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Annuncio della morte di p. Michele D'Erchie s.x.

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Martedì, 21 giugno 2022, alle ore 9.10 am, è deceduto per arresto cardiaco presso la Casa Madre (4° piano) di Parma il nostro confratello p. Michele D’Erchie. Aveva 91 anni compiuti, essendo nato l’11.11.1930 a Montemesola, Taranto.  

Michele D’Erchie frequenta le scuole medie inferiore e superiori presso il Seminario Arcivescovile di Taranto (1941-1946). Nel 1946 entra in Istituto a San Pietro in Vincoli. Qui vive il Noviziato ed emette la prima professione religiosa e missionaria (25.10.1947). Dal 1947 al 1950 frequenta il liceo classico a Desio. Nello stesso anno viene inviato alla casa Apostolica di Vicenza come Prefetto dove vi rimane fino ad agosto del 1952. A Vicenza emette anche la Professione Perpetua (11.11.1951). Prosegue la sua formazione teologica a Piacenza (1952-1956) e riceve l’Ordinazione Presbiterale (04.06.1955).

Subito dopo l’ordinazione presbiterale, per due anni (1956-1958) è cappellano della parrocchia del Tempio del Sacro Cuore (Parma). Dal 1958 al 1964 è rettore della casa saveriana di Alzano Lombardo. Nel 1964 parte per il Burundi dove vi rimane per 10 anni: studente di lingua Kirundi a Bururi e vicario parrocchiale di Murago. Dal 1969 al 1974 è superiore della circoscrizione del Burundi. Ritorna in Italia per lo studio di specializzazione in Teologia Morale (1975-1977). Ritorna in Burundi, dove è parroco di Kigwena, fino al giorno dell’espulsione (20.11.1981). Nel 1982 viene destinato al Camerun Ciad come superiore Delegato prima (1982-1988), e poi come Superiore Regionale (1988-1991). È delegato al XII Capitolo Generale (1989). Concluso il servizio di superiore regionale, lavora come cappellano a Bafoussan-Koptchou. Nel 1992 ritorna in Italia dove è impegnato come rettore della comunità di Tavernerio, Direttore dei Corsi di Formazione, dei Tre Mesi, delle 4 Settimane di Spiritualità Saveriana. È delegato anche al XIII Capitolo Generale (1995). Dal 2000 apparteneva alla Regione Italiana: animatore missionario, sostituto del Rettore e ministero a Salerno (2000-2005); ministero e animatore missionario a Taranto (2005-2021). Dal 2021 si trovava in cura nella comunità della Casa Madre- Quarto Piano.   

“…dopo aver conosciuto bene lo spirito missionario e religioso del Saveriano, sento ora tutta l’ardente brama di immolare la mia giovinezza; l’intera mia vita per l’Avvento del Regno di Cristo tra i non Cristiani…L’ideale religioso-missionario, anche se è intessuto con le più dolorose rinunzie e sacrifici, è troppo bello e sublime per essere degno di poterlo seguire; ma diffidando complementamente di me stesso e abbandonandomi con fiducia nella Divina Misericordia, credo di raggiungere la meta e di diventare uno strumento utile nelle mani dei miei superiori per la maggiore gloria di Dio e la salvezza delle anime…”   (Domanda alla Prima Professione, San Pietro in Vincoli, 11 settembre 1947)   

“…non avevo pensato di raggiungere questa meta per gli acciacchi che si sono accumulati in questi ultimi anni. Alla fine della vita, non sono le poche luci che ho potuto accendere durante il mio cammino, per pura grazia del Signore, a darmi conforto; ma sono le ombre a pesarmi, perché riconosco di non essere stato sempre coerente con la mia grande e bella vocazione missionaria. Non vivrò nello sconforto, perché ho fiducia totale nell’infinito Amore misericordioso del Signore. Il resoconto più profondo della mia vita lo desidero fare cuore a cuore con il Signore Gesù…” (Lettera a p. Luigi Menegazzo, in occasione del 60° anniversario di Sacerdozio, Taranto, 29 maggio 2015)

Riposi in pace.

DG
21 Juin 2022
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