Era il 1947 quando fu inaugurata la Casa Saveriana di Posatora e i primi missionari si stabilirono nella Villa Fiorelli, un’antica dimora immersa nel verde. Lo stile di missione dei Saveriani è sempre stato quello di “fare del mondo una sola famiglia” attraverso l’annuncio di Cristo e della Buona Notizia a chi ancora non lo conosce, e in questi 75 anni tutti coloro che li hanno incontrati nella casa di Ancona si sono sentiti sempre accolti e amati. Dopo il saluto di Padre Emilio Baldin, superiore della comunità saveriana di Ancona, l’Arcivescovo ha salutato i Missionari Saveriani e li ha ringraziati per quanto fatto in tutti questi anni ad Ancona, sottolineando l’importanza di una «Chiesa in uscita» e sognando una «missione ad gentes. Ad Ancona ci sono 101 etnie diverse e l’annuncio evangelico deve essere rivolto a gruppi e ambienti che non conoscono Gesù. Voi potete aiutarci in questo perché in questi 75 anni siete stati un segno di bellezza, gratuità e amore, in particolare nei confronti dei più deboli e dei poveri».
75 anni di missione dei Padri Saveriani
I Missionari Saveriani sono presenti ad Ancona da 75 anni. L’anniversario ricorre proprio quest’anno e, per l’occasione, è stata organizzata una giornata di ringraziamento domenica 18 settembre nella parrocchia di Tavernelle, con la partecipazione dei Padri Saveriani che sono passati in questi anni nella casa di Ancona, l’inaugurazione della mostra fotografica “Da 75 anni da Ancona inviati in tutto il mondo” e la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Angelo Spina, concelebrata dai Saveriani, da alcuni sacerdoti diocesani e da Mons. Giorgio Biguzzi, missionario saveriano e vescovo emerito di Makeni (Sierra Leone), che fu maestro dei novizi ad Ancona.
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