P. AURELIO CANNIZZARO
PALMI (RC), 14 maggio 1917 - GALLICO (RC), 26 marzo 1992
Cannizzaro Domenico Aurelio nacque a Palmi (Reggio Calabria - Diocesi di Mileto) il 14 maggio 1917 da Giuseppe e Costanzo Adele. Entrò nell'Istituto Saveriano a Grumone il 10 ottobre 1935 per frequentarvi la quinta classe ginnasiale.
Professo temporaneo il 12 sett.'37 fece la professione perpetua il 5 novembre 1941; fu ordinato sacerdote a Parma il 29 giugno 1945 assieme ad otto altri saveriani.
Il 12 dicembre 1947 partì per la CINA assieme ai Padri Spinabelli - Zamparo - Volta, membro della prima spedizione postbellica dei Saveriani verso la Cina, dopo che per 11 anni nessuno aveva potuto partire per la classica missione saveriana. Vi potè restare per soli tre anni, perchè i comunisti lo espulsero nel gennaio 1951.
Sei mesi dopo l'espulsione dalla Cina, venne inviato nella nuova missione di Padang (Indonesia).
Cannizzaro fu il primo missionario cattolico che iniziò l'evangelizzazione dei Mentawaiani. Prima di lui andavano periodicamente in quelle isole alcuni sacerdoti olandesi, ma solo per assistere le guarnigioni militari e seguire i pochi cattolici olandesi presenti colà per affari o per lavoro.
Si deve quindi al P. Aurelio l'iniziativa della presenza saveriana nelle Mentawai, presenza che divenne stabile ed ebbe maggiori aperture con l'arrivo dei Padri Piero ed Angelo Calvi e degli altri che li seguirono.
Nel 1964, una bruttisima malaria lo costrinse ad abbandonare l'Indonesia ed a rientrare in Italia. Qui, dopo l'arrivo si diede alla stesura del libro che narra la sua vita tra la gente di quelle isole "Tra i Primitivi delle Mentawai", ISME, Parma. Fu un libro fortunato che raggiunse dodici edizioni, tradotto in varie lingue.
Costretto ad un'attività diversa da quella vissuta fino allora, egli non dimenticò le sue isole né i loro abitanti, né le difficoltà che ogni traversata da Sumatra comportava. Per questo concepì il disegno di fornire la missione di un elicottero e si prefisse anche di diventarne il pilota. In effetti egli conseguì il brevetto di aviatore (cappeggiando un'intera classe di giovani studenti teologi saveriani che fecero il corso e ricevettero il brevetto a Torino), ma non ebbe né l'elicottero sognato né la salute necessaria per tornare ai suoi cari luoghi.
Si rassegnò a restare in Italia e fu pronto a collaborare nell'animazione missionaria e vocazionale. Suo incarico particolare fu la propaganda orale e la vendita di libri missionari e di riviste nei seminari, nelle parrocchie nei collegi e negli oratori. Chi è stato a Desio o ha visitato la Villa Tittoni dove aveva sede il Liceo Saveriano dal '46 al '63, ricorderà i chiassosi raduni dei RAGAZZI COTU' (conquistare tutti!) da lui guidati ed animati.
Nel 1967 poi lasciò questa attività perché chiamato ad assistere e curare la vecchia mamma malata. Così in un primo tempo visse due anni in famiglia; poi si portò a Gallico (Reggio Calabria) ove ebbe la cura e la direzione del Santuario locale e diede sfogo alla sua fantasiosa ansia missionaria costruendo il "PARCO DELLA MONDIALITÀ': un luogo che offre momenti di distensione per le famiglie e motivi di preghiera e di riflessione davanti alla ricostruzione plastica di alcuni episodi della Storia della nostra salvezza.
Morì all'ospedale di Reggio il 26 marzo'92 colpito da tumore ai polmoni.
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