In prossimità dell’anniversario della morte del confratello “Venerabile Servo di Dio” P. Pietro Uccelli, 29 ottobre 1954, posso ricordare quanto si sta facendo a livello di pubblicazione per meglio conoscere la sua persona e la sua testimonianza missionaria.
Come facilmente riscontrabile, tre tappe fondamentali caratterizzano la vita apostolica di P. Pietro Uccelli: Reggio Emilia, Cina, Vicenza. E per illustrare questi tre momenti ho pensato a tre piccoli studi, le cui fonti sono prettamente saveriane: l’ Epistolario di p. Pietro a Melania Genitoni, sua insigne benefattrice-mamma-sorella…; uno scritto (86 cartelle) autografo e rimasto inedito di p. Luigi Grazzi; gli Atti del Processo Diocesano, e vari altri apporti che vengono richiamati nei singoli libretti.
In P. Pietro Uccelli, testimone di Amore a Reggio Emilia ― che amplia e completa quanto edito nel 2013: P. Pietro Uccelli, testimone dell’Amore ― si delineano alcune dimensioni della prima fase della sua vita: a) dalla nascita all’ entrata nel “Seminario Emiliano per le Missioni Estere” di mons. G. M. Conforti: b) una vocazione contrastata; c) il desiderio ardente di imitare il Signore fino al martirio; d) l’unione, nella preghiera, con Colui che l’ha chiamato. E’ di prossima pubblicazione (190 pagine).
La seconda tappa della vita del “Venerabile” è illustrata in: P. Pietro Uccelli, apostolo di amore in Cina. Dopo il Noviziato con il Fondatore, il santo vescovo mons. Conforti ― in riposo in Casa Madre dopo la rinunzia a Ravenna ― parte finalmente per la Cina, dove lavora nelle missioni più importanti: Chengchow, Hsuchow, Hsiang Hsien. Il vescovo mons. Luigi Calza infatti lo vuole accanto a sé anche come procuratore e confessore delle sue “Suore Giuseppine”. Nella sua azione pastorale è infaticabile e inarrestabile. Il suo ricordo tra i cristiani cinesi, anche dopo il ritorno in Italia, perdurerà a lungo e certi prodigi avvenuti in sua presenza sono ricordati ancora oggi.
E’ stato pubblicato nel dicembre 2020 (197 pagine).
P. Pietro Uccelli a Vicenza: un amore preferenziale per gli ultimi è la terza tappa, ancora in fieri.
Ovunque le pagine sono scandite in primis dall’esperienza viva di p. Pietro così come appare nelle sue lettere al papà Giovanni Battista, ai fratelli, alla confidente Melania Genitoni, al Santo Fondatore, G. M. Conforti, e a vari confratelli. In quegli scritti così genuini, immediati e sinceri, il lettore può scoprire un cammino tutto proteso verso Dio e il prossimo. E, per questo, benedetto dal Signore.
(P. Gianni Viola)
