Il 22 maggio 2025, il Tokyo Interfaith Council, patrocinato dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni in Giappone, ha ospitato una conferenza tenuta dal nostro confratello p. Rocco Viviano sul tema “L’elezione di un papa”. Durante il suo intervento, ha illustrato la missione del papa come successore di Pietro e il processo che si svolge dal momento della morte o dimissioni di un papa fino all’elezione del nuovo Pontefice.

Tra i partecipanti, oltre ai membri della Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni, erano presenti rappresentanti di diverse denominazioni cristiane, della comunità ebraica e della fede bahá’í. Gli organizzatori, nel manifestare il loro apprezzamento, hanno scritto:

“Le sue intuizioni sul processo, sulla storia e sul significato spirituale [dell’elezione del papa] sono state illuminanti e profondamente istruttive. Ha saputo trasmettere con chiarezza e rispetto una tradizione complessa e sacra, rendendola accessibile e significativa per chi proviene da diversi background religiosi. Ho apprezzato particolarmente la sua sensibilità verso le credenze di tutti i presenti e la disponibilità nel rispondere alle domande—è stato un vero esempio di dialogo interreligioso… Grazie ancora per aver condiviso la sua conoscenza e per aver contribuito a creare uno spirito di unità e apprendimento.”

On May 22, 2025, the Tokyo Interfaith Council, sponsored by the Church of Jesus Christ of Latter-Day Saints in Japan, welcomed our confrere Fr Rocco Viviano for a lecture on “The Election of a Pope.” His talk explored the Pope’s mission as Peter’s successor and the process from the passing or resignation of a Pope to the election of his successor. Attendees included Latter-Day Saints, Christians of various denominations, Jews, and Baháʼí representatives.

Expressing their appreciation, the organizers wrote:

‘Your insights into the process, history, and spiritual significance [of the pope’s election] were both enlightening and deeply informative. You conveyed a complex and sacred tradition with clarity and respect, making it accessible and meaningful to those of us from different faith backgrounds. I especially appreciated the way you were sensitive to the beliefs of everyone present and welcomed questions—it was a true model of interreligious dialogue…Thank you again for taking the time to share your knowledge and for contributing to a spirit of unity and learning.’