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«Messo alla prova in tutto, come noi …» (Eb. 4,15)

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Nella preparazione al XVIII Capitolo generale che stiamo portando avanti, mi sembra che sia necessario riflettere anche sulla presenza del diavolo nella nostra vita. … La forza misteriosa del male è presente lì dove c’è l’essere umano. È doveroso per la nostra salute spirituale avere una sana preoccupazione per il modo come il Maligno, nella sua furbizia e malvagità, si presenta nella vita di chi si è messo per intero nelle mani di Dio Padre e Creatore. Questo punto tocca direttamente il tema del Capitolo generale.

Quali sono le proposte che lo spirito del Male sta facendo oggi alla nostra Famiglia saveriana? Ciascuno di noi è invitato a rispondere, non pensando in primo luogo agli altri ma a sé stesso. Ad avere il coraggio e la lucidità di dare i nomi giusti alla nostra realtà personale e comunitaria, fatta di luci e ombre, di desideri santi e di passioni mondane … Solo così, riconoscendo la realtà del male nella nostra vita, possiamo smascherare la presenza del Maligno in mezzo a noi.

«Amare la nostra vocazione saveriana»
In preparazione al XVIII CG- (3)

Dal 22 febbraio scorso stiamo percorrendo il cammino quaresimale che la Chiesa ci propone ogni anno. Nella prima domenica abbiamo ascoltato il brano del Vangelo di san Matteo che presenta Gesù nel deserto (Mt 4,1-11). Subito dopo essere stato battezzato, e avere ricevuto la rivelazione del Padre sulla sua identità, - «Questo è il Figlio mio, che io amo. Io l’ho mandato» - è inviato al deserto dallo Spirito di Dio.

Risulta quanto meno curioso, in una prima lettura, il fatto che sia lo Spirito di Dio a condurlo in quel luogo così arido, inabitato e solitario, con una finalità specifica: «per essere tentato dal diavolo». Durante quaranta giorni e quaranta notti, possiamo immaginare che Gesù viva la sua identità di Figlio amato da Dio Padre con grande serenità e gioia. Ma … «alla fine ebbe fame». Ed è in questo momento che il diavolo, senza fare rumore e non sapendo da dove viene, appare nella sua vita.

Ma chi è il diavolo? Che ruolo gioca nel piano di salvezza di Dio per l’umanità? Perché appare in scena sin dall’inizio del ministero pubblico di Gesù? Il termine greco διάβολος significa originariamente "calunniatore", "accusatore", l'equivalente dell'ebraico sātān "avversario". Ecco, possiamo dire che il diavolo è quella realtà spirituale che si manifesta nella vita umana con il desiderio e la determinazione di separare l’essere umano dalla sua origine, da Dio. È ciò che ha provato a fare con Gesù. Il perché di questo rimane nel mistero dei misteri. Ma è così.

Sorge spontaneamente una curiosità sotto forma di domanda: ma Gesù, di che cosa ebbe fame? Quale fu il desiderio che nacque nel suo cuore e che attirò subito l’interesse dell’avversario? La risposta la troviamo nelle proposte che il diavolo gli farà. Sì, Gesù, Dio e uomo, «è stato messo alla prova in tutto, come noi, ma non ha commesso peccato» (Eb 4,15). La volontà del diavolo è portare Gesù, figlio di Dio, nel suo campo; che Gesù, per le scelte concrete di vita, si allontani da Dio Padre.

«Il serpente (diavolo), dice il libro della Genesi, era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio il Signore aveva fatto» (Gn 3,1). Ed è proprio così, con molta astuzia, che il Diavolo si presenta davanti a Gesù, e lo interpella nella sua identità: «Se tu sei il Figlio di Dio … ». Vuole mettere il dubbio nel cuore di Gesù: se lo sei, mostralo! Ma in che modo? Ed è qui che la sua proposta diventa in sé una tentazione: propone a Gesù delle scelte e forme di vivere che sono all’opposto della rivelazione battesimale. Ecco il modo di fare dell’avversario di Dio: entra lodando e toccando ciò che costituisce la forza e la fierezza della persona (essere figlio di Dio) per poi condurlo pian piano dalla sua parte; vuole fare passare dall’io al servizio degli altri, nell’ultimo posto, all’io come centro e punto di riferimento di tutto, nei primi posti.

Come lotta Gesù contro la forza del nemico? Molto semplicemente, con la forza e autorevolezza della Parola di Dio: «Sta scritto nella Bibbia anche…». Si ha l’impressione che la Parola di Dio gli venga spontanea, giacché non esita, risponde con decisione. Vedendo Gesù reagire così davanti alla forza del Male, uno non può non pensare a quella massima che dice: la bocca parla di ciò che c’è nel cuore. Quando c’è la parola di Dio nel cuore del credente, questa viene in difesa della sua identità battesimale, mai lo lascia da solo.

«Amare la nostra vocazione saveriana»

Nella preparazione al XVIII Capitolo generale che stiamo portando avanti, mi sembra che sia necessario riflettere anche sulla presenza del diavolo nella nostra vita. È vero che ne parliamo poco tra di noi, probabilmente come reazione a un passato dove era frequente parlare di questa presenza maligna e che porta forse dei ricordi non piacevoli.

Tuttavia, la forza misteriosa del male è presente lì dove c’è l’essere umano. Diventa quindi doveroso per la nostra salute spirituale avere una sana e giusta preoccupazione per il modo come il Maligno, nella sua furbizia e malvagità, si presenta nella vita di chi si è messo per intero nelle mani di Dio Padre e Creatore. Questo punto tocca direttamente il tema del Capitolo generale.

Quali sono le proposte che lo spirito del Male sta facendo oggi alla nostra Famiglia saveriana? Ciascuno di noi è invitato a rispondere, non pensando in primo luogo agli altri ma a sé stesso. Ad avere il coraggio e la lucidità di dare i nomi giusti alla nostra realtà personale e comunitaria, fatta di luci e ombre, di desideri santi e di passioni mondane, di gioie profonde e di frustrazioni forse anche esistenziali, di voglia di essere santi come Dio nostro Padre è santo, ma impigliati qua e là in quelle abitudini nauseanti diventate caratteristiche della nostra personalità profonda, di scelte e modi di vivere e fare che sono in aperta contraddizione con la nostra consacrazione religioso-missionaria … Solo così, riconoscendo la realtà del male nella nostra vita, possiamo smascherare la presenza del Maligno in mezzo a noi.

«Amare la nostra vocazione saveriana» ci invia alle radici di noi stessi, della nostra identità nella Chiesa, di ciò che siamo e di ciò che siamo chiamati ad essere.

«Dio creatore e Padre nostro, io NN seguendo Gesù, tuo figlio, di fronte ai miei fratelli, e nelle tue mani NN consacro con voto per sempre la mia vita all’attività apostolica propria della Società Missionaria di S. Francesco Saverio. A questo fine mi impegno con voto a vivere in castità, povertà e obbedienza come fratello tra fratelli a norma delle Costituzioni».

Come ha fatto con Gesù e come fa con ogni credente, e con tutta la furbizia di cui è capace, il diavolo cerca di allontanarci dal nostro primo amore (Ap 2,4), da quel SÌ pieno di fiducia offerto nelle mani di Chi ci ha dato la vita. A lui interessa semplicemente che non si prenda sul serio e nella sua radicalità ciò che è stato detto con onestà al Signore quel giorno. Lui sa che quando questo accade, la porta si apre progressivamente a tutti gli abusi, poiché ormai il centro della vita personale non sarà più Dio e la sua Parola, ma sé stesso, che diventa a sua volta il criterio delle scelte per quanto riguarda lo stile concreto di vita, le attività da fare e quelle da lasciare da parte, i luoghi da frequentare… «Siete voi il sale del mondo. Ma se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo? Ormai non serve più a nulla» (Mt 5,13).

Sia da tutti conosciuto ed amato nostro Signore Gesù Cristo!

 


«Tested in everything, like us...» (Heb. 4:15)

In the preparation for the 18th General Chapter that we are carrying out, it seems to me that it is also necessary to reflect on the presence of the devil in our lives. … The mysterious force of evil is present where there is a human being. It is necessary for our spiritual health to have a healthy concern for the way in which the Evil One, in his cunning and wickedness, shows up in the lives of those who have placed themselves entirely in the hands of God the Father and Creator. This point directly touches the theme of the General Chapter.

What are the proposals that the spirit of Evil is making to our Xaverian Family today? Each of us is invited to respond, not thinking primarily of others but of ourselves. To have the courage and lucidity to give the right names to our personal and community reality, made up of lights and shadows, holy desires and worldly passions... Only in this way, recognizing the reality of evil in our lives, can we unmask the presence of the Evil One among us.

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«Sometido a prueba en todo, como nosotros... » (Hb 4,15)

En nuestra preparación para el 18º Capítulo General, me parece que también debemos reflexionar sobre la presencia del demonio en nuestras vidas. ... La fuerza misteriosa del mal está presente allí donde hay seres humanos. Es necesario para nuestra salud espiritual tener una sana preocupación por el modo en que el Maligno, en su astucia y maldad, se presenta en la vida de quienes se han puesto enteramente en manos de Dios Padre y Creador. Este punto toca directamente el tema del Capítulo general.

¿Cuáles son las propuestas que el espíritu del Mal hace hoy a nuestra Familia Javeriana? Cada uno de nosotros está invitado a responder, no pensando principalmente en los demás, sino en sí mismo. A tener el valor y la lucidez de dar los nombres justos a nuestra realidad personal y comunitaria, hecha de luces y sombras, de deseos santos y pasiones mundanas... Sólo así, reconociendo la realidad del mal en nuestras vidas, podremos desenmascarar la presencia del Maligno en medio de nosotros.

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Fernando García sx
31 March 2023
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