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Annuncio della morte di p. Savio Corinaldesi sx

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Giovedì 7 marzo 2024, alle ore 01.30 è deceduto nella Casa Madre, Parma – Italia, il nostro confratello p. Savio Corinaldesi. Aveva 87 anni compiuti, essendo nato il 9 dicembre 1936 nella frazione di Coppetella, comune di Jesi, Ancona.

Savio frequenta le scuole ginnasiali (1948-1953) nel Seminario Vescovile di Jesi (Ancona), e in seguito le scuole liceali (1953-1956) nel Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Fano (Pesaro), dove oltre al biennio filosofico, conclude il II anno di Teologia (1957-1959). Entra in Istituto (S. Pietro in Vincoli) il 29-09-1959. Savio scrive di “aver scoperto la mia vocazione missionaria, al termine del Liceo, grazie ai contatti con vari missionari di passaggio, specialmente per opera del Comboniano p. Farè. Ero attratto anche dal fatto che uno dei miei compagni di Seminario, Delio Romagnoli, fosse entrato in Istituto …”.  

Il 3 ottobre 1960, conclude il noviziato a San Pietro in Vincoli con la prima Professione religiosa e missionaria.

Dal 1960 al 1962 è a Parma per concludere i due anni di Teologia. Qui riceve l’ordinazione presbiterale il 15 ottobre 1961.

Nel 1962 viene destinato alla Circoscrizione Saveriana della Spagna, dove si dedica, particolarmente a Madrid, all’Animazione Missionaria, come visitatore dei Seminari e incaricato del giornalino “Misioneros Javerianos”. Si recava a Pozuelo per la Direzione Spirituale dei giovani in formazione. In questi anni di servizio emette la Professione Perpetua (03.10.1963) nel Castillo de Xavier, Navarra, Spagna.

Per un anno (1967-1968) è a Pozuelo, Spagna, come vicerettore. Qui riceve la sua destinazione alla missione in Amazzonia (1968-1973). Vari i suoi servizi: parroco nella Cattedrale di Abaetetuba, procuratore delle Missioni a Belém, Vice Superiore Regionale e ministero ad Altamira.

Nel 1973 viene richiamato in Italia per il servizio nello CSAM (Parma, 1973-1974) e visitatore delle Pontificie Opere Missionarie nei Seminari (1974-1976), risiedendo a Desio. Dal 1976 al 1989 è nuovamente in Amazzonia. In questa seconda tappa, svolge i seguenti incarichi: parroco di Rainha da Paz (isole), Abaetetuba (1976-1980), consigliere regionale (1978-1980), parroco di Moju (1980-1983), coordinatore della Pastorale Diocesana, ad Abaetetuba, risiedendo nel Seminario Minore (1981-1985).

Dal 1987 al 1989 è Superiore Regionale del Brasile Nord e allo stesso tempo svolge il servizio di Segretario Vescovile (Belém, 1987-1989).   

Partecipa ai due Capitoli Generali (1983 e 1989). Dal 1989 al 1994 è nuovamente Coordinatore della Pastorale Diocesana, risiedendo ad Altamira (Casa di Accoglienza). Nel 1989 è a Porto Moz per ministero.

Gode di brevi periodi di aggiornamento (1980, 1981, 1992) a Rio de Janeiro, ad Abaetetuba e a São Paulo, in diversi centri Pastorali come IBRADES, CEBI E SEPAC.

Dal 1994 al 2000 ritorna ad assumere il compito di Coordinatore della Pastorale Diocesana, ad Altamira (Centro Pastorale). Dal 2000 al 2001 è viceparroco e Coordinatore della Pastorale Diocesana, ad Altamira (Barrios Bras). Nel 2001 lavora nella Pastorale a Belém, nella comunità Saveriana di Giustizia e Pace. Nello stesso anno è viceparroco della parrocchia di Santa Maria a Tomé-Açu.

Dal 2002 al 2014 è a Brasilia come Segretario Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie.

Nel 2015, a motivo dei primi sintomi della malattia, veniva destinato all’Italia, Casa Madre, per cure. 

Riposi in pace 

Reverendissimo Padre, confortato dal consiglio del Direttore Spirituale ed incoraggiato dal parere favorevole del Reverendo Padre maestro, mi presento a Lei per chiedere di essere ammesso alla Professione Religiosa temporanea il giorno 3 ottobre.

Non le nascondo di aver esitato di fronte a questo passo la cui importanza, col trascorrere dei giorni, mi è apparsa sempre più grande; ora la decisione è presa ed il pensiero che, a guidarmi in essa, fu solo la ricerca della divina volontà, mi incoraggia a confidare nell’aiuto della Grazia.

Non è molto quello che do all’Istituto e, per esso, alla Chiesa; dando me stesso però mi conforta la considerazione che quel poco che offro è tutto quello che ho.

Spero che la presente domanda abbia esito positivo e che, accettandola, Lei interpreti il pensiero del Signore e la Sua volontà. Ad incoraggiamento per una sempre più totalitaria donazione al Signore, invoco da Lei, Reverendissimo Padre, la Santa Benedizione che mi ottenga dal Signore la Grazia della fedeltà ed agli impegni che mi assumerò con l’atto solenne del tre ottobre…Affettuosissimo in Gesù Cristo, Savio Corinaldesi.

(Dalla domanda alla Prima Professione, San Pietro in Vincoli, 04-09-1960)

“Na vida missionária é possível ser útil mesmo estando doente, idoso ou fisicamente limitado”. (Dal suo testamento)

DG
07 Marzo 2024
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