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De Martino P. Pasquale

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P. PASQUALE DE MARTINO
Como, 7 marzo 1900
Tavernerio (CO) , 7 agosto 1968

Di Como
Missionario incarcerato in Cina; Prefetto Apostolico in Indonesia
Di anni 68. Numero di Professione 38
Sepolto a Parma

     Pasquale De Martino, Missionario generoso, singolare ed uno tra i più autentici saveriani, era nato a Como il 7.III.1900. Entrato in Seminario e chiamato alle armi fu arruolato nel 62° Regg. Fanteria di stanza a Parma: ebbe così modo di passare i suoi tempi liberi nella Casa Madre dei Saveriani, dove entrerà il 4.III.1919.

    Figura imponente, per la sua corporatura alta e possente e per i suoi occhi luminosi e rasserenanti; si trovò ben presto a suo agio tra i figli di Mons. Conforti, a tal punto da scrivere al P. Popoli in Cina:

    "... Quanto è bello e gioioso che i fratelli abitino insieme! Ed io che appartengo da pochi mesi a questa Congregazione, qui ho già tanti cuori che mi amano e mi circondano di cure premurose e fraterne, e nella lontana Cina ne ho altri che pieni di speranza attendono l'esito della mia buona riuscita. Questo pensiero mi ha tante volte commosso... Anch'io voglio essere Missionario... Al Divin Maestro mi consacro interamente, per Lui abbandono casa, parenti, affetti intimi, e per Lui soffrirò con amore tutte quelle pene e quei sacrifici di cui è piena la vita missionaria...".

   Ordinato Sacerdote da Mons. Conforti il 5.X.1924, un mese dopo, all'età di 24 anni, partì per la Cina. Appresa molto bene la lingua cinese, venne assegnato al Seminario di Cheng-chow per l'insegnamento. Per sei anni alterna l'attività educativa dei futuri Sacerdoti cinesi al ministero pastorale nelle varie succursali, ed articoli interessantissimi sulla Cina che fa pervenire in Italia per le pubblicazioni saveriane.

   Dopo alcuni anni di lavoro missionario diretto a Luo-ho, dove si era portato per motivi di salute, fu all'improvviso richiamato in Italia.

    Rientrato nel dicembre 1935 fu nominato Segretario Generale, Rettore della Casa Madre e dello Studentato. Desideroso di ritornare in Cina, venne invece nominato Rettore della Casa Saveriana di Massa della Lucania, dove eserciterà un intenso lavoro pastorale, nonostante la sofferenza a causa di una forma acuta di "psoriasi" al volto.
    Finalmente nel dicembre 1946 può ripartire per la Cina. Coinvolto nella bufera comunista, venne incarcerato per sei mesi: in seguito egli descriverà con incisività tale esperienza nel volume autobiografico: "Sei mesi nelle carceri di Mao".

    Espulso dalla Cina nel maggio 1951, dopo tre anni trascorsi a Parma, di nuovo come Rettore della Casa Madre e per qualche mese come Consultore Generale, chiese di partire nuovamente per le Missioni.

    A 53 anni parte per l'Indonesia, nominato Prefetto Apostolico della Missione Savenana di Sumatra. Si sente ringiovanito: l'Indonesia lo incanta per la sua natura splendida, le sue foreste tropicali, il suo mare rabbioso. Logorato fisicamente deve rientrare in Italia 9 anni dopo per recuperare le forze.

    Rimessosi in salute parte nuovamente per la Missione del Brasile: colpito da paralisi rientra in Italia e trascorre gli ultimi due anni di sofferenze a Tavernerio assistito amorevolmente dai giovani studenti Confratelli.

    La morte lo colse durante il riposo pomeridiano il 7 agosto 1968.

DG
7 Août 1968
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