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La formazione iniziale in tempo di abusi

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Formazione e prevenzione

Condividiamo il documento “La formazione iniziale in tempo di abusi”, pubblicato dal Servizio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. È un importante sussidio, curato da Amedeo Cencini e Stefano Lassi, che si propone quale strumento didattico-formativo, rivolto specialmente ai candidati agli ordini sacri e alla vita consacrata e ai loro formatori.

Il testo, senza sostituirsi ai progetti formativi già in atto, vuole fornire materiale di riflessione, piste e indirizzi, specie sul piano psicopedagogico, per la didattica e la formazione in determinate aree, come orientamenti che nascono dall’esperienza e dalla riflessione sollecitata dagli eventi inquietanti della storia attuale ecclesiale, per metterli a disposizione dei formatori dei seminari e delle case di formazione religiose. 

Nell’introduzione al documento leggiamo: "Il tempo che stiamo vivendo nella Chiesa impone una certa coraggiosa revisione delle nostre prassi formative all’ordinazione presbiterale come alla consacrazione religiosa. - spiegano i due autori - In particolare le sfide socio-culturali dell’attuale contesto antropologico e la piaga degli abusi sessuali, di potere e di coscienza all’interno della Chiesa stessa ci chiedono con urgenza di ripensare soprattutto gli ambiti della formazione umana (relazionale in genere, e affettivo-sessuale in particolare) e dell’identità ministeriale, all’interno d’una concezione integrale della formazione". 

L’aspetto più delicato, tra i contenuti del sussidio, riguarda l’impegno di costruire l’identità del futuro prete o religioso, andando oltre quelle forme di clericalismo e di abuso di potere e di autorità che troppo spesso in passato rappresentavano un certo modo di intendere la figura del prete. «Per ottenere questo cambiamento e rinnovare l’identità presbiterale liberandola dallo spazio occupato dalle tentazioni relative all’abuso di coscienza, dall’abuso di potere, dall’abuso affettivo, che talvolta è premessa dell’abuso sessuale, bisogna lavorare sulla maturità della persona. Non solo quella vocazionale, ma anche quella affettiva e sessuale del celibe per il Regno» (Lorenzo Ghizzoni, vescovo di Ravenna). In questo sussidio c’è una ripresentazione di alcune nozioni fondamentali a proposito dell’affettività e della sessualità, ma anche sull’equilibrio spirituale che la persona deve raggiungere per aver padronanza di sé, nel discernimento e nella fedeltà all’impegno assunto, un impegno irrinunciabile per tutti i  candidati alla vita religiosa e-o sacerdotale. Affrontando il tema degli abusi con i giovani in formazione, per esempio, è importantissimo puntare l’obiettivo sui danni che questi comportamenti provocano nelle vittime, con conseguenze spesso indelebili. 

La formazione iniziale in tempo di abusi è il terzo sussidio di un progetto formativo che comprende al momento altri due titoli, Le ferite degli abusi” e “Buone prassi di prevenzione e tutela dei minori in parrocchia(liberamente scaricabili qui) resi disponibili lo scorso settembre 2020 dalla CEI. Questi tre sussidi, pensati per formatori, educatori ed operatori pastorali, sono strumenti di studio e di approfondimento molto importanti soprattutto per tutti coloro che, nei consigli di Circoscrizione, nel campo della formazione e della pastorale missionaria delle nostre Circoscrizioni, si impegnano per educare alla prevenzione di ogni forma di abuso in ambito ecclesiale e per favorire la nascita di nuovi atteggiamenti e di una nuova coscienza.

a cura di Amedeo Cencini e Stefano Lassi
19 Marzo 2021
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