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Il Kalashnikov e la satira

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7 gennaio 2015.

La notizia della strage di Parigi ha provocato in tutti e anche in me una totale condanna. Poi, ascoltando i commenti dei vari personaggi del mondo politico che venivano trasmessi uno dopo l'altro, ho avuto il sentore come se l'accaduto venisse interpretato in una sola chiave, vera ma che non è tutto.

Così ho scritto la lettera "il kalašnikov e la satira", che però non ho avuto il coraggio di spedire. Temevo di lasciare l'ombra sulla mia ferma condanna del terrorismo. In contemporanea con la strage di Parigi, a Baqa, Nigeria, Boko Haram ha effettuato la strage di 2000 persone innocenti. I mass media e l'opinione pubblica quasi stanno ignorando tale eccidio.

Questa sproporzione di interesse e di coinvolgimento mi ha convinto a spedire la lettera di due giorni fa agli amici che volessero leggerla. Salvini della Lega Nord ha criticato il papa che ieri ha accolto quattro iman. Molti gruppi musulmani europei dichiarano la loro condanna del terrorismo islamico. Ma nell'intimo del loro animo possono essere proprio così sereni? Possono restare del tutto immuni e illesi davanti agli attacchi satirici di Charlie Hebdo alla loro religione? Basta la condanna del terrorismo islamico per trovare la pace? So che questa lettera è passibile di critiche; ma ugualmente la spedisco, contento se aiuta a una riflessione più realistica.

p. Luciano

 

Nel PDF allegato la sua riflessione

Luciano Mazzocchi sx
16 Gennaio 2015
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