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Prevenzione degli Abusi sui Minori nella Chiesa Cattolica: Un Impegno Necessario

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Don Matteo Visioli, ex Sottosegretario per la Dottrina della Fede, alla COSUMA 2024

Parma, 21 Giugno 2024 - In un’epoca in cui la trasparenza e la protezione dei minori sono diventate priorità cruciali, la Chiesa Cattolica si trova a confrontarsi con il doloroso tema degli abusi sui minori al suo interno. 

In uno degli interventi alla COSUMA 2024, i superiori delle varie circoscrizioni saveriane hanno dialogato insieme a Don Matteo Visioli, ex Sottosegretario per la Dottrina della Fede, sulle misure da adottare per prevenire tali abusi, sottolineando l’importanza di una cultura della tutela e della prevenzione.

Le Parole di Don Matteo Visioli

Don Visioli, ha aperto la conferenza affrontando il tema degli abusi dalla prospettiva delle vittime. “La tutela dei minori è sempre stata al centro del lavoro ecclesiale,” ha dichiarato, aggiungendo però che il problema degli abusi è un male profondo e diffuso a livello globale. 

Visioli ha ricordato che, sebbene negli anni ’90 il fenomeno sembrasse limitato al mondo anglosassone, dal 2000 in poi è diventato chiaro che nessuna regione del mondo è immune.

Un Male Senza Nome

Definito da Papa Francesco come una “manifestazione del male sfacciata e distruttiva,” il problema degli abusi sui minori nella Chiesa è descritto con parole che spesso non riescono a cogliere l’intera gravità della situazione. 

“Il problema degli abusi è antico, ma la nostra coscienza di questo fenomeno è molto recente,” ha detto Visioli, evidenziando come anche la scienza fatichi a dare un nome adeguato a descrivere questo male.

La Complessità della Questione

L’intervento di Visioli ha messo in luce le difficoltà nel delineare confini chiari riguardo alle vittime e agli abusatori. 

I minori di 18 anni sono considerati vittime indipendentemente dal consenso, e gli adulti vulnerabili, che possono essere equiparati ai minori, rappresentano un’altra categoria a rischio. 

È stato sottolineato che gli abusi raramente avvengono con violenza, ma attraverso rapporti asimmetrici di confidenza che possono trasformarsi in dinamiche non virtuose.

C’è infine il problema delle false accuse e di come distinguerle da quelle invece reali.

Misure di Prevenzione

Visioli ha presentato una serie di raccomandazioni per prevenire gli abusi. Tra queste:

  • Evitare rapporti esclusivi con minori.
  • Non restare mai da soli con un minore in un luogo chiuso a chiave.
  • Non chiedere mai a un minore di mantenere un segreto.
  • Non far accedere i minori a luoghi privati come la camera da letto.
  • Non intrattenere relazioni virtuali in orari insoliti o su temi delicati.

Queste misure mirano a evitare situazioni ambigue e a proteggere sia i minori che i membri del clero.

Implicazioni Giuridiche e Canoniche

Dal punto di vista giuridico e canonico dal 2021, sono definiti soggetti imputabili di abusi: chierici, religiosi e alcuni laici che svolgono specifici uffici nella Chiesa. 

Questi soggetti possono essere sottoposti a procedure penali e sanzionati. 

La Chiesa, infatti, considera l’abuso non solo un peccato ma anche un delitto, con pene proporzionate alla gravità dell’atto compiuto.

Una Cultura della Prevenzione

Visioli ha ribadito l’importanza di creare una cultura della prevenzione e della tutela dei minori. In Italia, ha detto, siamo ancora indietro su questo tema, ma è fondamentale che ogni diocesi istituisca un ufficio che accompagni le vittime. 

Inoltre, è stato sottolineato come la politica di “tolleranza zero” di Papa Francesco non ammetta compromessi: “Quando c’è un delitto, c’è un delitto. La priorità va data alla vittima,” ha sostenuto p. Fernando Garcia Rodriguez, Superiore Generale dei Missionari Saveriani, durante la conferenza.

Sfide Culturali e Globali

Le differenze culturali rappresentano un ulteriore sfida nella prevenzione degli abusi. In alcuni paesi, comportamenti considerati normali potrebbero facilitare o addirittura tendere a giustificare situazioni di abuso. 

La formazione dei religiosi deve quindi tener conto di queste variabili, promuovendo standard uniformi di comportamento che rispettino la dignità e la sicurezza dei minori.

Quest’incontro alla COSUMA 2024 rappresenta un passo importante verso la creazione di un ambiente sicuro per i minori all’interno della Chiesa Cattolica ed in particolare nelle comunità Saveriane.

Mentre la strada da percorrere è ancora lunga e complessa, lo spazio dato per dialogare su questo tema riflette una volontà collettiva di affrontare e risolvere questo drammatico problema. 

Come ha detto Don Visioli, “Non possiamo tacere. È nostro dovere proteggere i più vulnerabili con tutti i mezzi a nostra disposizione. Ognuno è chiamato a fare la propria parte”.

Prevention of Child Abuse in the Catholic Church: A Necessary Commitment

Don Matteo Visioli, Former Undersecretary for the Doctrine of the Faith at COSUMA 2024

Parma, June 21, 2024 - In an era where transparency and child protection have become crucial priorities, the Catholic Church is confronting the painful issue of child abuse within its ranks. 

In one of the interventions at COSUMA 2024, the superiors of various Xaverian circumscriptions discussed with Don Matteo Visioli, former Undersecretary for the Doctrine of the Faith, the measures to adopt to prevent such abuses, emphasizing the importance of a culture of protection and prevention.

Words of Don Matteo Visioli

Don Visioli opened the conference by addressing the issue of abuse from the victims’ perspective. “Child protection has always been at the heart of ecclesiastical work,” he said, adding that the problem of abuse is a profound and widespread evil globally.

Visioli recalled that although in the 1990s the phenomenon seemed limited to the Anglo-Saxon world, from 2000 onwards, it became clear that no region of the world is immune.

An Unnamed Evil

Defined by Pope Francis as a “blatant and destructive manifestation of evil,” the problem of child abuse in the Church is described with words that often fail to capture the full gravity of the situation. 

“The problem of abuse is ancient, but our awareness of this phenomenon is very recent,” Visioli said, highlighting how even science struggles to find an adequate name to describe this evil.

The Complexity of the Issue

Visioli’s speech highlighted the difficulties in clearly delineating the boundaries concerning victims and abusers. 

Minors under 18 are considered victims regardless of consent, and vulnerable adults, who can be equated to minors, represent another at-risk category. 

It was emphasized that abuses rarely occur with violence but through asymmetrical relationships of trust that can turn into non-virtuous dynamics.

There is also the issue of false accusations and how to distinguish them from real ones.

Prevention Measures

Visioli presented a series of recommendations to prevent abuses, including:

  • Avoid exclusive relationships with minors.
  • Never be alone with a minor in a locked room.
  • Never ask a minor to keep a secret.
  • Do not allow minors access to private places like the bedroom.
  • Do not engage in virtual relationships at unusual times or on sensitive topics.

These measures aim to avoid ambiguous situations and protect both minors and clergy members.

Legal and Canonical Implications

From a legal and canonical perspective, since 2021, those liable for abuse include clerics, religious individuals, and some laypersons holding specific offices in the Church. 

These individuals can be subjected to criminal procedures and sanctioned. The Church considers abuse not only a sin but also a crime with penalties proportionate to the gravity of the act committed.

A Culture of Prevention

Visioli reiterated the importance of creating a culture of prevention and child protection. In Italy, he said, we are still lagging on this issue, but it is crucial that each diocese establishes an office to accompany victims. 

Furthermore, it was emphasized how Pope Francis’s “zero tolerance” policy allows no compromises: “When there is a crime, there is a crime. The priority must be given to the victim,” said Fr. Fernando Garcia Rodriguez, Superior General of the Xaverian Missionaries, during the conference.

Cultural and Global Challenges

Cultural differences pose an additional challenge in preventing abuse. In some countries, behaviors considered normal might facilitate or even tend to justify situations of abuse. The formation of religious individuals must therefore take these variables into account, promoting uniform standards of behavior that respect the dignity and safety of minors.

This meeting at COSUMA 2024 represents an important step towards creating a safe environment for minors within the Catholic Church, particularly in Xaverian communities.

While the road ahead is still long and complex, the space given to dialogue on this issue reflects a collective will to address and resolve this dramatic problem. 

As Don Visioli said, “We cannot remain silent. It is our duty to protect the most vulnerable with all the means at our disposal. Everyone is called to do their part.”


Prevención de los Abusos a Menores en la Iglesia Católica: Un Compromiso Necesario

Don Matteo Visioli, ex Subsecretario para la Doctrina de la Fe, en la COSUMA 2024

Parma, 21 de junio de 2024 - En una época en la que la transparencia y la protección de los menores se han convertido en prioridades cruciales, la Iglesia Católica se enfrenta al doloroso tema de los abusos a menores en su interior.

En una de las intervenciones en la COSUMA 2024, los superiores de las diversas circunscripciones xaverianas dialogaron junto a Don Matteo Visioli, ex Subsecretario para la Doctrina de la Fe, sobre las medidas a adoptar para prevenir tales abusos, subrayando la importancia de una cultura de protección y prevención.

Las Palabras de Don Matteo Visioli

Don Visioli abrió la conferencia abordando el tema de los abusos desde la perspectiva de las víctimas. “La protección de los menores siempre ha estado en el centro del trabajo eclesial,” declaró, añadiendo que el problema de los abusos es un mal profundo y difundido a nivel global.

Visioli recordó que, aunque en los años 90 el fenómeno parecía limitado al mundo anglosajón, desde el año 2000 en adelante se ha vuelto claro que ninguna región del mundo es inmune.

Un Mal Sin Nombre

Definido por el Papa Francisco como una “manifestación del mal descarada y destructiva,” el problema de los abusos a menores en la Iglesia se describe con palabras que a menudo no logran captar la gravedad de la situación.

“El problema de los abusos es antiguo, pero nuestra conciencia de este fenómeno es muy reciente,” dijo Visioli, destacando cómo incluso la ciencia lucha por encontrar un nombre adecuado para describir este mal.

La Complejidad de la Cuestión

La intervención de Visioli destacó las dificultades para delinear límites claros respecto a las víctimas y los abusadores.

Los menores de 18 años son considerados víctimas independientemente del consentimiento, y los adultos vulnerables, que pueden ser equiparados a los menores, representan otra categoría en riesgo.

Se subrayó que los abusos raramente ocurren con violencia, sino a través de relaciones asimétricas de confianza que pueden transformarse en dinámicas no virtuosas.

Finalmente, está el problema de las acusaciones falsas y cómo distinguirlas de las verdaderas.

Medidas de Prevención

Visioli presentó una serie de recomendaciones para prevenir los abusos. Entre estas:

  • Evitar relaciones exclusivas con menores.
  • Nunca quedarse solo con un menor en un lugar cerrado con llave.
  • Nunca pedir a un menor que mantenga un secreto.
  • No permitir que los menores accedan a lugares privados como el dormitorio.
  • No mantener relaciones virtuales en horarios inusuales o sobre temas delicados.

Estas medidas buscan evitar situaciones ambiguas y proteger tanto a los menores como a los miembros del clero.

Implicaciones Jurídicas y Canónicas

Desde el punto de vista jurídico y canónico, desde 2021, se definen como sujetos imputables de abusos a clérigos, religiosos y algunos laicos que desempeñan funciones específicas en la Iglesia.

Estos sujetos pueden ser sometidos a procedimientos penales y sancionados.

La Iglesia, de hecho, considera el abuso no solo un pecado sino también un delito, con penas proporcionales a la gravedad del acto cometido.

Una Cultura de Prevención

Visioli reiteró la importancia de crear una cultura de prevención y protección de los menores. En Italia, dijo, aún estamos rezagados en este tema, pero es fundamental que cada diócesis establezca una oficina que acompañe a las víctimas.

Además, se subrayó cómo la política de “tolerancia cero” del Papa Francisco no admite compromisos: “Cuando hay un delito, hay un delito. La prioridad se le da a la víctima,” sostuvo p. Fernando Garcia Rodriguez, Superior General de los Misioneros Xaverianos, durante la conferencia. 

Desafíos Culturales y Globales

Las diferencias culturales representan un desafío adicional en la prevención de los abusos. En algunos países, comportamientos considerados normales podrían facilitar o incluso tender a justificar situaciones de abuso. 

La formación de los religiosos debe, por tanto, tener en cuenta estas variables, promoviendo estándares uniformes de comportamiento que respeten la dignidad y la seguridad de los menores.

Este encuentro en la COSUMA 2024 representa un paso importante hacia la creación de un entorno seguro para los menores dentro de la Iglesia Católica y en particular en las comunidades Xaverianas.

Aunque el camino por recorrer es aún largo y complejo, el espacio dado para dialogar sobre este tema refleja una voluntad colectiva de enfrentar y resolver este dramático problema.

Como dijo Don Visioli, “No podemos callar. Es nuestro deber proteger a los más vulnerables con todos los medios a nuestra disposición. Cada uno está llamado a hacer su parte”.


Prévention des Abus sur les Mineurs dans l’Église Catholique : Un Engagement Nécessaire

Don Matteo Visioli, ancien Sous-Secrétaire pour la Doctrine de la Foi, à la COSUMA 2024

Parme, le 21 juin 2024 - À une époque où la transparence et la protection des mineurs sont devenues des priorités cruciales, l’Église catholique se confronte au douloureux sujet des abus sur les mineurs en son sein.

Lors d’une des interventions à la COSUMA 2024, les supérieurs des diverses circonscriptions xaviériennes ont dialogué avec Don Matteo Visioli, ancien Sous-Secrétaire pour la Doctrine de la Foi, sur les mesures à adopter pour prévenir ces abus, en soulignant l’importance d’une culture de protection et de prévention.

Les Paroles de Don Matteo Visioli

Don Visioli a ouvert la conférence en abordant le sujet des abus du point de vue des victimes. « La protection des mineurs a toujours été au cœur du travail ecclésial, » a-t-il déclaré, ajoutant cependant que le problème des abus est un mal profond et répandu à l’échelle mondiale.

Visioli a rappelé que, bien que dans les années 90, le phénomène semblait limité au monde anglo-saxon, depuis 2000, il est devenu clair qu’aucune région du monde n’est à l’abri.

Un Mal Sans Nom

Défini par le Pape François comme une « manifestation du mal effrontée et destructrice, » le problème des abus sur les mineurs dans l’Église est décrit avec des mots qui souvent ne parviennent pas à saisir toute la gravité de la situation.

« Le problème des abus est ancien, mais notre conscience de ce phénomène est très récente, » a dit Visioli, soulignant comment même la science peine à trouver un terme adéquat pour décrire ce mal.

La Complexité de la Question

L’intervention de Visioli a mis en lumière les difficultés à définir des limites claires concernant les victimes et les abuseurs.

Les mineurs de moins de 18 ans sont considérés comme des victimes indépendamment de leur consentement, et les adultes vulnérables, qui peuvent être assimilés aux mineurs, représentent une autre catégorie à risque.

Il a été souligné que les abus se produisent rarement avec violence, mais par le biais de relations asymétriques de confiance qui peuvent se transformer en dynamiques non vertueuses.

Enfin, il y a le problème des fausses accusations et de comment les distinguer des véritables.

Mesures de Prévention

Visioli a présenté une série de recommandations pour prévenir les abus. Parmi celles-ci :

  • Éviter les relations exclusives avec les mineurs.
  • Ne jamais rester seul avec un mineur dans un lieu fermé à clé.
  • Ne jamais demander à un mineur de garder un secret.
  • Ne pas permettre aux mineurs d’accéder à des lieux privés comme la chambre à coucher.
  • Ne pas entretenir de relations virtuelles à des heures inhabituelles ou sur des sujets délicats.

Ces mesures visent à éviter des situations ambiguës et à protéger à la fois les mineurs et les membres du clergé.

Implications Juridiques et Canoniques

D’un point de vue juridique et canonique, depuis 2021, sont définis comme sujets imputables d’abus : les clercs, les religieux et certains laïcs qui exercent des fonctions spécifiques dans l’Église.

Ces sujets peuvent être soumis à des procédures pénales et sanctionnés.

L’Église, en effet, considère l’abus non seulement comme un péché mais aussi comme un délit, avec des peines proportionnelles à la gravité de l’acte commis.

Une Culture de Prévention

Visioli a réitéré l’importance de créer une culture de prévention et de protection des mineurs. En Italie, a-t-il dit, nous sommes encore en retard sur ce sujet, mais il est fondamental que chaque diocèse établisse un bureau qui accompagne les victimes.

De plus, il a été souligné que la politique de « tolérance zéro » du Pape François n’admet pas de compromis : « Lorsqu’il y a un délit, il y a un délit. La priorité va à la victime, » a soutenu p. Fernando Garcia Rodriguez, Supérieur Général des Missionnaires Xaviériens, lors de la conférence.

Défis Culturels et Mondiaux

Les différences culturelles représentent un défi supplémentaire dans la prévention des abus. Dans certains pays, des comportements considérés comme normaux pourraient faciliter voire même tendre à justifier des situations d’abus.

La formation des religieux doit donc tenir compte de ces variables, en promouvant des normes de comportement uniformes qui respectent la dignité et la sécurité des mineurs.

Cette rencontre à la COSUMA 2024 représente un pas important vers la création d’un environnement sûr pour les mineurs au sein de l’Église catholique et en particulier dans les communautés Xaviériennes.

Bien que le chemin à parcourir soit encore long et complexe, l’espace accordé pour dialoguer sur ce sujet reflète une volonté collective de faire face et de résoudre ce problème dramatique.

Comme l’a dit Don Visioli, « Nous ne pouvons pas nous taire. C’est notre devoir de protéger les plus vulnérables par tous les moyens à notre disposition. Chacun est appelé à faire sa part. »

Pietro Rossini
21 Giugno 2024
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