Skip to main content

Messaggio finale Convegno SM

4204/500

Messaggio finale ai confratelli saveriani

Anche e-mail, sms, reti sociali, chat possono essere forme di comunicazione pienamente umane”. (Papa Francesco, Messaggio per la 50a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 24 gennaio 2016)

Carissimi confratelli, un saluto fraterno da Tavernerio (Co), dove la Direzione Generale, interpretando la volontà del XVI CG, ci ha riuniti per il Convegno “Carisma Saveriano e Social Media” (17-30 gennaio 2016).

Oltre ai delegati delle nostre Circoscrizioni, erano presenti due sorelle saveriane e un rappresentante del Laicato Saveriano. Abbiamo affrontato insieme il “nuovo mondo” dei Social Media (SM), che sta aprendo nuove porte e nuovi confini alla missione.

Pur disponendo di una ricca tradizione mass-mediatica (teatro, stampa, cinema, radio ecc.), ci siamo sentiti spaesati davanti alle potenzialità (e ambiguità) delle nuove tecnologie informatiche, così sorprendentemente cresciute attorno a noi e tra di noi. Il Convegno, grazie agli interventi di esperti formatori e consulenti, è stato un’ indispensabile introduzione alla realtà dei SM.

Abbiamo imparato a distinguere i Mass Media (MM) dai SM. Questi ultimi hanno sviluppato una nuova grammatica della comunicazione, con implicazioni antropologiche, che stanno generando nuove mappe concettuali, nuove dinamiche personali e sociali, nuove strutture linguistiche, oltre che culturali.

Questo “nuovo mondo” ci ha profondamente interpellati, anche come Congregazione, nelle due settimane di Convegno. Non ci illudiamo di diventare tutti esperti digitali. Ma abbiamo preso coscienza della necessità di aprirci con empatia ai SM e di abitare la rete con la nostra identità missionaria.

I MM ci avevano abituati a vivere in un mondo diventato “piccolo”, “villaggio globale”, dove “il medium è il messaggio” (McLuhan). I SM ci introducono in un mondo dilatato, un nuovo “continente digitale”, una piazza affollata di gente, dove “il medium siamo noi”.

Così ci siamo scoperti, quasi di sorpresa, nelle reti sociali, grazie anche alle nuove generazioni saveriane, già familiari con i SM. Papa Francesco, nel suo Messaggio per la 50a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (24 gennaio 2016) ha detto che anche e-mail, sms, reti sociali, chat possono essere forme di comunicazione pienamente umane”. Il Convegno ci ha incoraggiati ad entrare in queste nuove reti, con la nostra identità, con una strategia, con un progetto di comunicazione, che tengano conto delle regole dei SM.

È molto evocativa, a proposito, l’immagine di Gesù, secondo il Vangelo di Luca, che se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio” (Lc 8,1). Non riusciamo ad immaginare l’itinerante Gesù di Nazareth assente dalle odierne piazze digitali, così affollate di persone, di ogni parte del mondo, in uscita da se stesse e aperte all’altro!

Motivati anche dalle indicazioni del XVI CG, che ci invitava a “riposizionarci”, abbiamo “scoperto” che i SM, abitati e frequentati da miliardi di persone, interpellano da vicino anche noi, affinché ci “riposizioniamo” missionariamente in rete, per essere più responsive nei confronti di chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi” (1Pt3,15).

Ci aspetta un futuro di cambiamenti veloci e significativi che metteranno a dura prova le nostre capacità di adattamento. Ma questo fa parte del nostro carisma e della nostra tradizione missionaria. Come non pensare in quest’ora di cambiamento epocale alle origini e alle vicende della produzione mediatica saveriana e al ruolo coraggioso e profetico del nostro santo Fondatore e dei primi saveriani?

Non partiamo da zero: si tratta di incrociare la nostra ricca tradizione mass-mediatica con le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per servire meglio la missione che viene a noi anche attraverso i SM. Oggi la passione per il nostro carisma e l’amore intenso per la nostra Famiglia Saveriana passano anche dalla rete.

Come delegati al Convegno, ci sentiamo in dovere di condividere con voi, carissimi confratelli, la consapevolezza acquisita in queste due settimane dell’importanza dei SM in rapporto al nostro carisma. Siamo convinti che il frutto migliore di questo Convegno sia il cambiamento del nostro sguardo a proposito dei SM: da uno sguardo negativo ad uno sguardo generativo.

Carissimi confratelli, “la passione per il nostro carisma”, ha dichiarato nel saluto iniziale il nostro superiore generale, p. Luigi Menegazzo, “ci rende attenti a non perdere alcuna possibilità affinché Cristo sia annunciato e conosciuto”. I SM sono un nuovo spazio sociale da abitare, anche da parte nostra. Buona missione, anche in rete. 

I delegati al Convegno “Carisma saveriano e Social Media”

Tavernerio (Co), 30 gennaio 2016


Final message to all the Xaverians 

“Emails, text messages social networks and chats can also be fully human forms of communication”. (Pope Francis, Message for the 50th World Communications Day, 24 January 2016) 

Dear brothers, we send you greetings and best wishes from Tavernerio (Co), where, in compliance with the desire of the XVI General Chapter, the General Direction summoned us to the Conference on “the Xaverian Charism and the Social Media” (17-30 January 2016).

Besides the delegates from our Circumscriptions, two Xaverians Sisters and one representative of the Lay Xaverians were also present. Together, we looked at the “new world” of the Social Media, which is opening up new doors and horizons for the mission.

Although we have a rich mass-media tradition (theatre, press, cinema, radio etc.), we felt somewhat disoriented by the potential (and ambiguity) of the new digital technologies, which have grown around and among us at such a surprising speed. Thanks to the interventions of expert formators and consultants, the Conference was an essential introduction to the reality of the Social Media.

We learned to distinguish between the Mass Media and the Social Media. The latter have developed a new grammar of communication, with anthropological implications that are generating new conceptual maps, new personal and social dynamics and new linguistic and cultural structures.

This “new world” challenged us and the entire Congregation during these two weeks of the Conference. We do not claim to become experts in the digital world, but we did become aware of the need to open ourselves with empathy to the Social Media and inhabit the internet with our missionary identity.

The Mass Media had accustomed us to live in a “small” world, a “global village”, where “the medium is the message” (McLuhan). The Social Media introduce us to an enlarged world, a new “digital continent”, a crowded square, where “we are the medium”.

With some surprise, we discovered that we are already involved to some degree in the Social Media, thanks to the new generations of Xaverians. In his message for the 50th World Communications Day (24 January 2016) said that “Emails, text messages, social networks and chats can also be fully human forms of communication”. The Conference encouraged us to enter into these new networks, with our identity, a strategy and a communications project that bear in mind the rules of the Social Media.

The episode narrated by Luke 8:1 is very suggestive, showing Jesus as “he made his way through towns and villages preaching and proclaiming the Good News of the kingdom of God”. We cannot imagine that the itinerant Jesus of Nazareth would be absent from the modern digital world, which is so crowded with people from all parts of the world who reach out to others!

Inspired also by the guidelines of the XVI General Chapter, which invites us to “a new beginning”, we discovered that the Social Media (which are inhabited and frequented by billions of people) are also challenging us to “reposition” ourselves as missionaries on the internet, so that we can respond better to “people who ask us the reason for the hope that we have” (1Pt 3:15).

A future of rapid and important changes awaits us and it will put to the test our ability to adapt. But this is part of our charism and missionary tradition. At this time of momentous change, our thoughts must surely go back to the origins and the achievements of our Xaverian media production, and the courageous and prophetic role of our holy Founder and the first Xaverians. 

We are not starting from scratch: what we must do is combine our rich media tradition with the opportunities offered by the new technologies, in order to serve better the mission that comes to us also through the Social Media. Today, our enthusiasm for our charism and the intense love for our Xaverian Family also pass through the internet. 

As delegates to the Conference, we feel it is our duty to share with you the awareness we acquired of the importance of the Social Media in relation to our charism. We are convinced that the best future of this Conference would be a change in our perception of the Social Media: from a negative to a positive perception. 

In his greetings at the beginning of the Conference, the Superior General, Fr. Luigi Menegazzo, said that “enthusiasm for our Charism enables us to ensure that we do not miss any opportunity to proclaim Christ and make Him loved by others”. The Social Media are a new social space that we must learn to inhabit. May our online mission bear abundant fruits!

The delegates at the Conference on “the Xaverian Charism and the Social Media”

 Tavernerio (Co), 30 January 2016


Mensaje final para los hermanos xaverianos

“También los correos electrónicos, los mensajes de texto, las redes sociales, los foros pueden ser formas de comunicación plenamente humanas.” (Papa Francisco Mensaje para la 50ª Jornada Mundial de las Comunicaciones Sociales, 24 enero 2016)

Queridos hermanos, un saludo fraterno desde Tavernerio (Co), donde la Dirección General, interpretando la voluntad del XVI CG, nos ha reunido para el Congreso “Carisma Xaveriano y Redes Sociales” (17-30 enero 2016)

Además de los delegados de nuestras Circunscripciones, han estado presentes dos hermanas xaverianas y un representante del Laicado Xaveriano. Hemos afrontado juntos el “nuevo mundo” de las Redes Sociales (RS), que está abriendo nuevas puertas y nuevos confines para la misión. 

Incluso si contamos con una rica tradición de medios de comunicación (teatro, revistas, cine, radio etc.) nos hemos sentido desorientados frente a la potencialidad (y ambigüedad) de las nuevas tecnologías informáticas, sorprendentemente desarrolladas en nuestro entorno y entre nosotros. El Congreso, gracias a las exposiciones de expertos formadores y asesores, ha sido una indispensable introducción a la realidad de las Redes Sociales.

Hemos aprendido a distinguir los Medios de Comunicación de las Redes Sociales. Estas últimas han desarrollado una nueva gramática de la comunicación, con implicaciones antropológicas, que están generando nuevos mapas conceptuales, nuevas dinámicas personales y sociales, nuevas estructuras lingüísticas, además de culturales.

Este “nuevo mundo” nos ha interpelado profundamente, incluso como Congregación, en las dos semanas del Congreso. No pretendemos convertirnos en expertos digitales. Pero hemos tomado conciencia de la necesidad de abrirnos con empatía a las Redes Sociales y de habitar en la Red con nuestra identidad misionera. 

Los Medios de Comunicación nos han acostumbrado a vivir en un mundo convertido en “pequeña” “aldea global”, donde “el medio es el mensaje” (McLuban). Las Redes Sociales nos introducen en un mundo dilatado, un nuevo “continente digital”, una plaza llena de gente, donde “el medio somos nosotros”.

Así nos hemos descubierto dentro, casi por sorpresa, en las redes sociales, gracias a la nueva generación xaveriana ya familiarizada con las Redes Sociales. El Papa Francisco, en su mensaje para la 50ª Jornada Mundial de las Comunicaciones Sociales (24 enero 2016) ha dicho “También los correos electrónicos, los mensajes de texto, las redes sociales, los foros pueden ser formas de comunicación plenamente humanas”. El Congreso nos anima a entrar en estas nuevas redes, con nuestra identidad, con una estrategia, con un proyecto de comunicación, que tengan en cuenta las reglas de las Redes Sociales.

Es muy evocadora, a este propósito, la imagen de Jesús, según el Evangelio de Lucas, que “iba por pueblos y ciudades, predicando y anunciando la buena noticia del Reino de Dios” (Lc, 8,1). ¡No podemos imaginarnos, al itinerante Jesús de Nazaret, ausente de las acostumbradas plazas digitales, tan habitadas por personas de todas partes del mundo, en salida de sí mismas y abiertas al otro!

Motivados incluso por las indicaciones del XVI CG, que nos invitaba a “reposicionarnos”, hemos “descubierto” que las Redes Sociales habitadas y frecuentadas por millones de personas, nos interpelan a nosotros muy de cerca, para que nos “reposicionemos” misioneramente en la red, para dar respuesta “a quien nos pida razón de nuestra esperanza” (1P 3,15).

Nos espera un futuro de cambios veloces y significativos que pondrán a prueba nuestra capacidad de adaptación. Pero esto forma parte de nuestro carisma y de nuestra tradición misionera. ¿Cómo no pensar en este momento, de cambio de época, a los orígenes de la producción mediática xaveriana y al valiente y profético rol de nuestro Santo Fundador y de los primeros xaverianos?

No partimos de cero, se trata de ir al encuentro de nuestra tradición mediática con las oportunidades que nos ofrecen las nuevas tecnologías, para servir mejor a la misión a través de las Redes Sociales. Hoy, la pasión por nuestro carisma y el amor intenso por nuestra Familia Xaveriana, pasa a través de las Redes.

Como delegados al Congreso, nos sentimos con el deber de compartir con Ustedes, queridos hermanos, el conocimiento adquirido en estas dos semanas de la importancia de las Redes Sociales en relación con nuestro carisma. Estamos convencidos que el mejor fruto de este Congreso es el cambio de mirada respecto a las Redes Sociales: de negativa a positiva.

Queridos hermanos, “la pasión por nuestro carisma” declaraba en su saludo inicial, nuestro superior general, P. Luigi Menegazzo, “nos hace poner mayor atención para no perder ninguna ocasión, para que Cristo sea anunciado y conocido”. Las Redes Sociales son un nuevo espacio social para ser habitado también por nosotros. ¡Buena misión, incluso en las redes! 

Los delegados al Congreso “Carisma Xaverianos y Social Media”

Tavernerio (Co), 30 de enero de 2016.


Mensaje final para los hermanos javerianos

“También los correos electrónicos, los mensajes de texto, las redes sociales, los foros pueden ser formas de comunicación plenamente humanas.” (Papa Francisco Mensaje para la 50ª Jornada Mundial de las Comunicaciones Sociales, 24 enero 2016)

Queridos hermanos, un saludo fraterno desde Tavernerio (Co), donde la Dirección General, interpretando la voluntad del XVI CG, nos ha reunido para el Congreso “Carisma Javeriano y Redes Sociales” (17-30 enero 2016)

Además de los delegados de nuestras Circunscripciones, han estado presentes dos hermanas javerianas y un representante del Laicado Javeriano. Hemos afrontado juntos el “nuevo mundo” de las Redes Sociales (RS), que está abriendo nuevas puertas y nuevos confines para la misión.

Incluso si contamos con una rica tradición de medios de comunicación (teatro, revistas, cine, radio etc.) nos hemos sentido desorientados frente a la potencialidad (y ambigüedad) de las nuevas tecnologías informáticas, sorprendentemente desarrolladas en nuestro entorno y entre nosotros. El Congreso, gracias a las exposiciones de expertos formadores y asesores, ha sido una indispensable introducción a la realidad de las Redes Sociales.

Hemos aprendido a distinguir los Medios de Comunicación de las Redes Sociales. Estas últimas han desarrollado una nueva gramática de la comunicación, con implicaciones antropológicas, que están generando nuevos mapas conceptuales, nuevas dinámicas personales y sociales, nuevas estructuras lingüísticas, además de culturales.

Este “nuevo mundo” nos ha interpelado profundamente, incluso como Congregación, en las dos semanas del Congreso. No pretendemos convertirnos en expertos digitales. Pero hemos tomado conciencia de la necesidad de abrirnos con empatía a las Redes Sociales y de habitar en la Red con nuestra identidad misionera.

Los Medios de Comunicación nos han acostumbrado a vivir en un mundo convertido en “pequeña” “aldea global”, donde “el medio es el mensaje” (McLuban). Las Redes Sociales nos introducen en un mundo dilatado, un nuevo “continente digital”, una plaza llena de gente, donde “el medio somos nosotros”. 

Así nos hemos descubierto dentro, casi por sorpresa, en las redes sociales, gracias a la nueva generación javeriana ya familiarizada con las Redes Sociales. El Papa Francisco, en su mensaje para la 50ª Jornada Mundial de las Comunicaciones Sociales (24 enero 2016) ha dicho “También los correos electrónicos, los mensajes de texto, las redes sociales, los foros pueden ser formas de comunicación plenamente humanas”. El Congreso nos anima a entrar en estas nuevas redes, con nuestra identidad, con una estrategia, con un proyecto de comunicación, que tengan en cuenta las reglas de las Redes Sociales.

Es muy evocadora, a este propósito, la imagen de Jesús, según el Evangelio de Lucas, que “iba por pueblos y ciudades, predicando y anunciando la buena noticia del Reino de Dios” (Lc, 8,1). ¡No podemos imaginarnos, al itinerante Jesús de Nazaret, ausente de las acostumbradas plazas digitales, tan habitadas por personas de todas partes del mundo, en salida de sí mismas y abiertas al otro!

Motivados incluso por las indicaciones del XVI CG, que nos invitaba a “reposicionarnos”, hemos “descubierto” que las Redes Sociales habitadas y frecuentadas por millones de personas, nos interpelan a nosotros muy de cerca, para que nos “reposicionemos” misioneramente en la red, para dar respuesta “a quien nos pida razón de nuestra esperanza” (1P 3,15).

Nos espera un futuro de cambios veloces y significativos que pondrán a prueba nuestra capacidad de adaptación. Pero esto forma parte de nuestro carisma y de nuestra tradición misionera. ¿Cómo no pensar en este momento, de cambio de época, a los orígenes de la producción mediática javeriana y al valiente y profético rol de nuestro Santo Fundador y de los primeros javerianos?

No partimos de cero, se trata de ir al encuentro de nuestra tradición mediática con las oportunidades que nos ofrecen las nuevas tecnologías, para servir mejor a la misión a través de las Redes Sociales. Hoy, la pasión por nuestro carisma y el amor intenso por nuestra Familia Javeriana, pasa a través de las Redes.

Como delegados al Congreso, nos sentimos con el deber de compartir con vosotros, queridos hermanos, el conocimiento adquirido en estas dos semanas de la importancia de las Redes Sociales en relación con nuestro carisma. Estamos convencidos que el mejor fruto de este Congreso es el cambio de mirada respecto a las Redes Sociales: de negativa a positiva.

Queridos hermanos, “la pasión por nuestro carisma” declaraba en su saludo inicial, nuestro superior general, P. Luigi Menegazzo, “nos hace poner mayor atención para no perder ninguna ocasión, para que Cristo sea anunciado y conocido”. Las Redes Sociales son un nuevo espacio social para ser habitado también por nosotros. ¡Buena misión, incluso en las redes!

Los delegados al Congreso “Carisma Javerianos y Social Media”

 Tavernerio (Co), 30 de enero de 2016.


Message final aux confrères xavériens

« Les e-mail, sms, réseaux sociaux, chat peuvent, eux aussi, être des formes de communication pleinement humaines. » (Pape François, Message pour la 50 Journée Mondiale des Communications Sociales, le 24 Janvier 2016)

Chers confrères :

Une salutation fraternelle de Tavernerio (Como), où la Direction Générale, interprétant la volonté du XVI CG, nous a réuni pour le Congrès « Charisme xavérien et réseaux sociaux » (du 17 au 30 Janvier 2016).

En plus des délégués des circonscriptions, deux sœurs xavériennes et un représentant des laïcs xavériens y ont participé. Nous avons affronté ensemble le « nouveau monde » des réseaux sociaux qui est en train d'ouvrir de nouvelles portes et de nouveaux horizons à la mission.

Même si nous avons une riche tradition dans le domaine des médias (théâtre, presse, cinéma, radio, etc) nous nous sommes sentis dépaysés devant les potentialités (et ambigüités) des nouvelles technologies informatiques, étonnement augmentés autour de nous et entre nous. Le Congrès, grâce aux interventions des experts formateurs et assesseurs, est devenu une indispensable introduction à la réalité des réseaux sociaux. 

Nous avons appris à faire la différence entre les moyens de communication sociale et les réseaux sociaux. Ces derniers ont développé une nouvelle grammaire de la communication, avec des implications anthropologiques, qui sont en train de créer de nouveaux schémas mentaux, de nouvelles dynamiques personnelles et sociales, de nouvelles structures linguistiques, aussi bien que culturelles.

Ce « nouveau monde » nous a profondément interpellé, aussi comme congrégation, ces deux semaines du Congrès. Nous ne nous faisons pas l'illusion de devenir tous des experts digitaux. Mais nous avons pris conscience du besoin de nous ouvrir avec empathie aux réseaux et d'habiter le net avec notre identité missionnaire.

Les moyens de communication de masse nous avaient habitué à vivre dans un monde devenu « petit », « village global », où « le moyen est le message » (McLuhan). Les réseaux sociaux nous font entrer dans un monde étendu, un nouveau « continent digital», une place pleine de personnes, où « le moyen c'est nous ». 

Ainsi nous nous sommes trouvés, presque par hasard, dans les réseaux sociaux, grâce aussi aux nouvelles générations xavériennes, déjà entrainés à l’emploi de ces moyens. Le Pape François, dans son Message pour la 50 Journée Mondiale des Communications Sociales (24 Janvier 2016) a dit: « Les e-mail, sms, réseaux sociaux, chat peuvent, eux aussi, être des formes de communication pleinement humaines. » Le Congrès nous a encouragé à entrer dans ces nouveaux réseaux avec notre identité, avec une stratégie, avec un projet de communication, qui prennent en considération les règles des réseaux sociaux.

Dans ce sens, l'image de Jésus, selon l'évangile de Luc, qui « passait à travers villes et villages, proclamant la Bonne Nouvelle du règne de Dieu » (Lc 8,1) est très suggestive. Nous ne réussissons pas à imaginer l'itinérant Jésus de Nazareth absent des actuelles places digitales, tellement pleines de personnes arrivées de partout au monde, sortant d'elles-mêmes et ouvertes aux autres ! 

Motivés aussi par les indications du XVI CG, qui nous invitait à nous « repositionner », nous avons « découvert » que les réseaux sociaux, habités et fréquentés par des milliers de personnes, nous interpellent de très près, pour que nous nous « repositionnions » comme missionnaires en réseau, pour être en mesure de répondre à « quiconque vous demande de rendre raison de l’espérance qui est en vous » (1 P 3,15). 

Nous attend un avenir de changements rapides et significatifs qui mettront à dure épreuve nos capacités d'adaptation. Mais cela fait part de notre charisme et de notre tradition missionnaire. Comment ne pas penser, à l’actuel moment de changement d’époque, aux origines et aux vicissitudes de la production médiatique xavérienne et au rôle courageux et prophétique de notre Fondateur et des premiers xavériens ? 

Nous ne partons pas à zéro : il s'agit d'insérer notre riche tradition dans le monde des médias avec les opportunités que les nouvelles technologies offrent pour mieux servir la mission qui arrive à nous aussi à travers des réseaux sociaux. Aujourd'hui la passion pour notre charisme et l'amour intense pour notre famille passent aussi à travers le net. 

Comme délégués au Congrès, nous sentons le devoir de partager avec vous, chers confrères, la conscience acquise lors de ces deux semaines de l'importance des réseaux sociaux par rapport au charisme. Nous sommes convaincus que le meilleur fruit de ce Congrès soit le changement de notre regard par rapport aux réseaux sociaux : d'un regard négatif à un regard génératif. 

Chers confrères, « la passion pour notre charisme », a affirmé dans sa salutation initiale notre Supérieur Général, p. Luigi Menegazzo, « nous rend attentifs à ne pas perdre aucune possibilité pour que le Christ soit annoncé et connu ». Les réseaux sociaux sont un nouvel espace social à être habité, même par nous. Bonne mission, aussi en réseau ! 

Les délégués au Congrès « Charisme xavérien et réseaux sociaux »

Tavernerio (Como), le 30 Janvier 2016.


Mensagem final para os irmãos Xaverianos

 

" Também e-mails, sms, redes sociais, chat podem ser formas de comunicação plenamente humanas". (Papa Francisco , mensagem para o 50º dia mundial das comunicações, 24 de janeiro de 2016)

Caríssimos confrades, uma fraterna saudação desde Taverneiro (Co), onde a Direção Geral, interpretando a vontade do XVI CG, nos reuniu para o Congresso "Carisma Xaveriano e as Redes Sociais" (17-30 de janeiro de 2016).  

Além dos delegados de nossas circunscrições, estavam presentes duas irmãs xaverianas e um representante dos leigos xaverianos. Enfrentamos junto o novo mundo das redes sociais (SM), que estão abrindo novas portas e novos confins para a missão.

Apesar de uma rica tradição dos meios de comunicações (rádio, imprensa, cinema, teatro etc.), fomos pegos de surpresa diante do potencial (e ambiguidade) das novas tecnologias de informação, tão surpreendentemente que cresceu em nosso entorno e entre nós. O Congresso, graças à intervenção de especialistas experientes e consultores, foi uma introdução indispensável à realidade das Redes Sociais. Aprendemos a distinguir a mídia de massa (MM) por redes sociais(SM). Eles apresentaram uma nova gramática da comunicação, com implicações antropológicas, que estão gerando novos mapas, novas dinâmicas pessoais e sociais, novas estruturas linguísticas, bem como culturais. 

Este "novo mundo" nos desafiou profundamente, como Congregação, nas duas semanas do Congresso. Não nos iludimos que nos tornaremos todos peritos digitais. Mas tomamos conscientes da necessidade de abrir-nos com empatia as Redes Sociais e de habitar na rede com nossa identidade missionária.  

Os Meios de comunicação de massa nos habituaram a viver num mundo que se tornou "pequeno", "aldeia global", onde "o meio é a mensagem" (McLuhan). A Rede social introduziu-nos em um mundo ampliado, um novo "continente digital", uma praça lotada de pessoas, onde "o meio somos nós."

Então nos descobrimos, quase de surpresa, nas redes sociais, graças as novas gerações xaveriana, já familiarizada com as Redes Sociais. O Papa Francisco, em sua mensagem para a 50º jornada mundial da comunicação (24 de janeiro de 2016) disse que: "Também e-mails, sms, redes sociais, chat podem ser formas de comunicação plenamente humanas”.

O Congresso nos encorajou a entrar nas redes sociais, com nossa identidade, com uma estratégia, com um projeto de comunicação, tendo em conta as regras das Redes Sociais.   É muito sugestiva, a proposito, a imagem de Jesus, de acordo com o Evangelho de Lucas, que "foram para as cidades e aldeias, pregando e anunciando a boa nova do Reino de Deus" (LC 8,1). Não podemos imaginar o itinerante de Jesus de Nazaré ausente das praças digitais de hoje, tão cheia de pessoas de todo o mundo, saindo de si mesmos e abrindo-se ao outro.

Motivados também das indicações do XVICG, que nos convidava para "reposicionar-nos", "descobrimos" que a Redes Sociais, é habitada e frequentada por milhões de pessoas, questionando de perto também nós, de "reposicionar" missionariamente em rede, para sermos mais responsáveis no confronto “a qualquer pessoa que nos questione sobre a razão da esperança que vive em nós" (1Pt3,15. )

Espera-nos um futuro de mudanças rápidas e significativas que nos colocará as duras provas sobre a nossa capacidade de adaptação. Mas isso faz parte do carisma e da nossa tradição missionária. Como podemos esquecer nesta hora da mudança epocal nas origens e nos eventos de produção mediática xaveriana e o papel corajoso e profético do nosso Santo fundador e dos primeiros missionários? 

Não estamos começando do zero: se trata de entrelaçar a nossa rica tradição de mass-media com as oportunidades oferecidas pelas novas tecnologias para melhor servir a missão que nos vem através das redes Sociais. Hoje a paixão pelo nosso carisma e o intenso amor para nossa família xaveriana passa também pela rede.

Como delegados ao Congresso, sentimo-nos empenhados a compartilhar com vocês, queridos irmãos, os conhecimentos adquiridos nestas duas semanas da importância das redes sociais em relação ao nosso carisma. Acreditamos que o melhor fruto deste Congresso é a mudança do nosso olhar sobre as Redes Sociais: de um olhar negativo para um olhar generativo.

Queridos irmãos, "a paixão pelo nosso carisma," disse o nosso superior geral, pe, Luigi Menegazzo, na saudação inicial "nos impele a não perder nenhuma oportunidade de que Cristo seja proclamados e conhecido." As redes sociais são um novo espaço social para habitar, também da nossa parte. Boa missão, também em rede!

Os delegados ao Congresso "Carisma Xaveriano e as Redes Sociais"

 Taverneiro, 30 de janeiro de 2016

DG
03 February 2016
4204 Views
Available in
Tags

Link &
Download

Area reserved for the Xaverian Family.
Access here with your username and password to view and download the reserved files.