Il dono dello Spirito si fa storia e viene a noi attraverso una persona concreta: Guido Maria Conforti. Il testo costituzionale al primo numero lo dice “vescovo”. A dir vero non era vescovo. L’episcopato è venuto a creare maggiori difficoltá alla sua vocazione di Fondatore. Dovette abbandonare Parma e lasciare la sua “creatura” di appena sette anni in mano ad altri: uno stimmatino, il P. Vasari e un sacerdote diocesano, don Ormisda Pellegri.
Fra le difficoltà che poneva di fronte alla proposta di essere vescovo prima di Ravenna e poi di Parma sempre aveva posto quella di aver da poco fondato un istituto missionario e che ancora aveva bisogno della presenza diretta del fondatore.
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