Il 2024 è stato un anno in cui il rispetto dei diritti dei bambini è tornato indietro di molti anni. Alla notizia dell’Unicef pubblicata qualche giorno fa dove si sottolineava che il 2024 è stato terribile per i bambini delle zone di guerra, si è aggiunto un comunicato dell’Ufficio del rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati nel quale è stato lanciato l’allarme per la crescita del numero dei bambini-soldato in tutto il mondo. L’organismo dell’Onu riferisce che il fenomeno è stato attestato nei seguenti luoghi di crisi o di guerra: Colombia, Repubblica Democratica del Congo, la zona del lago Ciad, Mozambico, il Sahel, Sudan, Somalia, Siria e Haiti. La modalità di reclutamento è sempre la stessa: vengono prima sequestrati e poi obbligati a entrare nei gruppi armati. Ciò vale per i bambini. Per le bambine al sequestro seguono le violenze sessuali e l’entrata nel circolo del traffico umano, in cui vengono vendute e scambiate.

2024 saw a setback of years in the respect of children’s rights. Few days ago, after UNICEF published ad piece of news highlighting the fact that 2024 was a terrible year for children in war zones, a communiqué by the Office of the Special Representative of the UN General Secretary for children and armed conflict raised the alarm about the growing number of child soldiers all over the world. The UN agency reports that this phenomenon has been documented in the following places of crisis or war: Colombia, Democratic Republic of the Congo, the Chad Lake area, Mozambique, Sahel, Sudan, Somalia, Syria and Haiti. Recruitment always follows the same pattern: children are first kidnapped and then obliged to join armed groups. This applies to boys, while for girls abduction is followed by sexual violence and entry into the circle of human trafficking where they are sold and traded.