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Le maschere

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Ma quando mai avrei pensato che saremmo arrivati in un tempo in cui le maschere, che soffocano e limitano l’espressione facciale, avrebbero impedito la proliferazione di un virus letale! 

E quando mai avrei pensato di vedere un presepio di maschere, senza  maschere che falsificano le persone, ma con maschere che hanno salvato vite, opera  di un artista geniale!  

Benedette le maschere che non mascherano, ma al contrario, portano un mistero alla sua essenza, rivelano il volto di Dio, al di là della dimensione della creatività! 

Continuiamo ad usare maschere, il tempo ancora pandemico lo exige e il periodo natalizio lo suggerisce... 

Carissimi/e, 

Fin qui il vescovo Amilton, che ha condiviso il suo pensiero nelle reti sociali. Grazie assai, vescovo, ero prorpio a corto di inspirazione per la lettera di Natale agli amici e parenti... ma con la storiella e l’immagine delle mascherine in presepio, mi sono quasi commosso, ed eccomi con qualche appunto per farmi compatire un pò, come direbbe il nostro caro formatore di altri tempi, Pe. Amato Dagnino, già in Paradiso da qualche anno.  

Son già due anni che siamo in maschera e, vaccinati o no, continueremo ancora per un bel pò, visto che dopo il Delta, è arrivato anche l’Omicron, e chissà quante altre varianti del Corona arriveranno...  

Maschera: roba da carnevale o da astronauta... o da dentista! Ma la nostra gente fa fatica a capirlo che, in tempo di pandemia, salva la tua e la mia vita! Bisogna che sia prescritta. Ma anche così, ad esempio del nostro Presidente della Repubblica, troppa gente si rifiuta di usarla, al massimo la usa solo per entrare in chiesa, o nel supermercato... perché alla porta c’è la scritta: OBLIGATORIO L’USO DELLA MASCHERA.

Come si spiega questa resistenza? Non lo so, ci sono certe cose che diventano simboli di posizioni politiche estreme. La maschera in Brasile, per lo meno è una di queste cose-simbolo. Il non usarla è il modo di affermare la mia libertà, e... la mia ignoranza, oltre a dimostrare che sono d’accordo con il negazionismo del Presidente della Repubblica, in carica, per il quale fin dall’inizio, il corona non passava di un semplice rafreddore. E così siamo arrivati al record di morti di 616.000! Il secondo paese nel mondo dopo gli USA. Triste primato. 

Ma tu che sei vivo, come stai? Questa è la domanda che leggo dietro la maschera di ciascuno di voi. A proposito, per noi sordi, la maschera è un ulteriore impedimento a capire quel che l’altro sta dicendo... infatti spesso leggiamo le sillabe nel movimento delle labbra che con la maschera è impossibile seguire... Insomma, la tentazione è isolarsi e fare un pò una vita per conto proprio. Comunque sia il lavoro nell’orto, per me non è tanto un isolamento ma è soprattutto un ritorno alle origini, figlio di “viddano”- coltivatore diretto, come era mio padre Paolo... Qualche soddisfazione, dopo tanti tentativi, me la sono anche presa, come quella di avere la rucula quasi tutti i giorni a tavola, come pure la cicoria e altre specialità amare come il gilò... e addirittura regalare agli amici, un bel pò di barattolini di peperoncino all’aceto! 

E la Missione come va?  La missione non è e non sarà mai più come prima della pandemia: definitivamente siamo in cammino verso l’iniziazione alla vita cristiana, una specie di catecumenato, che pone la persona di Gesù Cristo al centro e non ha in vista le grandi folle, ma giusto appunto l’incontro di ciascuno con il Signore risorto, presente in mezzo ai due o tre che sono riuniti nel suo nome. Missione personalizzata, dunque, senza trionfalismi e senza illusioni. Le comunità cristiane, non solo si sono ridotte a pochi participanti ma spesso hanno bisogno di una ignezione di speranza! 

Ecco tutto, allora siamo qua ad annunziare il triplice avvento di cui parla il Papa Francesco: il primo quello dell’incarnazione, avvenuto una volta per tutte nel primo Natale, il secondo nel quotidiano del nostro cammino con il Signore della storia che ci consola nel nostro pellegrinaggio, ed il terzo quando Dio vorrà, nell’incontro finale con il giusto giudice glorioso. 

Scusate, ma il vecchietto di quasi 75 anni, con la speranza di poter celebrare i 50 anni di ordinazione (30 settembre 2023)...non ha altro da aggiungere per il momento. Pregate per noi che ricorriamo a voi! 

Vi saluto cordialmente. Buon Natale.

Luigi Anzalone sx
21 December 2021
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