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Le alluvioni di Uvira

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Kilomoni, 10 Maggio 2020 –

Carissimi,

Sapete già della catastrofe che, il mese scorso, ha colpito la città di Uvira (RD Congo), la quale è stata sommersa dalle acque piovane e dei torrenti fuoriusciti causando enormi danni nei quartieri di Kavimvira, Kasenga e Mulongwe (dove le sorelle Saveriane hanno la loro casa). Più volte sono andato a vedere di persona il disastro causato e ho potuto constatare la gravità dei danni. Il dramma è stato davvero grande, non solo per il numero di vittime (peraltro inferiore a quello reale) ma anche per le tantissime famiglie che hanno perso tutto!

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Come se non bastasse questo, la notte del 2 maggio scorso, è toccato anche al nostro quartiere di Kilomoni. La pioggia è stata intensa e con forte vento fino alle ore 3 del mattino. La “radio Okapi” della MONUSCO (United Nations Organization Stabilization Mission in the DR Congo) affermava: «Il distretto di Kilomoni, a Uvira (Sud-Kivu) è stato nuovamente colpito dalle inondazioni delle paludi e delle acque del lago Tanganyika, dopo le forti piogge che sono cadute sabato 2 maggio nella regione. Le vittime che si erano accampate nel parco di una chiesa vengono nuovamente trasferite da questo sito e non sanno dove andare. Altri residenti in questa zona hanno visto le loro case crollate, e non hanno potuto recuperare alcuna delle loro proprietà. La pioggia ha portato via tutto».

Ieri sono andato a vedere di persona i danni che la pioggia ha fatto, almeno fino a dove si poteva arrivare a piedi perché dappertutto c’era ancora acqua, anche nel nostro cortile. Le case crollate sono tantissime e la gente si è rifugiata in un luogo di territorio sempre più stretto, che si trova tra il lago Tanganyika al sud, e la palude a nord. Le famiglie colpite e sfollate sono accolte nelle scuole e nelle chiese. Noi abbiamo messo a disposizione alcune nostre strutture per accogliere alcune di loro, ma, a causa del grande numero, stiamo cercando di installare alcune tende che possano servire come un minimo di protezione per più gente. C’è una emergenza umanitaria causata soprattutto dalla mancanza di beni di prima necessità: acqua potabile, cibo, vestiti, medicine… Più avanti, quando il livello di emergenza diminuirà, seguirà la ricostruzione delle case per chi ne ha i mezzi e per chi potrà trovarne attraverso l’aiuto e la generosità di altri.

In questi giorni, possiamo contare sull'arrivo di una offerta che ci sta permettendo un primo intervento qui a Kilomoni, come già si sta facendo insieme alle sorelle Saveriane per la zona centrale di Uvira.

Le foto che vi invio, descrivono solo in minima parte quello che la gente sta vivendo.

Quello che più mi colpisce sono i bambini che, avendo un futuro che li aspetta, nonostante tutto conservano sempre il loro straordinario sorriso e la loro voglia di vivere!

Paolo Galli, sx

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Paolo Galli, sx
13 Maggio 2020
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