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Finché Cristo sia formato in voi

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Roma, 12 Agosto 2018 

Carissimi confratelli,

all’inizio del vostro incontro di formazione permanente a Manila, vi invio a nome della DG i più cordiali e fraterni saluti.

È una bella iniziativa. La formazione permanente è parte costitutiva della nostra vita. È bello e necessario fermarsi un po' a distanza di alcuni anni dopo la professione perpetua. Della qualità della formazione permanente dipende la qualità della nostra testimonianza missionaria. Essa è una esigenza della nostra vita. Più la prendiamo seriamente, più siamo in grado di rispondere con fedeltà alla chiamata che il Signore ha fatto ad ognuno di noi nella Famiglia saveriana, con la particolarità propria di vita consacrata al Signore, nel servizio della missione ad gentes e ad extra.

La formazione permanente segue la formazione di base. Essa ci permette con la grazia dello Spirito di diventare progressivamente – durante tutta la nostra vita – ciò che un giorno particolare abbiamo professato liberamente davanti al Signore e alla Chiesa.

Il primo e fondamentale formatore è Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. La Parola di Dio, letta, frequentata, studiata, meditata, pregata e applicata alla vita ci forma giorno dopo giorno. Essa è come la pioggia leggera che cade e, senza renderci conto, penetra nella terra permettendole di dare buoni frutti.

La vita comunitaria è luogo privilegiato di crescita e di formazione permanente. Sentirsi parte di un corpo, vivere la spiritualità del corpo a immagine della vita trinitaria. La nostra santità passa attraverso il sacramento dell’altro.

La professione religiosa, con i voti di povertà, obbedienza e castità, è il modo concreto con il quale noi rispondiamo all’amore del Signore nella missione ad gentes che ci affida continuamente.

E infine, il contesto nel quale siamo stati inviati, nel quale viviamo l’incontro con Dio attraverso le persone, culture, popoli ci forma continuamente. Perciò l’amore alla nostra vocazione si verifica nell’amore a “questo popolo” che diventa, come dono del Signore, “il nostro popolo”. Imparare la lingua, entrare nella cultura, conoscere le tradizioni, la letteratura, le religioni, la realtà socio-politica-economica…: sono dei passi perché la nostra presenza missionaria sia significativa e lo Spirito di Dio possa toccare il cuore dei destinatari.

Vi auguro una settimana ricca di condivisione, di ricerca, di rilettura della propria vita e di fraternità. Il tutto vissuto nell’amore alla nostra Famiglia saveriana. Vi accompagniamo con la preghiera e la stima.

Fraternamente

Fernando García, sx

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Fernando García Rodríguez sx
14 Agosto 2018
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