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Armelloni P. Leonardo

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P. Leonardo Armelloni
Ligoriti di Monticelli d’Ongina (PC) il 7 Luglio 1878
Parma, 30 Ottobre 1962

Missionario costruttore in Cina; "burbero ombroso" ma sincero
Di anni 84. Numero di Professione 8 e 365
(Sepolto a Parma).

    Nato da Francesco e Tosca Luigia in Ligoriti di Monticelli d’Ongina (PC) il 7.VII.1878 entrava nell’Istituto Missioni Estere di Parma il 16.VIII.1902, a 24 anni, proveniente dal Seminario di Fidenza. Emessi i Voti Religiosi a Ravenna nelle mani del Fondatore, dallo stesso veniva ordinato Sacerdote l’8.IX.1903.

    Nel gennaio 1906, assieme ai PP. Pellerzi e P. Uccelli, partiva per la Cina accompagnato fino al Porto di Napoli dallo stesso Mons. Conforti. Esercitò il ministero missionario a Hsu-chang, Hiangshien, Lushan, Nanyangfu e Cheng-chow. Tornato in Italia nel 1922 per un breve periodo di riposo, fu destinato per alcuni anni all’animazione missionaria ed alla Propaganda dell’Istituto Saveriano. Nel novembre 1925 ritornava in Cina, destinato alla Chiesa della Madonna delle Grazie di Loyang e quindi Cappellano dell’Ospedale Italiano di Tien-tsin.

    Nel dicembre 1928 rientrava in Italia per partecipare come Delegato al 1° Capitolo Generale della Congregazione Saveriana.
Da pochi anni era stata aperta la Casa di Poggio S. Marcello: egli vi venne nominato Rettore nel settembre 1929, rimanendovi per tre anni, quando, nel novembre 1932 fu incaricato del ruolo di Maestro dei Novizi dei Fratelli Coadiutori a S. Pietro in Vincoli (RA). L’anno successivo era a Vicenza come Direttore Spirituale.
Nel novembre 1936 lascia l’Istituto Saveriano incardinandosi nella Diocesi di Parma e svolgendo il ministero sacerdotale nella Parrocchia di Gaione, ove rimane Parroco per 10 anni.

    In via eccezionale, dopo il IV° Capitolo Generale, viene riammesso in Congregazione ed emette di nuovo i Voti perpetui l’11.XII.1946. Successivamente è nominato Direttore Spirituale a Pedrengo (1946), Desio (1947), Piacenza (1948), Cremona, Grumone, Poggio S. Marcello (1949), Casa Madre (1952), Brescia (1957), per ritornare ancora a Parma nel 1958 come Confessore della Casa Madre.

    Otto giorni prima della celebrazione del 60° anno di Sacerdozio moriva a Parma, il martedì 30.X.1962 alle 2.55, colpito da trombosi cerebrale. Con lui si spense uno dei primi membri della Congregazione Saveriana alla quale era attaccatissimo, intimamente legato a Mons. Conforti con il quale mantenne una nutrita corrispondenza e dal quale ricevette una cinquantina di Lettere.

    Ebbe il torto di lasciarsi sommergere da circostanze, persone e problemi e dal suo "caratteraccio ombroso" (come lo definiva lui stesso con umiltà e sincerità) che lo portarono per 10 anni fuori Congregazione: riconobbe comunque il suo torto ed umilmente domandò di essere riammesso.

    La sua attività come Missionario in Cina si estese all’evangelizzazione diretta alla formazione dei Cristiani, caratterizzandosi nella costruzione di Chiese e di Residenze nel Vicariato Apostolico di Cheng-chow: costruì le Cattedrali di Shiang-shien e di Cheng-chow, varie Residenze dei Padri, l’Episcopio di Cheng-chow, la Casa delle Suore Canossiane e l’edificio della S. Infanzia di Cheng-chow...

    Negli ultimi anni della sua vita egli scrisse molto, producendo più di otto manoscritti di carattere meditativo-spirituale e soprattutto di narrativa missionaria; tutto questo materiale giace ancora allo stato di manoscritto. Chi lo ha scorso, anche se in modo superficiale, ne ha raccolto l’impressione di un carattere vivace, ma talora non privo di pregiudizi o di toni apologetici.

DG
30 Ottobre 1962
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