Venerdì 26 aprile 2024, alle ore 21.30, è deceduto nella parrocchia di Kamenge San G. M. Conforti, Bujumbura, Burundi, il nostro confratello p. Sergio Marchetto. Aveva 90 anni appena compiuti, essendo nato il 6 aprile 1934 ad Arzignano, provincia di Vicenza, Italia.
Dopo la visita di p. Luigi Terzoni (+ 1990) alla Chiesa parrocchiale di San Zeno di Arzignano per la celebrazione della giornata missionaria, Sergio entra in Istituto a Vicenza all’età di 11 anni (22.09.1945), dove frequenta le prime tre classi ginnasiali. La IV Ginnasio la frequenta a Grumone (Cremona) e a Zelarino (Mestre – Venezia) la V Ginnasio.
Dopo l’anno di noviziato a San Pietro in Vincoli (11.10.1950), emette la prima professione religiosa e missionaria il 12 ottobre 1951 nello stesso luogo.
Dal 1951 al 1954 è a Desio per gli studi di Liceo Classico. Vive l’esperienza del Prefettato per due anni: Udine (1954) e Zelarino (1955). Durante il prefettato a Udine emette la Professione Perpetua (7.4.1955). Nel 1956 inizia lo studio della Teologia a Piacenza per concludere poi a Parma (1958). Il 25 ottobre 1959 riceve l’ordinazione presbiterale.
Subito dopo l’ordinazione presbiterale viene inviato alla casa Apostolica di Vicenza (1960-1964) come insegnante di Latino, Italiano, Storia.
Nel 1965 viene destinato al Burundi. Trascorre un anno per lo studio della lingua in Belgio. Il 6 luglio 1966 parte per il Burundi, dove, dopo lo studio della lingua Kirundi, lavora a Makamba (1966-1967) come viceparroco e successivamente a Minago dove, dal 1972 al 1974, è anche parroco.
Dopo un periodo di aggiornamento a Roma (Collegio Internazionale Guido Maria Conforti), ritorna in Burundi (1975). Svolge il servizio di rettore della casa regionale di Bujumbura e viceparroco a Rumeza fino al 1977.
Viene richiamato in Italia per il servizio di rettore della Procura delle Missioni a Parma (1977-1980). Nel 1980 ritorna in Burundi dove svolge vari servizi: superiore di Delegazione (1981-1982), economo regionale, viceparroco a Butara, parroco a Gasorwe (Muyinga).
Il 25 agosto 1987 viene espulso. Trascorre un anno in Italia, per poi essere brevemente destinato a Bukavu – Cahi (1988-1989), RdCongo. Dal 1989 fino alla fine, p. Sergio ha vissuto sempre in Burundi: viceparroco e parroco a Gisanze e poi a Gasorwe (1989-1994); procuratore della missione a Bujumbura (1994-2006). Partecipa al XIII Capitolo Generale (1995). Dal 1999 al 2002 è anche economo regionale – Bujumbura - Casa regionale, ed economo locale – Bujumbura - Casa regionale (2002-2006). Dal 2006 si trovava a Bujumbura – Kamenge G.M. Conforti, servendo la comunità come economo locale. In questo periodo aveva svolto anche altri servizi: rettore della comunità Bujumbura-Kamenge G.M.Conforti e viceparroco di Kamenge G. M. Conforti (2006-2018). Dal 2018 si dedicava prevalentemente alla pastorale degli ammalati.
Riposi in pace
“Spett. Direzione Generale, in questo momento, nonostante l’estenuante attesa del visa, vorrei esprimere a tutta la Direzione plauso e riconoscenza per la decisione presa di mantenere possibile la presenza dei Saveriani in Burundi. La lunga attesa e la riflessione unita alla consultazione di altri istituti - a vocazione burundese - testimoniano la bontà della scelta. Per molti di noi il Burundi rappresenta tutta la nostra vita missionaria e per l’Istituto risulta una parte essenziale del nativo impegno missionario. Nessuno può negare poi che oggi è l’ora dell’Africa, anzi siamo troppo in ritardo. C’è solo da augurarsi che le nuove autorità civili avallino presto la nostra coraggiosa disponibilità. Dico coraggiosa perché nessuno ignora che il Burundi di oggi domanda conversione interiore, nuova strategia pastorale e attenzione alle istanze locali. È più duro oggi, ma è una ragione in più per esserci. Mi auguro che a nessuno rincresca la decisione presa e che tutti ne siano fieri qua e là. In queste righe esprimo me stesso, non ritengo di sbagliare se interpreto così anche i pensieri di altri destinatevi. Negli anni scorsi sembrava di salire i pendii del calvario, ora speriamo nell’alba della Risurrezione. Questa sia la nuova Pasqua che viene, anche per noi…” (Parma, 20 marzo 1988)
“Accettami, Signore, nelle tue braccia. Non guardare alla mia miseria, ma al grande, sincero amore che porto alla Tua Madre Santissima, al desiderio vivo che ho di cercare unicamente la Gloria Tua e l’estensione del Tuo Regno fra coloro che ancora non ti conoscono e amano”. (Dalla Promessa Apostolica, Scuola Apostolica di Zelarino, 1° maggio 1950. Apostolino Sergio Marchetto)
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