PCV 2020 – 2021 Studentato Teologico Internazionale di Parma
Dall’Introduzione di P. Mauro Loda, Rettore
Carissimi fratelli,
eccoci all’inizio di un nuovo anno comunitario. Se è vero che ogni anno è unico e irripetibile, questo lo è in maniera del tutto particolare. Quali sono gli elementi che lo caratterizzano e lo fanno diverso dagli altri?
Siamo nell’anno giubilare della Lettera Testamento. È senz’altro un’occasione da non perdere per approfondire e tornare alle sorgenti del nostro carisma per scoprire e riscoprire cosa Conforti avesse nel cuore quando parlava “di un audace disegno” di fondare una famiglia missionaria. …
L’esperienza del COVID 2019 non è stata solo una parentesi nella nostra vita. Ciò che abbiamo vissuto come comunità della Casa Madre qui a Parma ha generato una ferita che avrà bisogno di tempo per essere risanata… Ora si tratta di vedere come vivere questa realtà trasformandola in una opportunità per il nostro cammino e per la nostra crescita personale e comunitaria. …
A livello comunitario siamo praticamente gli stessi dello scorso anno. Il fatto che non ci siano nuovi studenti da integrare alla nostra comunità, se da una parte ci impoverisce, dall’altra è un’opportunità per andare in profondità nel conoscerci meglio tra di noi, far cadere barriere o paure che si possono creare e sentirci davvero fratelli in cammino. …
Come Regione italiana celebreremo il prossimo novembre il XVI Capitolo Regionale. … Più volte ci è stato ricordato che essere stati destinati alla Teologia di Parma significa (anche se non automaticamente) prepararci per la missione qui in Europa. È in gioco dunque il nostro futuro e magari per più di uno i suoi primi anni di lavoro missionario dopo la professione perpetua e l’ordinazione sacerdotale.
Infine non possiamo non menzionare la nuova enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti” sul tema della fraternità e amicizia sociale. Sono tematiche che come missionari sentiamo particolarmente nostre e dunque sarà un’opportunità per studiare innanzitutto questo testo e poi per farlo conoscere e risonare negli ambienti che frequentiamo.
Ecco dunque elencati quelli che sembrano essere i temi principali del nostro anno comunitario che vogliamo affidare all’intercessione di san Guido chiedendogli, in questo anno giubilare, la grazia di poterci continuare ad abbeverare alla sorgente fresca da cui è nata la sua vocazione, cioè quel Cristo che “lo guardava e gli diceva tante cose…” e che conserviamo a pochi metri dalla nostra comunità.
Affidiamo a Maria e al nostro santo fondatore il nostro cammino.
Mauro Loda, s.x.
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