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Sasoni Fr. Amedeo

1695/500

FR. AMEDEO SANSONI 
Poggio S. Marcello (AN), 4 gennnaio 1905
Ancona, 9 agosto1975

Di Poggio S. Marcello - AN
Missionario in Cina e in Brasile; Formatore di Fratelli Coadiutori
Di anni 70. Numero di Professione 262
Sepolto a Parma

    Era nato a Poggio S. Marcello (AN) il 4.I.1905: dopo aver fatto l'operaio, era stato assunto come cuoco nella Scuola Apostolica Saveriana del suo Paese. Fu durante questo periodo che maturò in lui il desiderio di farsi Missionario:

    "Come sia venuta la mia vocazione - scrive al P. Armelloni il 4.V.1930 - lo può immaginare. Sono 4 anni che presto servizio presso questa Casa Missionaria, dunque, dice il proverbio che chi va con i lupi impara a urlare...".

    A 25 anni entrava nell'Istituto Saveriano. Emessa la Professione il 3.XII.1931, chiese ed ottenne di partire per la Cina. Dal Novembre 1934 prestò la sua preziosa attività in diversi lavori manuali alla "Domus" di Cheng-chow - doratura di calici, meccanica, cura dell'orto, della casa, della vigna, del dispensano - alternandoli all'attività catechetica a Pe-chonan.
Durante la guerra cino-giapponese egli si offrì per prestare i primi soccorsi ai feriti. Scrive 1'8.V.1938:

    "Il capostazione ha messo a nostra disposizione tre stanze. Quando il treno ò in partenza dall'ultima stazione, il capostazione ci fa avvisare: allora noi portiamo due tavoli sotto la tettoia della stazione con tutto il necessario. Ogni Padre o Fratello ha la relativa cassetta con disinfettanti, garze e ferri e due giovani aiutanti. Appena il treno arriva, uno con una Suora resta al tavolo mentre tutti gli altri salgono sui vagoni a curare i feriti".

    Dopo aver aggiunto che molta gente della città, ammirata per quest'opera, è venuta incontro con offerte, aggiunge:

     "Oggi ci danno i soldi, ma domani ci daranno il cuore per darlo al Signore. Questo vogliamo, non altro: non onori, non faccia, ma il cuore di questi poveri pagani".

    Quando le bombe distrussero la Cattedrale di Cheng-chow, il 13.V.1938, scriveva:

    "Questa volta ò stata presa di mira la Chiesa. Il diavolo si vendica del bene che si cerca di fare".

    Poi per tre anni subì, con i Confratelli il campo di concentramento. Richiamato in Italia nel giugno 1947, per sei anni diede la sua collaborazione alla formazione degli Aspiranti Fratelli Coadiutori, a Cremona e poi a Parma.

   Dietro sua richiesta, nel 1953, fu inviato in Brasile ove riprese lo stesso ritmo di lavoro e le stesse attività esercitate in Cina.

    Durante una vacanza in Italia, nel 1964, gli fu riscontrata una atrofia al ventri-colo destro e la pressione alta: ritornò ugualmente in Brasile, ove rimase per altri 6 anni.

   Nel 1970 dovette rientrare definitivamente in Italia. Le sue condizioni di salute andarono sempre peggiorando e il Signore lo prese con sè il 9.VIII.1975.

DG
9 Août 1975
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