Nel Messaggio per la Giornata mondiale del malato 2024, il Papa parla di “anticorpi” necessari per sconfiggere la cultura dello scarto, nonché il mito dell’efficienza e del profitto. Questi atteggiamenti causano solitudine e sentimenti di abbandono nel paziente, in chi è ammalato. Papa Francesco indica un anticorpo speciale: la relazione interpersonale come presenza, vicinanza compassionevole, tenera nei tratti e fedele nell’agire.

Certo, la competenza professionale è necessaria, ma non basta perché i malati sono persone e le persone hanno bisogno anche dell’attenzione del cuore. La relazione è dimensione fondamentale dell’esistenza senza la quale è impossibile vivere e generare vita.

Il dolore del malato “isola assolutamente, ed è da questo isolamento assoluto che nasce l’appello all’altro, l’invocazione all’altro” (Emmanuel Lévinas), per questo la relazione è la prima dimensione della cura. La relazione è epifania, manifestazione della considerazione che abbiamo per l’altro.

Solo quando diventiamo più consapevoli che il corpo di ogni persona ha bisogno di ogni sua cellula, allora potremo coltivare in noi lo sguardo amoroso del Signore Gesù che sente compassione per il corpo e l’anima che soffrono. Siamo chiamati a vivere la nostra vita nell’alterità, valorizzando ogni tappa della nostra vita, dalla concezione fino all’ultimo respiro. (Álvaro Aguado Razo sx)

https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/sick/documents/20240110-giornata-malato.html

 Ringraziamo con affetto fraterno tutti i nostri confratelli ammalati per il modo con cui hanno accettato questa tappa di vita. Ringraziamo altresì i confratelli che dedicano la loro vita ad accompagnare i nostri confratelli ammalati. Una “storia di bene che si unisce a ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce”. (Lumen Fidei, 57)  

In his Message for the 2024 World Day of the Sick, the pope speaks of “antibodies” that are necessary in order to defeat the throwaway culture and the myth of efficiency and profit, which cause sense of loneliness and abandonment in patients and in those who are ill. Pope Francis mentions a special antibody: interpersonal relationship, that is, being present, having a compassionate closeness; a relation which has tender traits and is faithful in action. 

Certainly, professional competence is necessary but not enough, for the sick are persons and persons need also a caring heart. Relationship is a fundamental dimension of the human existence, without it living and generating life becomes impossible.

The pain experienced by the sick “isolates in an absolute way, and absolute isolation gives rise to the need to appeal to the other, to call out to the other” (Emmanuel Lévinas). For this reason, relationship is the first dimension of care. Relation is an epiphany or manifestation of our consideration for the other.  

Only when we become more aware that every person’s body needs each one of his or her cells, then we can cultivate in us the loving gaze of the Lord Jesus who feels compassion for the suffering body and soul. We are called to live our life in otherness by cherishing each phase of our life, from conception till the last breath. (Álvaro Aguado Razo sx)

https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/sick/documents/20240110-giornata-malato.html

 Let us thank with brotherly affection all our sick confreres for the way they accepted this stage in their existence. Thanks as well to the confreres who dedicate their life to accompany our sick confreres. “A history of goodness which touches every story of suffering and opens up a ray of light.” (Lumen Fidei, 57)