Condividiamo questo articolo di Luca Balugani pubblicato su Tredimensioni, 03/2006. Sono considerazioni soprattutto di tipo psicologico, che si possono applicare anche alle nostre comunità - non solo formative - locali e regionali.
Attraverso alcuni esempi concreti, l’autore illustra come la pressione del gruppo e la scelta del leader si richiamano a vicenda e, in particolare, come “l’anima” del gruppo (non sempre quella ufficiale) orienta nella scelta di un particolare tipo di leader anziché un altro. …
Per esempio, quando un gruppo non ha più chiaro l’obiettivo per il quale lavorare, non si scioglie –come invece ci si aspetterebbe– ma si riorganizza attorno ad un nuovo centro, in cui prevale la componente emotiva, la quale occupa il posto lasciato vuoto dai valori. Infatti, può succedere che all’interno delle organizzazioni la scelta del leader avvenga anche in base a criteri aleatori se non addirittura apparentemente incomprensibili. …
Altre volte, il gruppo assume caratteristiche da comunità terapeutica, dove il tempo è sempre più trascorso a considerare le dinamiche interne che non a dedicarsi agli scopi. L’attenzione ai processi interni rende il gruppo miope rispetto ai bisogni del contesto e a volte anche indifferente rispetto ai fini istituzionali che dovrebbe prefiggersi. Di qui la preferenza di una leadership carismatica ad una razionale.
CONTENUTO
Quando un leader immaturo è preferito ad uno maturo
- A cosa serve un leader
- L’aggressività
- Legami perversi tra leader e gruppo
- Il leader dallo stile paranoide
- Il leader dallo stile narcisista
- Siamo anche noi caduti nella trappola?
- Area dei valori;
- Distribuzione dei ruoli;
- Relazioni;
- Temi all’ordine del giorno.
- Appendice:
- Lo stile paranoide
- Lo stile narcisista