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N’DJAMENA – TCHAD. LA VOCE CORAGGIOSA DEI PASTORI: “Si je sors dans la campagne, voici…Si j’entre dans la ville, voici…”

02 Junio 2023

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I vescovi del Ciad hanno compiuto un atto di grande coraggio e profezia innalzando un grido di denuncia nei confronti delle autorità politiche per la grave sofferenza in cui si trova la popolazione ciadiana, ormai priva di speranza per un futuro migliore.

Durante l'incontro della Conferenza Episcopale Ciadiana (CET), tenutosi dal 24 al 28 aprile, hanno scritto una lettera indirizzata al Presidente di transizione, il generale Mahamat Deby Itno, attualmente capo di stato del Ciad. In sintesi, i pastori ciadiani hanno saputo descrivere la situazione attuale del paese, evidenziando i conflitti violenti, lo sfruttamento, la fame e la disoccupazione che rappresentano lo stato allarmante in cui si trova la nazione. Con parresia evangelica hanno riconosciuto la responsabilità del governo nel mancato impegno di condurre un autentico percorso di trasformazione della crisi. I vescovi hanno, infine, invitato i cattolici impegnati in posizioni di responsabilità a non tacere in questi momenti di conflitto e questo per il bene e la ricostruzione della nazione ciadiana. Essi sottolineano che la vera riforma sarà realizzabile soltanto se il governo si baserà sulla giustizia e sul rispetto dei diritti dei cittadini. Con i pastori ciadiani, noi tutti invochiamo l'intercessione di Maria Regina della Pace, patrona del Ciad, affinché vegli su questa cara nazione. (Adriano Cunha Lima sx)


English

N’DJAMENA, CHAD. THE VOICE OF COURAGEOUS PASTORS: “If I walk out into the field, look!… If I enter the city, look!...”

The bishops of Chad performed an act of great courage and prophecy by raising a cry denouncing the political authorities for the serious suffering in which the Chadian population finds itself, now without hope for a better future.

During the meeting of the Chadian Bishops’ Conference (CET) held on April 24th-28th, they wrote a letter to the transitional president, General Mahamat Deby Itno, Chad’s incumbent head of state. The Chadian shepherds were able to provide a synthetic description of the present situation of their country. They highlighted the violent conflicts and the conditions of exploitation, starvation and unemployment that characterise the alarming state of the nation. With evangelical parrhesia, they pointed out the government’s responsibility for failing to undertake an authentic process of transformation of the crisis. Finally, for the good and the reconstruction of the nation, the bishops invited Catholics holding positions of responsibility not to remain silent in similar moments of conflicts. The bishops stressed that a true reform will be possible only when the government is based on justice and the respect for citizens’ rights. We join the Chadian shepherds in invoking the intercession of Mary, Queen of Pease and patron of Chad: may she watch over this dear nation. (Adriano Cunha Lima s.x.)