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Messaggeri di Pace

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“Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la Pace!” (Is 52,7), così grida il profeta Isaia in un mondo piagato dalla morte e dalla violenza, dove regnano disperazione, ingiustizia e oppressione. Parole bibliche che si attualizzano ogni volta che c'è un messaggero di Dio, colui che porta la buona notizia della fede, della speranza e dell'amore. La pace non è solo assenza di guerra poiché, nel contesto ebraico a cui ci riferiamo in questa frase, Pace significa molto di più. שָׁלוֹם (shalom) è benessere, è desiderio che tutto sia in equilibrio, in ordine, sia nella tua vita che nel rapporto con gli altri e soprattutto nel rapporto con Dio.

I frutti di questa Pace sono la ricchezza, la comunità, la famiglia, la coscienza pulita, il servizio e l'apertura agli altri. Nel mese delle missioni chiediamo al Signore di continuare a chiamare molti messaggeri di Pace capaci di rompere l'egoismo, capaci di provocare e suscitare negli altri la sensibilità a percepire i bisogni dei fratelli. Missionari che non hanno paura di lasciare tutto e di lanciarsi nell'avventura della costruzione del Regno di Dio. Ma non basta chiedere al padrone della messe di mandare operai nei suoi campi (Lc 10,1-9), occorre chiedersi come si può diventare uno di quei collaboratori capaci di trasformare e rinnovare ciò che sembra perduto. Neanche l'età è un ostacolo per essere messaggero di Dio poiché Egli chiama sia i giovani (Ger 1) che gli anziani (Gen 12), l'unico ostacolo per non essere missionario è il rifiuto dell'invito del Signore per non essere capaci di lasciare la nostra zona di comfort (Mc 10, 17-30).

Per il nostro fondatore dei Missionari Saveriani, San Guido Maria Conforti, «il missionario è la personificazione più bella e sublime della vita ideale che conquista il mondo non con la forza delle armi ma con l'amore» (Scritti 39, 5). È essenzialmente “Luce del mondo e sale della terra” (Mt 5,13-16) per illuminare chi ha il “cuore debole” (Is 35,4) e dare sapore all’insipidezza della mediocrità e del lamento.

Un operatore del Regno ha il dovere di essere annunciatore e promotore di Pace, Giustizia e Vita. Teniamo sempre presente che siamo tutti missionari, operatori del Regno di Dio, messaggeri di buona notizia per liberare quanti sono oppressi dal dolore e dalla disperazione. Siamo profeti che denunciano ciò che non va, mostrando con la nostra vita la via del Signore, rafforzati dalla Parola e dalla promessa di Colui che ci ha mandato. Siamo, per grazia e vocazione di Dio, forti e grandi messaggeri di Pace.

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Mensajeros de Paz

“¡Qué hermosos son sobre los montes los pies del mensajero que anuncia la Paz!” (Is 52,7), así grita el profeta Isaías en un mundo plagado de muerte y violencia donde reinan la desesperanza, la injusticia y la opresión. Palabras bíblicas que se actualizan cada vez que existe un mensajero de Dios, uno que trae buenas noticias de fe, esperanza y amor. La Paz no es sólo la ausencia de guerra ya que, en el contexto hebreo al que hacemos referencia en esta frase, la Paz significa mucho más. שָׁלוֹם (shalom) es bienestar, es el deseo de que todo esté en equilibrio, en orden, tanto en tu vida como en la relación con los demás y muy especialmente en la relación con Dios.

Los frutos de esta Paz son la riqueza, la comunidad, la familia, la conciencia tranquila, el servicio y la apertura a los demás. En el mes de las misiones pedimos al Señor que siga llamando muchos mensajeros de Paz capaces de romper el ensimismamiento personal que nos lleva al egoísmo, capaces de provocar y suscitar en los demás la sensibilidad para percibir las necesidades de los hermanos. Misioneros que no tengan miedo de dejarlo todo y lanzarse a la aventura de la construcción del Reino de Dios.

Pero no basta con pedir al dueño de la mies que mande trabajadores a sus campos (Lc 10, 1-9) se requiere preguntarse uno mismo cómo puede convertirse en uno de esos colaboradores capaces de transformar y renovar lo que parece perdido. La edad tampoco es un obstáculo para ser un mensajero de Dios ya que Él llama tanto a jóvenes (Jr 1) como a viejos (Gn 12), el único obstáculo para no ser un misionero es el rechazo a la invitación del Señor por no ser capaces de salir de nuestra zona de confort (Mc 10, 17-30).

Para nuestro fundador de los Misioneros Xaverianos, San Guido María Conforti, “el misionero es la personificación más bella y sublime de la vida ideal que conquista el mundo no con la fuerza de las armas sino con el amor” (Escritos 39, 5). Es esencialmente “Luz del mundo y Sal de la tierra” (Mt 5, 13-16) para iluminar a los de “corazón apocado” (Is 35, 4) y dar sabor a la insipidez de la mediocridad y la quejumbre.

Un trabajador del Reino tiene el deber de ser anunciador y promotor de Paz, de Justicia y de Vida. Tengamos siempre presente que todos somos misioneros, trabajadores del Reino de Dios, mensajeros de buenas nuevas para liberar a los que se encuentran oprimidos por el dolor y la desesperación. Somo profetas que denunciamos lo que está mal mostrando con nuestra vida el camino del Señor, fortalecidos por la Palabra y la promesa de Aquel que nos ha enviado. Somos por gracia y vocación de Dios fuertes y grandes mensajeros de Paz.

Rafael Aguilar Flores SX
03 Ottobre 2023
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