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Different colors, one people

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Different colors, one people

Breaking racial barriers all over the world is not an easy thing. Every 21th of March of every year raises our awareness on the persistence reality of racial discrimination even in our modern societies. Indeed, the world celebrates on this date the International Day for the Elimination of Racial Discrimination.

Racism is the belief that a particular race is superior or inferior to another, that a person’s social and moral traits are predetermined by his or her inborn biological characteristics. This hatred of one person by another – or the belief that another person is less than human –because of skin color, language, customs, place of birth or any factor that supposedly reveals the basic nature of that person, continues to be fueled by the decline of Christian belief, wars and political unrest, terrorism and religious fanaticism as well as the growing immigration.

Being a consequence of racism, racial discrimination can directly or indirectly exclude people from accessing services or participating in employment, education, sport and other social activities. Racial discrimination manifests through unconscious bias or prejudice and can also occur at a systemic or institutional level through policies, conditions or practices that disadvantage certain groups.

In societies fragmented by suspicion, injustices and inequalities and where being “stranger” often rhymes with threat and danger, there need to be a global awareness on the threat that racial discrimination poses on our common future, for it denies some people the right to affirm themselves as individuals – a man or a woman – with a name, a particular history and an identity, like all the others.

It is therefore important that nations, religions and individuals work together in order to eradicate race related discrimination. Education – including religious education – and the enforcement of the many public laws and private initiatives that ban racism and racial discrimination are some of the means we need to rely on in order to eliminate racial discrimination.

As an African and a missionary, I have lived, I have met and I work with people with different cultural background and skin colors. And it's beautiful. Despite some isolated cases of racial discrimination that I have gone through and that perhaps other have experienced such as jokes or comments that cause offence or hurt, suspicion and even injustices while applying for visas and other permits abroad, I still believe that together and united, we can transform the world into a single family and build a common future where everyone will have their place regardless of their skin color. Though many, we are one humanity, though different, we are one people. And our world will truly be at peace with itself only when it can assume and value its plurality, including racial diversity. 


Giornata Internazionale per la Eliminazione della Discriminazione Razziale

Non è una cosa facile eliminare le barriere razziali che esistono in tutto il mondo.  Il 21 di Marzo di ogni anno è un giorno particolare nel quale ci si sforza di far crescere la consapevolezza universale circa la realtà della discriminazione razziale che ancora persiste nelle nostre società cosiddette moderne.  Infatti, in questa giornata tutto il mondo celebra la Giornata Internazionale per la Eliminazione della Discriminazione Razziale.

Il razzismo è la convinzione che sostiene che una particolare razza sia superiore o inferiore ad un’altra e che i tratti sociali e morali di una persona siano predeterminati dalle sue caratteristiche biologiche innate.

Questo odio di una persona verso l’altro – o la convinzione che l'altra persona sia inferiore – a causa del colore della pelle, la lingua, i costumi, il luogo di nascita o di qualsiasi fattore che presumibilmente rivela la natura di quella persona, continua ad essere alimentato dal declino della fede Cristiana, dalle guerre e disordini politici, terrorismo e fanatismo religioso, così come dalla crescente immigrazione.

Essendo una conseguenza del razzismo, la discriminazione razziale conduce direttamente ed indirettamente ad impedire che le persone abbiano accesso ai servizi come il lavoro, l’educazione, lo sport e altre attività sociali. La discriminazione razziale si manifesta attraverso pregiudizi spesso inconsapevoli sia a livello individuale che istituzionale (o sistemico) attraverso politiche, condizioni e pratiche che sono svantaggiose per alcuni gruppi di persone.

In società frammentate dal sospetto, ingiustizie e disuguaglianze, dove essere "straniero" spesso fa rima con minaccia e pericolo, c’è bisogno di una consapevolezza globale sulla minaccia che la discriminazione razziale pone al nostro futuro comune, perché nega ad alcune persone il diritto di affermare se stessi come individui - un uomo o una donna - con un nome, una storia personale e un'identità, come tutti gli altri.

È quindi importante che le nazioni, le religioni e le persone lavorino insieme al fine di sradicare qualsiasi forma di discriminazione razziale. L’istruzione - compresa l'educazione religiosa - e l'osservanza delle tante leggi pubbliche e delle iniziative private che vietano il razzismo e la discriminazione razziale, sono alcuni dei mezzi sui quali possiamo e dobbiamo fare affidamento così da eliminare la discriminazione razziale.

Come africano e missionario, ho vissuto, incontrato e lavorato con persone di diverso colore e con differente background culturale. Ed è bellissimo. Nonostante alcune isolate situazioni di discriminazione razziale che ho vissuto – e che forse altri hanno sperimentato come scherzi o commenti che offendono o feriscono, o che provocano sospetto e persino ingiustizie durante il processo di richiesta per i visti e altri documenti all'estero – continuo a credere che insieme e uniti, noi siamo in grado di trasformare il mondo in una sola famiglia e di costruire un futuro comune, nel quale tutti avranno il loro posto indipendentemente dal colore della propria pelle. Anche se molti, siamo una sola umanità; anche se diversi, siamo un solo popolo. E il nostro mondo sarà veramente in pace con se stesso solo quando avrà imparato ad assumere e ammirare la sua pluralità,  compresa la diversità di razze. 

   

Valentin Shukuru
17 Marzo 2017
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