P. GIUSEPPE GALLI
Veroli (FR), 18 dicembre 1909
Como, 30 luglio 1974
Di Frosinone
Missionario nella preghiera e nella sofferenza
Di anni 65. Numero di Professione 91
Sepolto a Parma
Nato a Veroli (FR) il 18.XII.1909, entrò nell'Istituto Saveriano a 16 anni, dopo aver studiato presso i Benedettini di Montecassino e di S. Paolo fuori le mura a Roma.
Professo il 3.XII.1926, già durante gli anni del Liceo e della Teologia ebbe il compito, che in seguito conserverà, di animare la vita liturgica e di essere Cerimoniere nella Casa Madre di Parma.
Il giorno dopo l'emissione dei Voti Perpetui, il 25.X.1931 ricevette il Sud-diaconato per le mani di Mons. Conforti, quando questi trascorreva l'ultima giornata terrena tra i suoi Figli in Via S. Martino 8. Venne ordinato Sacerdote dal primo Vescovo Missionario Saveriano, Mons. Luigi Calza, il 20.11.1932.
Passò poi alcuni anni come insegnante a Poggio S. Marcello, quindi come Confessore e Direttore Spirituale a Vallo della Lucania ed a Policastro.
Mentre si trovava nella Casa Saveriana di Grumone, nell'autunno del 1939 ebbe la prima delle tante chiamate alle armi che seguirono a momenti alterni per tutti gli anni della seconda guerra mondiale.
Terminato il conflitto fu di nuovo Direttore Spirituale a Grumone, a Parma per ministero e per l'amministrazione delle stampe; infine a Brescia per dieci anni (1957-67) Direttore Spirituale e confessore, stimato e ricercato dai Saveriani e dal Clero locale.
Nel frattempo la sua salute, già precaria per una cronica malattia ai piedi, si andava affievolendo. Fu ricoverato a Parma presso la Casa Madre, per 4 anni: unico diversivo alle sofferenze fu la vicinanza continua dei Confratelli giovani ed anziani che egli sentiva sempre con sè, grazie anche ad un altoparlante che gli portava in camera dalla Cappella Canti, preghiere e l'eco delle funzioni ivi celebrate.
Nel 1971 al giorno della sua andata al Cielo, - la mattina del 30.VII.1974 passò tre anni nella Comunità di Tavernerio vivendo la sofferenza con spiccato senso di vicinanza fisica e spirituale ai Fratelli, e manifestando ancora una volta il suo animo semplice, capace di interessarsi e di entusiasmarsi di tutto.
