of strengthening their presence on the Mainland.

Two new presences were opened: Zhengzhou and Ningde.

China urges us to form new missionary agents and expand the Xaverian family to give continuity to our work. Our context calls above all to think of non ordained consecrated vocations (brothers). In fact, evangelization is pursued through the attraction of a community adopting a lay and inter-disciplinary approach.

Indonesia

In the second session Fr. Antonius Wahyudiyanto and Fr. Matteo Rebecchi presented Indonesia's report. 37 Xaverians are living and working in this region. The missionary priorities are: pastoral care, interreligious dialogue, lay faithful, formation (postulancy, novitiate, philosophy years), vocational missionary animation

The steps to be taken and the potential to be developed are oriented towards deepening the cultural and religious aspects of the contexts where we are located: Mentawai, Batak, Chinese community, etc.); Strengthen the family spirit; Rediscovering the Xaverian Charism in the spirit of the first announcement; The missionary parish.

Presently, Indonesian confreres are called upon to take leading roles in the administration, services and parishes. Communities are formed by confreres of different cultures, in tune with the Indonesian slogan "Unity in Diversity", organized around a community life project. Starting in 2012, a group of Xaverian Laity (PAXs) has begun to deepen the Xaverian spirituality in a regular way.

Afternoon moderator is Fr. Fabien Kalehezo T'chiribuka.

Japan

Fr. Claudio Codenotti and Fr. Tiziano Tosolini read the report for Japan starting with a powerpoint. The region has 34 confreres: the Xaverians are the fifth largest congregation in the country. The goal of our presence is the proclamation of the gospel to non-Christians with activities in interreligious and intercultural dialogue, in the local church, in the educational field (not just kindergarden schools but also universities), in the social context between marginalized and In the aesthetic field (Christian art).

The challenge is to keep up with the rapid changes in Japanese society, to match the needs of the local church, to work in a context often strained regarding personal satisfaction (low and diminishing number of Christians). Professional training and the qualification of new missionaries is increasingly an imperative requirement for those who serve in Japanese society: updating our methods and approaches is increasingly needed.

Currently there are still neglected areas in the Region, such as the growing situations of marginalization and populations experiencing social disadvantages, immigration realities , the world of the youth and media.

Philippines

The fourth report of the day is offered by Fr. Fabien Kalehezo T'chiribuka. In 25 years of presence, the priorities of the delegation are in this order: formation, vocational missionary animation and pastoral work. Xaverians are present in four communities with 11 perpetual professed members: there are two are formation communities and two parishes. The service of the formation of students of theology has always been the main commitment.

We feel the need to cultivate more our spirituality, but we also feel the need to look for ways of financial sustainability and reduce dependence from elsewhere that causes some passivity. We also know that a forward thrust comes from local vocations. This is why we consider the possibility of an opening in the South of the Philippines (Mindanao).

The process of global change pushes us to the brothers of other faiths. Our multicultural communities are a privileged place to do mission and live interculturality. At the same time, our Christian communities need to be animated by the same missionary spirit so that people can act as missionary multipliers. Technology offers us a powerful communications platform: Internet.

Thailand

After the report on the Philippines the assembly was offered a report on Thailand, which is officially part of the Central Delegation, but is about to become a delegation. Fr. Alex Brai takes the floor.

The congregation entrusted to this new presence two priorities: announcing the Gospel to non-Christians, free from structures; Give the utmost importance to community life. The five Xaverians in this country have been working for just five years in multiethnic rural areas, and in the slums of Bangkok. They count on the collaboration of the local church and the missionaries who have long been involved in these fields of work.

The main lines of action that come to mind are interreligious dialogue with Buddhism and assistance to migrants and refugees. We also consider opportune the involvement the Xaverian Laity: a need that should not only affect Thailand, but all of our regions.

Central Delegation

Finally, Fr. Javier Peguero Pérez and Fr. Pierluigi Lupi read the report of the Central Delegation, which consists of 42 confreres and 6 communities. With this district, the General Direction directly assumes responsibility for some services: hospitality and welcome, attention to special confreres, permanent formation, the General Archive, the website, legal documentation (visas, residence permits, etc.),tThe management of material/financial assets (Procura di Parma).

The challenge for the Central Delegation is to put the services entrusted to the district in harmony with the charismatic ideal God has entrusted to the Founder and his sons. Particularly, there is a need to stir up a greater awareness of permanent formation for the confreres, in order to keep the charism alive and the brothers enthusiastic. "We need to promote this proposal more and invent new forms of involvement and participation, updating content and dynamics."

The Central Delegation is a generic constituency, but some points need to be revisited to foster the sense of belonging, fraternity, the relationship between and connecting the communities and the involvement of the confreres for the various offices about the service of authority.