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Convegno Continentale dei Formatori in Africa

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Messaggio finale

Cari confratelli,

Vi mandiamo un saluto caloroso e fraterno mentre si conclude questo tempo favorevole che lo Spirito Santo ha realizzato attraverso il servizio dalla nostra Direzione Generale, rappresentata dai padri Fernando e Fabien (ed Eugenio, online).

Gli incontri di questi giorni sono stati fortemente segnati dalla gioia e dalla convivialità, dalla cordialità e dalla speranza, frutti indubbiamente della presenza dello Spirito di Gesù tra noi. Rivolgiamo una parola di gratitudine alla circoscrizione del Burundi per l’accoglienza.

A questo incontro panafricano hanno partecipato 21 membri di cui 3 in videoconferenza: Renovat Bikorimana, Eugenio Pulcini e Hermann Kentsa, rispettivamente dall’Italia e da Parigi. Se è stato ricco di scambi, ci ha offerto l’opportunità di affrontare molte sfide, e in particolare di vivere l’esercizio della sinodalità nella comune assunzione di responsabilità per la realtà della formazione nelle circoscrizioni saveriane dell’Africa.

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Verso un cammino comune per una migliore formazione saveriana in Africa

La riflessione e gli scambi si sono concentrati sulle tematiche, sui programmi e sulle metodologie attuate nelle diverse fasi della formazione nelle nostre circoscrizioni, in vista di un cammino comune, e anche su questioni pratiche come le strutture e il sostegno economico. Abbiamo percepito chiaramente l’urgenza di una maggiore armonizzazione del progetto formativo, per evitare un’eccessiva disparità di contenuti, senza negare le differenze contestuali.

L’osservazione più evidente che rileviamo è il coinvolgimento sempre più significativo dei giovani confratelli nella formazione saveriana. Lodiamo l’interculturalità del gruppo dei formatori. Ringraziamo sinceramente la Direzione Generale per il suo investimento nella formazione dei formatori. Un grazie di cuore alla Provvidenza anche per i formatori che ci hanno preceduto, che ci hanno formato: pensiamo pure a coloro che ora ci accompagnano dal Cielo. Siamo passati da un periodo in cui i confratelli incaricati della formazione erano più anziani e quindi più esperti, a un periodo in cui i giovani confratelli sono maggiormente coinvolti, assistiti da un notevole impegno della DG per qualificarli nel servizio affidato. Ci troviamo quindi in un delicato periodo di transizione che, senza essere necessariamente un cambio radicale di epoca, si presenta in vari aspetti come un’epoca di cambiamenti.

La ristrutturazione del percorso formativo è ormai una realtà e sta convergendo verso questa tanto attesa armonizzazione del percorso formativo nella nostra famiglia. Lo schema è ora il seguente: Propedeutica - Pre-noviziato - Noviziato - Filosofia - Teologia. Questa ristrutturazione, come tutte le cose nuove, richiede fiducia e coraggio. Siamo stati contenti di conoscere le diverse fasi di consultazione che hanno dato vita a questo nuovo percorso per le circoscrizioni dell’Africa. L’abbiamo considerata un’opportunità per avere un gran numero di giovani nel pre-noviziato e nel noviziato. Questo ci ha spinto ad affrontare concretamente le sfide che ciò comporta sia a livello strutturale ed economico che a livello formativo, e abbiamo capito ancora una volta l’importanza di camminare insieme e “non giocare” contro noi stessi. L’idea di creare alcuni Segretariati per accompagnare i diversi settori coinvolti in questo processo ci è sembrata utile e necessaria. Verrà chiarita ulteriormente.

Il nuovo percorso ci ha ricordato ancora una volta l’importanza della formazione dei formatori, per un servizio sempre più qualificato, e di tutto il lavoro che dovrà essere fatto per trasmettere i valori propri alla formazione, soprattutto il senso di appartenenza alla nostra Famiglia missionaria. Questa novità avrà inevitabilmente delle ripercussioni sulle pratiche dell’Animazione missionaria e vocazionale e sull’accompagnamento vocazionale.

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AMV e accompagnamento vocazionale più coerenti per un percorso comune

Tutti hanno notato “la messe abbondante” vocazionale in Africa. E consideriamo l’Africa come il terreno vocazionale che la Provvidenza ci invita a coltivare. Siamo consapevoli di dover lavorare affinché questa raccolta sia sostenibile e vantaggiosa a tutte le altre circoscrizioni saveriane, e quindi alla Chiesa universale. In questa stagione felice per l’AMV nelle circoscrizioni africane, siamo contenti del lavoro svolto in Mozambico che, il 17 marzo scorso, ha dato inizio alla formazione dei loro candidati.

Tenendo conto del progetto formativo in corso, anche l’AMV e l’accompagnamento vocazionale richiederanno una maggiore qualificazione. Ci avvicineremo ai giovani e alle loro famiglie per conoscerli meglio, per poterli accompagnare appropriatamente e quindi preparare accuratamente i passi successivi. Ci è sembrato importante armonizzare i nostri strumenti di animazione e accompagnamento vocazionale, e promuovere lo scambio tra di noi.

Lo spirito sinodale e la formazione: partecipazione dei laici e intercessione dei martiri

È stata più volte sottolineata l’importanza della sinodalità nella formazione dei futuri missionari. L’abbiamo percepita nel coinvolgimento della presenza di donne e di laici nella formazione, come ci incoraggiava Suor Noëlla Ndayisaba nel suo brillante intervento: "I giovani d’oggi: contesti, sogni, potenzialità, sfide e fragilità". L’incontro con i laici saveriani a Kamenge ci ha fatto apprezzare il ruolo dei laici nella Chiesa e nella formazione saveriana.

La Messa celebrata nella cappella delle martiri saveriane (Olga, Lucia e Bernardetta) a Kamenge, così pure quella celebrata a Buyengero (presieduta dal vescovo locale, Mons. Salvatore, assieme alla comunità parrocchiale), dove i nostri confratelli Ottorino Maule e Aldo Marchiol e la laica Catina Gubert hanno testimoniato Cristo liberamente e consapevolmente fino a dare la vita, ci ricordano l’intercessione di questi martiri e ci fanno anche pensare al ruolo che i martiri hanno nell’AMV e nella formazione dei giovani. La testimonianza dei martiri missionari è un insegnamento eloquente: ci ricordano il significato autentico della vita missionaria e il percorso che la formazione deve seguire.

Affidiamo al Signore, attraverso la Beata Vergine Maria, San Guido Maria Conforti, San Francesco Saverio, tutti questi progetti, affinché con la sua grazia possiamo realizzarli pienamente per la sua maggior gloria.

Bujumbura, le 18 luglio 2022

I partecipanti

  • Fernando García Rodríguez
  • Fabien Kalehezo T’Chiribuka
  • Eugenio Pulcini (online)
  • Félix Kuate Bougieka
  • Bernard Cibambo
  • Gabriel Basuzwa
  • Marselinus Rante Taruk
  • Janvier Busizori
  • Aimé Mitengezo
  • Valentin Shukuru
  • Faustino Turco
  • Yohanes Taninas
  • Alphonse Katindi Ramazani
  • Bonane Chokola
  • Guy-Adolphe Khasa Mvumbi
  • Collins Tapa Sila
  • Gilbert Mbula
  • Léonidas Nayuburundi
  • Evansius Abi
  • Mario Pulcini
  • Jean Balola
  • Pierfrancesco Agostinis
  • Rénovat Bikorimana (online)
  • Hermann Kentsa (online)

Conférence Continental des Formateurs en Afrique

Message final 

Chers confrères,

Nous vous adressons un salut chaleureux et fraternel alors que nous arrivons au terme de ce temps favorable que l’Esprit Saint a suscité à travers le service de nos pères de la Direction Générale (DG), représentés par les pères Fernando et Fabien (et Eugenio, online). Les rencontres de ces jours ont été fortement empruntes de joie, de fraternité, de convivialité, de cordialité et d’espérance, que nous ne pouvons ne pas considérer comme des fruits de la présence de l’Esprit de Jésus parmi nous durant ces assises. Nous adressons un mot de gratitude à l’endroit de la circonscription du Burundi pour l’accueil. Cette rencontre panafricaine a connu la participation de 21 membres présents, et 3 en vidéo-conférence : Renovat Bikorimana, Eugenio Pulcini et Hermann Kentsa, respectivement depuis l’Italie et Paris. Si elle a été riche en échange, elle nous a offert l’occasion de faire face à de nombreux défis, et particulièrement de vivre en live l’exercice de la synodalité dans la prise en charge commune de la réalité de la formation dans les circonscriptions d’Afrique.

Vers un chemin commun pour une meilleure formation xavérienne en Afrique

Nos échanges et réflexions ont porté sur les thèmes, programmes, et méthodologies implémentés dans les différentes étapes de la formation dans nos circonscriptions, en vue d’une marche commune et aussi sur des questions pratiques telles que les structures et la prise en charge économique. Nous avons perçu clairement l’urgence d’une plus grande harmonisation de nos programmes formatifs, afin d’éviter une trop grande disparité dans les contenus, sans nier les différences contextuelles.

Le constat évident que nous faisons c’est l’implication de plus en plus significative des jeunes confrères dans la formation xavérienne. Nous louons l’interculturalité des équipes formatrices. C’est le lieu de remercier la DG, qui investit beaucoup dans la formation des formateurs. Nous remercions également la providence pour les formateurs qui nous ont précédés, qui nous ont formés, et nous pensons aussi à ceux qui parmi eux nous accompagnent maintenant depuis le Ciel. Nous sommes passés d’une époque où les confrères en charge de la formation étaient d’un certain âge, et donc d’une plus grande expérience, à une époque où les jeunes confrères y sont davantage impliqués, avec en corollaire l’engagement remarquable de la DG pour la qualification de ceux-ci en vue du service attendu. Nous sommes donc rendus à une époque transitoire et délicate, qui sans être radicalement un changement d’époque, s’annonce davantage comme une époque des changements sous divers aspects.

La restructuration du parcours formatif est désormais une réalité, et converge vers cette harmonisation du chemin formatif longtemps attendu dans notre famille. Le schéma est désormais celui-ci : Propédeutique – Pré-noviciat – Noviciat – Philosophat - Théologie. Cette restructuration, comme toute nouveauté, invite à la confiance et au courage. Nous avons pris connaissance, avec joie, des différentes phases de consultation qui ont donné naissance à ce nouveau chemin pour les circonscriptions d’Afrique. Nous avons considéré comme une chance le fait d’avoir un grand nombre de jeunes au pré-noviciat et au noviciat. Cela nous a poussé à relever concrètement les défis que cela implique tant au niveau structurel et économique qu’au niveau formatif, et nous avons saisi une fois de plus l’importance de faire route ensemble et de ne pas jouer contre nous-même. L’idée de la création de différents secrétariats pour accompagner les différents secteurs intervenant dans ce chemin nous a paru utile et nécessaire. Elle sera mieux précisée.

Ce nouveau chemin nous a rappelé une fois encore l’importance de la formation des formateurs, pour un service toujours plus qualifié, et tout le travail qui devra être fait au bénéfice des valeurs à transmettre dans la formation, notamment le sens d’appartenance. Cette nouveauté aura inévitablement des répercussions sur l’Animation Missionnaire et Vocationnelle et sur l’accompagnement vocationnel.

AMV et accompagnement vocationnel plus conséquents pour un chemin commun

Tous ont fait le constat de l’abondante moisson vocationnelle en Afrique. Et nous considérons l’Afrique comme le terrain vocationnel sur lequel la Providence nous invite à potentialiser. Nous comprenons que nous devons travailler pour que cette moisson soit pérenne et puisse profiter aux autres circonscriptions xavériennes, et donc à l’Eglise universelle. C’est une heureuse saison pour l’AMV dans les circonscriptions africaines. Et nous nous réjouissons du travail fait au Mozambique et du début de la formation dans cette circonscription le 17 mars 2022.

Avec ce qui est en cours, l’AMV et l’accompagnement vocationnel requerront une plus grande qualification eux aussi. Nous nous rendrons plus proche des jeunes et de leurs familles, afin d’en avoir une grande connaissance en vue de mieux les accompagner, pour ainsi mieux préparer les étapes suivantes. Il nous a paru important d’harmoniser aussi nos instruments d’animation et d’accompagnement vocationnels, ce qui suppose une plus grande communication et un plus grand échange entre nous.

L’esprit synodal et la formation : participation des laïcs et intercession des martyrs

Il est revenu à plusieurs reprises l’importance de la synodalité dans la formation des futurs missionnaires. De fait nous avons souligné l’importance de la présence féminine et des laïcs dans la formation. A ce titre, nous avons apprécié l’exposé de la Sr Noëlla Ndayisaba sur « Les jeunes d’aujourd’hui : leurs contextes, rêves, potentialités, défis, fragilités ». La rencontre avec les laïcs xavériens à Kamenge nous a fait apprécier encore la place que tiennent les laïcs dans l’Eglise et dans la formation xavérienne.

La célébration eucharistique que nous avons eue dans la chapelle des martyres xavériennes (Srs Olga, Lucia et Bernadette) à Kamenge et celle que nous avons eue à Buyengero (présidée par l’évêque du lieu, Mgr Salvatore, en présence de la communauté paroissiale), où nos confrères Ottorino Maule et Aldo Marchiol et la laïque Catina Gubert ont témoigné librement et consciemment du Christ jusqu’au don de leurs vies, nous rappellent l’intercession de ces martyrs, et fait penser aussi à la place que les martyrs pourraient avoir dans l’AMV et dans la formation des jeunes. Le témoignage des missionnaires martyrs est un enseignement éloquent. Ils nous enseignent le sens authentique de la vie missionnaire et le chemin que doit suivre la formation.

Nous confions au Seigneur, par la Bienheureuse Vierge Marie, Saint Guido Maria Conforti, Saint François Xavier tous ces projets, afin qu’avec sa grâce, nous puissions les réaliser entièrement pour sa plus grande gloire.

Bujumbura, le 18 juillet 2022

Les participants

  • PP. Fernando García Rodriguez
  • Fabien Kalehezo T’Chiribuka
  • Eugenio Pulcini (Online)
  • Félix Kuate Bougieka
  • Bernard Cibambo
  • Gabriel Basuzwa
  • Marselinus Rante Taruk
  • Janvier Busizori
  • Aimé Mitengezo
  • Valentin Shukuru
  • Faustino Turco
  • Yohanes Taninas
  • Alphonse Katindi Ramazani
  • Bonane Chokola
  • Guy-Adolphe Khasa Mvumbi
  • Collins Tapa Sila
  • Gilbert Mbula
  • Léonidas Nayuburundi
  • Evansius Abi
  • Mario Pulcini
  • Jean Balola
  • Pierfrancesco Agostinis
  • Renovat Bikorimana (online)
  • Hermann Kentsa (online)

Continental Congress of Formators in Africa

Final Message

Dear confreres,

we send you warm and fraternal greetings as this favorable time comes to an end, which the Holy Spirit has brought about through the service of our General Direction, represented by Frs. Fernando and Fabien (and Eugene, online).

The meetings of these days have been strongly marked by joy and conviviality, cordiality and hope, fruits undoubtedly of the presence of the Spirit of Jesus among us. We address a word of gratitude to the Burundi Circumscription for their welcome.

This pan-African meeting was attended by 21 members, three of whom were present by videoconference: Renovat Bikorimana, Eugenio Pulcini and Hermann Kentsa, from Italy and Paris respectively. If it was rich in exchanges, it offered us the opportunity to face many challenges, and to live the exercise of synodality in the common assumption of responsibility for the reality of formation in the Xaverian Circumscriptions of Africa.

Towards a common path for better Xaverian formation in Africa

The reflection and exchanges focused on the themes, programmes and methodologies implemented in the different stages of formation in our Circumscriptions, with a view to a common path, and also on practical issues such as structures and economic support. We clearly perceived the urgent need for greater harmonization of the formative project, to avoid excessive discrepancy in content, without denying contextual differences.

The most obvious remark we note is the increasingly significant involvement of young brothers in Xaverian formation. We commend the interculturality of the formation teams and sincerely thank the General Direction for its efforts in the formation of formators. Heartfelt thanks to Providence as well, for the formators who have preceded us, who have formed us: let us also think of those who now accompany us from Heaven. We have gone from a period when the confreres in charge of formation were older and therefore more experienced, to a period in which there are more young brothers involved, assisted by a considerable commitment on the part of the General Direction to qualify them in the service they have been entrusted. We find ourselves – therefore – in a delicate period of transition which, without necessarily being a radical change of epoch, presents itself in various aspects as a time of changes.

The restructuring of the formation curriculum is now a reality and is converging towards this long-awaited harmonization with the formative pathway in our family. The pattern is now as follows: Propaedeutics - Pre-Novitiate - Novitiate - Philosophy - Theology. This restructuring process, like all new things, requires trust and courage. We were happy to learn about the different stages of consultation that gave rise to this ‘new path’ for the African Circumscriptions. We saw it as an opportunity to have many young people in the pre-novitiate and novitiate. This prompted us to concretely face the challenges that this entails both structurally and economically, and we realized once again the importance of walking together and 'not playing' against ourselves. The idea of creating a few secretariats to accompany the different sectors involved in this process seemed useful and necessary to us. It will be clarified further.

Once again, the new path reminded us of the importance of the formation of formators, for an increasingly qualified service, and of all the work that must be done to transmit the values proper to formation, especially the sense of belonging to our missionary Family. This novelty will inevitably have repercussions on the practices of missionary and vocational animation and vocational accompaniment.

AMV and Vocational accompaniment: for a common path

Everyone has noticed the vocational "abundant harvest" in Africa. And we see Africa as the vocational soil that Providence invites us to cultivate. We are aware that we must work to ensure that this harvest is sustainable and beneficial to all other Xaverian Circumscriptions, and thus to the universal Church. In this happy season for the AMV in the African Circumscriptions, we are delighted with the work done in Mozambique, which, on 17 March 2022, began the formation of their candidates.

Considering the ongoing formation project, the AMV and vocational accompaniment will also require greater qualification. We will be approaching the young people and their families to get to know them better, to be able to accompany them appropriately, and thus carefully prepare the next steps. We felt it was important to harmonize our vocations promotion and accompaniment tools, and to promote exchange between us.

The synodal spirit and formation: participation of the laity and intercession of martyrs

The importance of synodality in the formation of future missionaries was repeatedly emphasized. We perceived it in the involvement of the presence of women and lay people in formation, as encouraged by Sister Noëlla Ndayisaba in her brilliant talk: "Young people today: contexts, dreams, potential, challenges and fragility". The meeting with the Xaverian laity in Kamenge made us appreciate the role of the laity in the Church and in Xaverian formation.

The Holy Mass celebrated in the chapel of the Xaverian martyrs (Olga, Lucia and Bernadette) in Kamenge, as well as the one celebrated in Buyengero (presided over by the local bishop, Mgr. Salvatore, together with the parish community), where our confreres Ottorino Maule and Aldo Marchiol and the laywoman Catina Gubert freely and consciously bore witness to Christ to the point of giving their lives, remind us of the intercession of these martyrs and also make us think of the role that martyrs play in the AMV and in the formation of young people. The testimony of the missionary martyrs is an eloquent lesson: they remind us of the authentic meaning of missionary life and the path that formation must follow.

Let us entrust to the Lord, through the Blessed Virgin Mary, St Guido Maria Conforti, St Francis Xavier, all these projects, so that with his grace we may fully realize them for his greater glory.

Bujumbura, July 18, 2022

The participants

  • Fernando García Rodríguez
  • Fabien Kalehezo T’Chiribuka
  • Eugenio Pulcini (online)
  • Félix Kuate Bougieka
  • Bernard Cibambo
  • Gabriel Basuzwa
  • Marselinus Rante Taruk
  • Janvier Busizori
  • Aimé Mitengezo
  • Valentin Shukuru
  • Faustino Turco
  • Yohanes Taninas
  • Alphonse Katindi Ramazani
  • Bonane Chokola
  • Guy-Adolphe Khasa Mvumbi
  • Collins Tapa Sila
  • Gilbert Mbula
  • Léonidas Nayuburundi
  • Evansius Abi
  • Mario Pulcini
  • Jean Balola
  • Pierfrancesco Agostinis
  • Rénovat Bikorimana (online)
  • Hermann Kentsa (online)

Congreso Continental de Formadores en África

Mensaje Final

Estimados hermanos,

Os enviamos un cálido y fraternal saludo al finalizar este tiempo favorable que el Espíritu Santo ha propiciado a través del servicio de nuestra Dirección General, representada por los Padres Fernando y Fabien (y Eugenio, online).

Las reuniones de estos días han estado fuertemente marcadas por la alegría y la convivencia, la cordialidad y la esperanza, frutos sin duda de la presencia del Espíritu de Jesús entre nosotros durante estos encuentros. Expresamos nuestro agradecimiento a la Circunscripción de Burundi por su acogida.

A este encuentro panafricano han participado 21 miembros, tres de los cuales estuvieron presentes por videoconferencia: Renovat Bikorimana, Eugenio Pulcini y Hermann Kentsa, desde Italia y París respectivamente. Si ha sido un encuentro rico en intercambios, nos ha ofrecido también la oportunidad de afrontar muchos retos, y en particular de vivir el ejercicio de la sinodalidad en la común asunción de la responsabilidad de la realidad de la formación en las Circunscripciones javerianas de África.

Hacia un camino común para una mejor formación javeriana en África

La reflexión y los intercambios se centraron en los temas, programas y metodologías aplicados en las diferentes etapas de formación en nuestras Circunscripciones, con vistas a un camino común, y también en cuestiones prácticas como las estructuras y el apoyo económico. Hemos percibido claramente la necesidad urgente de una mayor armonización del proyecto de formación, para evitar una excesiva disparidad de contenidos, sin negar las diferencias contextuales.

La observación más evidente que remarcamos es la participación cada vez más importante de los hermanos jóvenes en la formación javeriana. Elogiamos la interculturalidad del equipo de formación. Agradecemos sinceramente a la Dirección General por su inversión en la formación de los formadores. Gracias de corazón a la Providencia también por los formadores que nos han precedido, que nos han formado: pensamos también en los que ahora nos acompañan desde el Cielo. Hemos pasado de un periodo en el que los hermanos encargados de la formación eran mayores y, por tanto, más experimentados, a un periodo en el que los hermanos jóvenes están más implicados, ayudados por un notable compromiso de la DG por capacitarlos en el servicio que se les ha encomendado. Nos encontramos, pues, en un delicado periodo de transición que, sin ser necesariamente un radical cambio de época, se presenta en varios aspectos como una época de cambios.

La reestructuración del itinerario de formación es ya una realidad y converge hacia esa ansiada armonización del itinerario formativo en nuestra Familia. El esquema es ahora el siguiente: Propedéutica - Pre-Noviciado - Noviciado - Filosofía - Teología. Esta reestructuración, como todas las cosas nuevas, requiere confianza y valor. Nos alegramos de conocer las diferentes etapas de consulta que dieron lugar a esta nueva vía para las Circunscripciones africanas. Lo hemos considerado como una oportunidad para tener un gran número de jóvenes en el Pre-Noviciado y en el Noviciado. Esto nos llevó a enfrentarnos concretamente a los retos que esto conlleva, tanto a nivel estructural y económico, como formativo; y nos hemos dado cuenta una vez más de la importancia de caminar juntos y “no jugar” contra nosotros mismos. La idea de crear algunos Secretariados para acompañar los diferentes sectores implicados en este proceso, nos ha parecido útil y necesaria. Se aclarará más adelante.

El nuevo camino nos ha recordado una vez más la importancia de la formación de los formadores, para un servicio cada vez más cualificado, y de todo el trabajo que habrá que hacerse para transmitir los valores propios de la formación, especialmente el sentido de pertenencia a nuestra Familia misionera. Esta novedad repercutirá inevitablemente en las prácticas de animación misionera y vocacional y en el acompañamiento vocacional.

AMV y acompañamiento vocacional más coherentes en vistas de un camino común

Todos han percibido la “abundante cosecha” vocacional en África. Y consideramos a África como el terreno vocacional que la Providencia nos invita a cultivar. Somos conscientes de tener que trabajar para que esta cosecha sea sostenible y beneficiosa para todas las demás Circunscripciones javerianas y, por tanto, para la Iglesia universal. En esta estación feliz para la AMV en las Circunscripciones africanas, nos alegramos por el trabajo realizado en Mozambique, que ha dado inicio a la formación de sus candidatos el pasado 17 de marzo.

Teniendo en cuenta el proyecto formativo en curso, también la AMV y el acompañamiento vocacional requerirán una mayor cualificación. Nos acercaremos a los jóvenes y a sus familias para conocerlos mejor, poder acompañarlos adecuadamente y así preparar cuidadosamente los siguientes pasos. Nos ha parecido importante armonizar nuestras herramientas de animación y acompañamiento vocacional, y promover el intercambio entre nosotros.

El espíritu sinodal y la formación: participación de los laicos e intercesión de los mártires

La importancia de la sinodalidad en la formación de los futuros misioneros ha sido subrayada repetidamente. Lo hemos percibido en la implicación de la presencia de las mujeres y de los laicos en la formación, tal y como animó la hermana Noëlla Ndayisaba en su brillante charla: “Los jóvenes de hoy: contextos, sueños, potencialidades, retos y fragilidad”. El encuentro con los Laicos Javerianos en Kamenge nos hizo apreciar el papel de los laicos en la Iglesia y en la formación javeriana.

La Misa celebrada en la capilla de las mártires javerianas (Olga, Lucía y Bernadette) en Kamenge, así como la celebrada en Buyengero (presidida por el obispo local, Mons. Salvatore, junto con la comunidad parroquial), donde nuestros hermanos Ottorino Maule y Aldo Marchiol y la laica Catina Gubert dieron libre y conscientemente testimonio de Cristo hasta dar la vida, nos recuerdan la intercesión de estos mártires y nos hacen pensar también en el papel que los mártires desempeñan en la AMV y en la formación de los jóvenes. El testimonio de los mártires misioneros es una lección elocuente: nos recuerdan el auténtico sentido de la vida misionera y el camino que debe seguir la formación.

Confiamos al Señor, por medio de la Santísima Virgen María, San Guido María Conforti y San Francisco Javier, todos estos proyectos, para que con su gracia podamos realizarlos plenamente para su mayor gloria.

Bujumbura, 18 de julio 2022

Los participantes

  • Fernando García Rodríguez
  • Fabien Kalehezo T'Chiribuka
  • Eugenio Pulcini (online)
  • Félix Kuate Bougieka
  • Bernard Cibambo
  • Gabriel Basuzwa
  • Marselinus Rante Taruk
  • Janvier Busizori
  • Aimé Mitengezo
  • Valentín Shukuru
  • Faustino Turco
  • Yohanes Taninas
  • Alphonse Katindi Ramazani
  • Bonane Chokola
  • Guy-Adolphe Khasa Mvumbi
  • Collins Tapa Sila
  • Gilbert Mbula
  • Léonidas Nayuburundi
  • Evansius Abi
  • Mario Pulcini
  • Jean Balola
  • Pierfrancesco Agostinis
  • Rénovat Bikorimana (online)
  • Hermann Kentsa (online)
Missionari Saveriani
20 Luglio 2022
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