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Annuncio della morte di p. Francesco Cavallo sx

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Martedì mattina, 6 febbraio 2024, alle ore 2.00 è deceduto nella casa Saveriana di Salerno – Italia, il nostro confratello p. Francesco Cavallo. Aveva compiuto da un mese 104 anni, essendo stato registrato all’anagrafe il 2 gennaio 1920 a Bari, Italia, ma in realtà era nato il 16 novembre 1919. Scrive lo stesso p. Francesco: “la persona che si recò all’Ufficio dell’Anagrafe dichiarò che ero nato il 2 gennaio 1920, allo scopo di ritardare di un anno il mio servizio militare che a quell’epoca era obbligatorio per tutti i giovani”. Era il confratello più anziano della Congregazione.

Francesco frequenta le scuole elementari e l’Istituto Tecnico “Giulio Cesare” di Bari (1926 – 1939), ottenendo il diploma in Ragioneria.

Il 14 agosto 1940, dopo aver chiesto informazioni, incoraggiato e consigliato  da Mons. Augusto Casadei, allora segretario personale dell’Arcivescovo di Bari, entra in Istituto (San Pietro in Vincoli). Qui emette la prima professione religiosa e missionaria l’8 settembre 1941). Numero di professione: 293.

Conclude gli studi liceali a Parma (1941-1943).

Per ragioni di salute, i superiori lo inviano un tempo a Policastro (Salerno, Italia). Frequenta il primo anno di Teologia nella casa apostolica di Massa Lucana (Vallo della Lucania, Salerno, 1944-1945). Il secondo e terzo anno di Teologia li frequenta a Parma (1945-1947). Emette la professione perpetua a Parma il 5 novembre 1946. Qui riceve anche l’ordinazione presbiterale (17.08.1947).

Nel 1947 viene inviato a continuare la formazione negli USA dove frequenta l’ultimo anno di Teologia a Brighton, nel Seminario Maggiore di Boston, USA.

Negli USA ricopre vari incarichi: economo della casa regionale di Holliston e poi rettore della casa apostolica di Holliston; vice delegato generale e poi consigliere del delegato generale. Dal 1956 al 1960 è rettore della comunità di Franklin (Milwaukee).

Nel 1960 viene destinato alla Sierra Leone dove svolge il servizio di parroco a Lunsar.

Nel1961 viene richiamato in Italia per il servizio di Maestro dei Novizi a Nizza Monferrato. Qui è anche rettore ed economo. Dal 1969 al 1970 realizza un tempo di ministero a Massa e Cozzile (Pistoia, Toscana).

Dal 1970 al 1971 p. Francesco è a Piacenza con la comunità formativa delle Vocazioni Adulte. Qui è incaricato della Chiesa di Santa Chiara.

Dal 1971 al 1972 è a Roma (Via Nullo) per frequentare gli studi di Teologia Spirituale presso la facoltà teologica del Teresianum

Nel 1972 è a Parma come aiuto nella Procura delle Missioni.

Dal 1973 al 1981 è a Massa e Cozzile per il servizio di rettore. Nel 1979 è nominato esorcista da Mons. Giovanni Bianchi (vescovo di Pescia – Toscana) incarico confermato da altri vescovi. È stato, infatti, esorcista in Toscana, nel santuario di Montevergine (Avellino) e nel santuario di Pompei (Napoli).

Nel 1981 viene destinato alla comunità Saveriana di Salerno. A Salerno svolge vari incarichi: ministero della casa apostolica (1981-1985); risiedendo ad Aversa, è Segretario Vescovile del Vescovo residenziale, Mons. Giovanni Gazza sx (1985-1993). Dal 1993, p. Francesco continuava il suo impegno nel ministero dell’esorcismo e della Direzione Spirituale fino a poche settimane fa.  

Riposi in pace.

Mi si chiede di dire qualcosa della mia vita. Che dirò? Non ho conosciuto San Guido M. Conforti, morto circa dieci anni prima che io entrassi nella nostra casa del Noviziato. Ebbi però la grazia di conoscere lo stile di vita da lui inculcato ai membri dell’Istituto Saveriano da lui fondato: uno stile di vita che consiste nell’assidua preghiera e nell’impegno di coltivare una sempre crescente intimità amorosa con Cristo presente nell’Eucaristia. Da tale impegno scaturisce la volontà missionaria di far conoscere e amare Gesù Cristo da tutte le genti. Ricordo che negli anni Quaranta del secolo scorso la cappella della nostra “Casa Madre”, a Parma, non era priva di adoratori. Stare accanto a Cristo è il paradiso sulla terra ed è anche la ragione per far conoscere Gesù: “sia da tutti conosciuto e amato nostro Signore Gesù Cristo”. (da un messaggio scritto a mano, il 21 ottobre 2022)

La celebrazione della Pasqua mi suggerisce questa invocazione: O Gesù, ti supplichiamo: fa’ che la vita mia e di tutti i miei confratelli sia un costante inno di amore e gratitudine a Te. Tutto ci hai dato e tutto ci dai sempre. Facci tuoi nel tempo e nell’eternità. Tu sei bontà infinita. Vogliamo vivere e morire per Te, in Te, amando Te. O che grazia, che grazia, che grazia! Auguri di Buona Pasqua a tutti i miei confratelli Saveriani. (Messaggio scritto a mano in occasione del suo 103 compleanno, Salerno, Italia)

DG
06 Febbraio 2024
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