Skip to main content

Un tempo di verifica, di riflessione e di rinnovamento

618/500

Le missionarie di Maria (sorelle saveriane) scrivono al prossimo Capitolo Generale

Carissimi fratelli,

innanzitutto il nostro ricordo nella preghiera in questa fase preparatoria, più prossima alla celebrazione del vostro XVIII Capitolo Generale. Come recitano le vostre e nostre Costituzioni «il Capitolo Generale è il principale segno e strumento della corresponsabilità e partecipazione di tutti» (C 92). Una bella occasione per vivere la sinodalità!

Vi auguriamo che sia un tempo di verifica sulla fedeltà al Vangelo e al carisma missionario, un tempo di ricerca e di rinnovamento per meglio rispondere alle attese della Chiesa e del mondo, in questo periodo segnato dalla pandemia e da tanti conflitti. L’umanità spera il superamento delle grandi ingiustizie e delle divisioni fra i popoli; la fine delle sopraffazioni e delle guerre; la comprensione del senso della storia, delle diversità, della pluralità delle religioni… L’eco di questi clamori illumini la vostra ricerca.

In questi anni ci hanno incoraggiato e dato gioia le vostre scelte di nuove aperture nell’Alto Solimões in Brasile, a Fnideq in Marocco e Mongo in Ciad. Queste nuove presenze ci trasmettono il dinamismo della Chiesa dalle “porte aperte” e “in uscita” di Papa Francesco.

Come sorelle condividiamo alcune scelte che, durante l’ultimo nostro Capitolo Generale, ci sono parse rispondere meglio al nostro carisma. A voi di valutare quello che può essere d’aiuto alle vostre riflessioni.

Da qualche anno abbiamo intrapreso un processo – non ancora concluso – di revisione delle strutture, per un loro alleggerimento. Questo ci ha portato, per esempio, all’unificazione delle due circoscrizioni del Brasile in un’unica Regione. Come voi, abbiamo iniziato un percorso di “ridisegno” e abbiamo considerato le nostre presenze in ordine alla missione ad gentes e alla loro sostenibilità nel tempo. È così che abbiamo lasciato alcuni luoghi spostandoci in altri che, tenuto conto delle nostre forze, ci sembrano rispondere meglio al nostro specifico.

Abbiamo riflettuto sulla missione ad gentes, i suoi cambiamenti e lo stile che desideriamo promuovere. Ci siamo proposte di coltivare una spiritualità dell’incarnazione che ci porti ad assumere maggiormente gioie e sofferenze dei popoli in mezzo ai quali viviamo.

Ci è sembrato importante rimettere al centro le relazioni umane nelle nostre comunità come anche con la gente; crescere nella cura e nella gentilezza reciproca. In tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, l’aggressività aumenta ed emerge lo spirito del “si salvi chi può” (cf. FT 222). «Tuttavia - dice papa Francesco - è ancora possibile scegliere di esercitare la gentilezza. Ci sono persone che lo fanno e diventano stelle in mezzo all’oscurità».

Ci siamo impegnate a curare la formazione di chi ricopre un servizio d’autorità per preparare l’avvenire educandoci a crescere in libertà e comunione. Al fine di favorire un cammino più armonioso tra tutte le circoscrizioni e una formazione delle nuove responsabili il X Capitolo Generale ha deliberato l’allineamento dei mandati. Dopo la celebrazione del Capitolo Regionale e delle Assemblee di Delegazione, le nuove responsabili e alcune consigliere sono state invitate a partecipare a tre settimane di formazione. Tale incontro, appena avvenuto nella nostra Casa Madre di Parma, è stata una bella opportunità per maturare un linguaggio e uno stile comuni. Abbiamo trattato anche temi etici emergenti, come la tutela delle persone fragili e il fine vita.

Per terminare riteniamo importante una spiritualità missionaria incarnata e attualizzata che dia consistenza alle nostre scelte, al nostro andare e fare, ma soprattutto per una testimonianza coerente di vita. Durante l’anno giubilare appena concluso, ha aiutato molto anche noi approfondire insieme la Lettera Testamento di S. Guido M. Conforti. Ci auguriamo di crescere sempre più nella capacità di tradurla in linguaggi e scelte attuali e concreti.

Cosa ci aspettiamo da un Saveriano? Che sia prima di tutto un uomo di Dio, di solida spiritualità, capace di ascolto e di attenzione alle persone, soprattutto dei più piccoli e fragili, in Famiglia e fuori; che abbia a cuore la verità, l’etica, la giustizia, evitando compromessi, privilegi e forme di clericalismo; che sia un testimone fedele dei valori del Regno, “esperto in umanità”, un “fratello universale” su esempio di Charles de Foucauld, modello che ci ha proposto papa Francesco nella Fratelli Tutti.

Cogliamo l’occasione per ringraziare delle realtà di fraternità e collaborazione esistenti tra noi. Ci auguriamo che questi spazi crescano e diventino ordinari, senza dover dipendere unicamente dalla sensibilità di alcuni fratelli e sorelle.

Buon Capitolo! Che lo Spirito santo vi assista nelle vostre scelte. I nostri martiri della regione dei Grandi Laghi intercedano per voi!

Giordana Bertacchini
Nyirankera Marie Dukuze
Elena Conforto
María Guadalupe Pacheco Rodríguez
Silvia Marsili


A time to evaluate, reflect and renew

The Missionaries of Mary (Xaverian sisters) write to the next General Chapter

Dearest brothers,

first of all, we would like to assure you of our prayer for you in this preparatory phase leading to the celebration of your XVIII General Chapter. As stated in both your Constitutions and ours, “The General Chapter is the principal sign and instrument of the co-responsibility and participation of all” (C 92). This is a beautiful occasion for living out synodality!

We wish you that this may be a time for an appraisal of your fidelity to the Gospel and the missionary charism, a time of research and renewal so as to answer in the best manner to the expectations of the Church and the world during a period marked by the pandemic and many conflicts. Humanity yearns for the overcoming of all forms of injustice and divisions among peoples, for the end of oppressions and warfare; it yearns to understand the meaning of history, diversity, religious plurality and so on. May the echo of similar clamours enlighten your discernment.

The decisions you took in recent years to open new presences in Alto Solimões (Brazil), Fnideq (Morocco) and Mongo (Chad) encouraged us and gave us reason for rejoicing. These new presences show us the dynamism of Pope Francis’ Church with “open Doors” and “that goes out.”

As your sisters, we would like to share with you some of the choices that, during our last General Chapter, seemed to us the best answer to the demands of our charism. We leave it to you to decide whether something in our sharing may be of help to your reflection.

Some years ago, we started a process – not yet concluded – of revision and simplification of our structures. This has been leading us, for instance, to the merger of the two Brazilian circumscriptions into one single Region. Like you, we also began a journey of “reconfiguration” and reconsidered our presences to meet the criteria of mission ad gentes and their sustainability over time. This is why we left some places and moved to others which, taking into account our own strengths, seem to meet in the best way the demands of our specific mission.  

We reflected on the mission ad gentes, its changes and the type of style we wish to promote. We resolved to cultivate an incarnation spirituality that may lead us to share more deeply in the joys and sorrows of the peoples among whom we live.

It seemed important for us to place once again human relationships at the centre of our communities and in our encounters with the people; this implies care and kindness towards one another. In times of crisis such as those we are experiencing, aggressiveness grows and the spirit of “every man for himself” (see FT 222) comes up. “Yet even then, – says Pope Francis –  we can choose to cultivate kindness. Those who do so become stars shining in the midst of darkness.”

We took the commitment to take care of the formation of those who carry out the service of authority so as to get ready for the future by educating ourselves to grow in liberty and communion. In order to facilitate a more harmonious journey together of all circumscriptions and the formation of our new leaders, the X General Chapter resolved to align all superiors’ tenures. After the celebration of the Regional Chapter and the Delegation Assemblies, the newly appointed superiors and some councillors were invited to take part in a three-week formation programme. That meeting, which has just taken place in our Mother House in Parma, has been a beautiful opportunity for developing common language and style. We have also dealt with some emerging ethical issues, such as the protection of fragile persons and the end-of-life care.

To conclude, we consider important to embrace a missionary spirituality that is incarnated and actualised, for such spirituality can add consistency to our choices, our going out and our activities, and above all to a coherent life witness. During the recent jubilee year, the in-depth reading of St Guido M. Conforti’s Testament Letter has been of great help to us too. We hope to keep growing together in the capacity to translate it into narratives and choices that are timely and concrete.

What do we expect of a Xaverian? First of all, we expect him to be a man of God, of solid spirituality, capable of listening to and paying attention to people, especially the little and the weak, in the Family and outside; we expect him to cherish truth, ethics, justice, and avoid compromises, privileges and all forms of clericalism; we expect him to be a faithful witness of the values of the Reign, an “expert in humanity”, a “universal brother” that follows the example of Charles de Foucault, the model Pope Francis proposed to us in Fratelli Tutti.   

We take this opportunity to thank for all the acts of fraternity and collaboration that join us. It is our hope that similar manifestations may grow and become ordinary, without only relying on the proclivities of some brothers and sisters.

We wish you good Chapter! May the Holy Spirit assist you in your choices. May our martyrs of the Great Lakes region intercede for you!

Giordana Bertacchini
Nyirankera Marie Dukuze
Elena Conforto
María Guadalupe Pacheco Rodríguez
Silvia Marsili


Un tiempo de evaluación, reflexión y renovación

Las Misioneras de María, (hermanas xaverianas) escriben al próximo Capítulo General

Muy queridos hermanos,

ante todo, nuestro recuerdo en la oración en esta fase preparatoria, más próxima a la celebración de vuestro XVIII Capítulo General. Como dicen vuestras y nuestras Constituciones, «el Capítulo General es el principal signo e instrumento de la corresponsabilidad y participación de todos» (C 92). ¡Una hermosa ocasión para vivir la sinodalidad!

Os deseamos que sea un tiempo de verificación sobre la fidelidad al Evangelio y al carisma misionero, un tiempo de búsqueda y de renovación para responder mejor a las expectativas de la Iglesia y del mundo, en este período marcado por la pandemia y por tantos conflictos. La humanidad espera la superación de las grandes injusticias y divisiones entre los pueblos; el fin de las injusticias y de las guerras; la comprensión del sentido de la historia, de la diversidad, de la pluralidad de las religiones... Que el eco de estos clamores ilumine vuestra búsqueda.

En los últimos años, nos han animado y alegrado sus opciones de nuevas aperturas en Alto Solimões en Brasil, Fnideq en Marruecos y Mongo en Chad. Estas nuevas presencias nos transmiten el dinamismo de la Iglesia de “puertas abiertas” y “en salida” del Papa Francisco.

Como hermanas, compartimos algunas opciones que, durante nuestro último Capítulo General, nos parecieron que respondían mejor a nuestro carisma. Dejamos a vosotros el valorar lo que pueda ser de ayuda a sus reflexiones.

Desde hace algunos años hemos emprendido un proceso -aún no concluido- de revisión de nuestras estructuras, con el fin de aligerarlas. Esto nos ha llevado, por ejemplo, a la unificación de las dos Circunscripciones de Brasil en una sola Región. Al igual que vosotros, hemos iniciado un proceso de “rediseño” y hemos consideramos nuestras presencias en términos de la misión ad gentes y según su sostenibilidad en el tiempo. Así es como dejamos algunos lugares, trasladándonos a otros que, de acuerdo a nuestras fuerzas, nos parece que responden mejor a nuestra especificidad.

Hemos reflexionado sobre la misión ad gentes, sus cambios y el estilo que queremos promover. Nos hemos propuesto cultivar una espiritualidad de encarnación que nos lleve a asumir mayormente las alegrías y los sufrimientos de los pueblos en medio de los cuales vivimos.

Nos ha parecido importante volver a poner las relaciones humanas al centro de nuestras comunidades, así como con la gente; crecer en la atención y en la amabilidad reciproca. En tiempos de crisis como los que estamos viviendo, aumenta la agresividad y surge el espíritu de “sálvese quien pueda” (cfr. FT 222). “Sin embargo -dice el Papa Francisco-, todavía es posible elegir el ejercicio de la gentileza. Hay personas que lo hacen y se convierten en estrellas en medio de la oscuridad”.

Nos hemos comprometido a cuidar la formación de quien cumple un servicio de autoridad para preparar el futuro, educándonos para crecer en libertad y comunión. Para favorecer un camino más armonioso entre todas las Circunscripciones y la formación de las nuevas responsables, el X Capítulo General resolvió alinear los mandatos. Después de la celebración del Capítulo Regional y de las Asambleas de Delegación, las nuevas responsables y algunas consejeras han sido invitadas a participar en tres semanas de formación. Este encuentro, que acaba de celebrarse en nuestra Casa Madre de Parma, ha sido una buena oportunidad para madurar un lenguaje y un estilo comunes. También hemos abordado cuestiones éticas emergentes, como la protección de las personas frágiles y el final de la vida.

Para concluir, creemos que es importante tener una espiritualidad misionera encarnada y actualizada que dé coherencia a nuestras opciones, a nuestro ir y hacer, pero sobre todo para un testimonio de vida coherente. Durante el año jubilar que acaba de terminar, nos ha ayudado mucho también a nosotras el profundizar juntas la Carta Testamento de San Guido M. Conforti. Esperamos crecer cada vez más en nuestra capacidad de traducirla en lenguaje y opciones actuales y concretas.

¿Qué esperamos de un Javeriano? Que sea ante todo un hombre de Dios, con una sólida espiritualidad, capaz de escuchar y atender a las personas, especialmente a las más pequeñas y frágiles, en la Familia y fuera de ella; que valore con todo su corazón la verdad, la ética, la justicia, evitando compromisos, privilegios y formas de clericalismo; que sea un testigo fiel de los valores del Reino, “experto en humanidad”, un “hermano universal” a ejemplo de Charles de Foucauld, modelo que nos ha propuesto el Papa Francisco en la Fratelli Tutti.

Aprovechamos la ocasión para agradecer las realidades de fraternidad y colaboración que existen entre nosotros. Esperamos que estos espacios crezcan y lleguen a ser ordinarios, sin tener que depender únicamente de la sensibilidad de algunos hermanos y hermanas.

¡Feliz Capítulo! Que el Espíritu Santo os ayude en vuestras opciones. ¡Que nuestros mártires de la región de los Grandes Lagos intercedan por vosotros!

Giordana Bertacchini
Nyirankera Marie Dukuze
Elena Conforto
María Guadalupe Pacheco Rodríguez
Silvia Marsili


Un temps de vérification, réflexion et de renouvellement

Les Missionnaires de Marie (Sœurs Xavériennes) écrivent au prochain Chapitre Général

Très chers frères,

Nous vous exprimons tout d’abord notre proximité dans la prière en cette phase préparatoire, plus proche de la célébration de votre XVIIIème Chapitre général. Comme stipulent vos Constitutions et les notres « le Chapitre général est le principal signe et instrument de la coresponsabilité et de la participation de tous » (C 92). Une belle occasion pour vivre la synodalité !

Nous souhaitons que ce soit pour vous un temps d’évaluation de la fidélité à l’Evangile et au charisme missionnaire, un temps de recherche et de renouveau pour mieux répondre aux attentes de l’Eglise et du monde, en cette période marquée par la pandémie et par tant de conflits. L’humanité espère le dépassement des grandes injustices et des divisions entre les peuples ; la fin des abus et des guerres ; la compréhension du sens de l’histoire, des diversités, de la pluralité des religions... Que l’écho de ces clameurs éclaire votre recherche.

Au cours de ces années, vos choix de nouvelles ouvertures dans le Haut Solimões au Brésil, à Fnideq au Maroc et à Mongo au Tchad nous ont encouragés et donné de la joie. Ces nouvelles présences nous transmettent le dynamisme de l’Eglise aux "portes ouvertes" et "en sortie" du Pape François.

En tant que sœurs, nous partageons certains choix qui, au cours de notre dernier Chapitre général, nous ont semblé mieux répondre à notre charisme. A vous d’évaluer ce qui peut être utiles à vos réflexions.

Depuis quelques années, nous avons entrepris un processus - pas encore achevé - de révision des structures, pour leur allégement. Cela nous a conduit, par exemple, à l’unification des deux circonscriptions du Brésil en une seule Région. Comme vous, nous avons commencé un parcours de "repositionnement" et nous avons considéré nos présences concernant la mission ad gentes et leur durabilité dans le temps. C’est ainsi que nous avons quitté certains endroits en nous déplaçant dans d’autres qui, compte tenu de nos forces, nous semblent mieux répondre à notre spécificité.

Nous avons réfléchi sur la mission ad gentes, ses changements et le style que nous voulons promouvoir. Nous nous sommes proposées de cultiver une spiritualité de l’incarnation qui nous conduit à assumer davantage les joies et les souffrances des peuples au milieu desquels nous vivons.

Il nous a semblé important de replacer les relations humaines au centre dans nos communautés tout comme avec les personnes autour de nous ; grandir sur le plan de l’attention et de la gentillesse réciproque. En des temps de crise comme ceux que nous vivons, l’agressivité augmente et l’esprit du "sauve qui peut" émerge (cf. FT 222). « Cependant - dit le pape François - il est encore possible de choisir d’exercer la gentillesse. Il y a des gens qui le font et deviennent des étoiles au milieu de l’obscurité ».

Nous nous sommes engagées à assurer la formation de ceux qui exercent un service d’autorité pour préparer l’avenir en nous éduquant à grandir dans la liberté et dans la communion. Afin de favoriser un chemin plus harmonieux entre toutes les circonscriptions et une formation des nouvelles responsables, le Xème Chapitre Général a délibéré l’organisation des mandats. Après la célébration du Chapitre Régional et des Assemblées de Délégation, les nouvelles responsables et quelques conseillères ont été invitées à participer à trois semaines de formation. Cette rencontre, qui vient de se produire dans notre Maison Mère de Parme, a été une belle opportunité pour mûrir un langage et un style communs. Nous avons également abordé des questions éthiques émergentes, telles que la protection des personnes fragiles et la fin de vie.

Pour terminer, nous considérons comme importante une spiritualité missionnaire incarnée et actualisée qui donne de la consistance à nos choix, à notre aller et à notre faire, mais surtout pour un témoignage cohérent de vie. Au cours de l’année jubilaire qui vient de s’achever, cela nous a beaucoup aidées nous aussi à approfondir ensemble la Lettre Testament de S. Guido M. Conforti. Nous espérons grandir toujours plus dans la capacité de la traduire en langages et choix actuels et concrets.

Qu’attendons-nous d’un Xavérien ? Qu’il soit avant tout un homme de Dieu, de spiritualité solide, capable d’écoute et d’attention aux personnes, surtout des plus petits et fragiles, dans la Famille et au-delà ; qu’il ait à cœur la vérité, l’éthique, la justice, en évitant les compromis, les privilèges et les formes de cléricalisme ; qu’il soit un témoin fidèle des valeurs du Royaume, "expert en humanité", un "frère universel" à l’exemple de Charles de Foucauld, modèle que nous a proposé le pape François dans Fratelli Tutti.

Nous saisissons l’occasion pour remercier pour toutes les réalités de fraternité et de collaboration qui existent entre nous. Nous souhaitons que ces espaces grandissent et deviennent ordinaires, sans devoir dépendre uniquement de la sensibilité de certains frères et sœurs.

Bon Chapitre ! Que l’Esprit Saint vous assiste dans vos choix. Que nos martyrs de la région des Grands Lacs intercèdent pour vous !

Giordana Bertacchini
Nyirankera Marie Dukuze
Elena Conforto
María Guadalupe Pacheco Rodríguez
Silvia Marsili


Um tempo de verificação, reflexão e renovação

As Missionárias de Maria (Irmãs Xaverianas) escrevem ao próximo Capítulo Geral

Queridos irmãos,

em primeiro lugar a nossa recordação na oração nesta fase preparatória, mais próxima da celebração do vosso XVIII Capítulo Geral. Como dizem as vossas e também as nossas Constituições, «o Capítulo Geral é o principal sinal e instrumento da corresponsabilidade e da participação de todos» (C 92). Uma bela oportunidade para experimentar a sinodalidade!

Desejamos-lhes um tempo de verificação da fidelidade ao Evangelho e ao carisma missionário, um tempo de pesquisa e renovação para melhor responder às expectativas da Igreja e do mundo, neste período marcado pela pandemia e tantos conflitos. A humanidade espera superar as grandes injustiças e divisões entre os povos; o fim da opressão e das guerras; compreender o sentido da história, das diversidades, da pluralidade das religiões... Que o eco desses clamores ilumine sua pesquisa.

Nos últimos anos, suas escolhas de novas aberturas no Alto Solimões no Brasil, em Fnideq no Marrocos e Mongo no Chade nos animaram e nos deram alegria. Estas novas presenças nos transmitem o dinamismo da Igreja das “portas abertas” e “em saída” do Papa Francisco.

Como irmãs, compartilhamos algumas escolhas que, durante nosso último Capítulo Geral, nos pareceram responder melhor ao nosso carisma. Cabe a você avaliar o que pode ajudar suas reflexões.

Há alguns anos empreendemos um processo - ainda não concluído - de revisão das estruturas, para seu aligeiramento. Isso nos levou, por exemplo, à unificação das duas circunscrições do Brasil em uma única Região. Como vocês, iniciamos um processo de “redesenho” e consideramos nossa presença em relação à missão ad gentes e sua sustentabilidade ao longo do tempo. Foi assim que saímos de alguns lugares para outros que, tendo em conta as nossas forças, nos parecem responder melhor à nossa especificidade.

Refletimos sobre a missão ad gentes, suas mudanças e o estilo que queremos promover. Propusemo-nos cultivar uma espiritualidade da encarnação que nos leve a assumir mais as alegrias e os sofrimentos dos povos entre os quais vivemos.

Pareceu importante para nós colocar as relações humanas ao centro de nossas comunidades, bem como com as pessoas; crescer em cuidado mútuo e bondade. Em tempos de crise como os que vivemos, a agressividade aumenta e surge o espírito de “salve-se quem puder” (cf. FT 222). «Contudo - diz o Papa Francisco - ainda é possível optar pelo cultivo da amabilidade; há pessoas que o conseguem, tornando-se estrelas no meio da escuridão».

Nos empenhamos em cuidar da formação das irmãs que exercem um serviço de autoridade para preparar o futuro, educando-nos para crescer em liberdade e comunhão. Para favorecer um caminho mais harmonioso entre todas as circunscrições e a formação de novas lideranças, o X Capítulo Geral aprovou o alinhamento dos mandatos. Após a celebração do Capítulo Regional e das Assembleias de Delegação, as novas responsáveis e algumas conselheiras foram convidadas a participar de três semanas de formação. Este encontro, que acabou de acontecer em nossa Casa Madre em Parma, foi uma grande oportunidade para desenvolver uma linguagem e um estilo comuns. Também tratamos de questões éticas emergentes, como a proteção de pessoas frágeis e o fim da vida.

Para concluir, consideramos importante uma espiritualidade missionária encarnada e atualizada, que dê consistência às nossas escolhas, ao nosso ir e ao fazer, mas sobretudo para um testemunho coerente de vida. Durante o ano jubilar que acaba de terminar, também nos ajudou muito estudar juntas a Carta Testamento de São Guido M. Conforti. Esperamos crescer cada vez mais na capacidade de traduzi-lo em linguagens e escolhas atuais e concretas.

O que esperamos de um Xaveriano? Que ele seja antes de tudo um homem de Deus, de sólida espiritualidade, capaz de ouvir e prestar atenção às pessoas, especialmente às pequenas e mais frágeis, na Família e fora dela; alguém que se preocupa com a verdade, a ética, a justiça, evitando soluções ambíguas, privilégios e formas de clericalismo; que seja uma testemunha fiel dos valores do Reino, um "perito em humanidade", um "irmão universal" seguindo o exemplo de Charles de Foucauld, modelo que o Papa Francisco nos propôs em Fratelli Tutti.

Aproveitamos para agradecer das realidades de fraternidade e colaboração que existem entre nós. Esperamos que esses espaços cresçam e se tornem comuns, sem depender apenas da sensibilidade de alguns irmãos e irmãs.

Bom Capítulo! Que o Espírito Santo os ajude em suas escolhas. Nossos mártires da região dos Grandes Lagos intercedem por vocês!

Giordana Bertacchini
Nyirankera Marie Dukuze
Elena Conforto
María Guadalupe Pacheco Rodríguez
Silvia Marsili

Missionarie di Maria
09 Dicembre 2022
618 visualizzazioni
Disponibile in
Tag

Link &
Download

Area riservata alla Famiglia Saveriana.
Accedi qui con il tuo nome utente e password per visualizzare e scaricare i file riservati.