Carissimi fratelli,
Eccoci all’inizio di un nuovo anno comunitario. Dopo i giorni di esercizi spirituali che ci hanno aiutato ad entrare in contatto con la nostra interiorità e a metterci in ascolto della Parola di Dio siamo pronti e carichi per iniziare questa nuova avventura. Ogni anno che comincia è un’esperienza nuova. Saremo più pochi rispetto allo scorso anno e questo, se da una parte impoverisce la nostra comunità, dall’altra sarà anche occasione per conoscerci sempre meglio e creare sempre più fraternità tra di noi.
Diamo il nostro benvenuto a padre Emmanuel che ringraziamo per avere accettato di essere parte dell’equipe formativa con il ruolo di vicerettore: gli anni fatti a Parma prima e l’esperienza di Desio poi, sono tutti elementi importanti che lo aiuteranno a svolgere bene questo servizio. L’area in cui ci sarà soprattutto di aiuto è quella della dimensione apostolica e di animazione missionaria della nostra vita. Diamo anche il benvenuto a Putra che - dopo la quarantena - può ora integrarsi nella nostra comunità. È sempre un gran regalo ricevere un confratello nuovo, ma anche una grande responsabilità nel saperlo accogliere bene e farlo sentire a casa in questa prima tappa di inserimento e di apprendimento della lingua italiana.
Iniziamo questo nuovo anno sempre con una certa incertezza a causa del Covid-19, che non sappiamo quali sviluppi avrà nei mesi a venire…. Il fatto di essere vaccinati ci tranquillizza un po’ e ci fa ben sperare. Consapevoli anche che, come ci ricorda papa Francesco, “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla” …
Tra un paio di settimane si concluderà proprio nel nostro santuario di Parma l’anno giubilare saveriano: l’avere avuto l’opportunità di riprendere in mano la Lettera Testamento e di averla approfondita durante tutto lo scorso anno dovrebbe darci nuovo impulso e accompagnarci durante i mesi a venire. L’anno giubilare non è punto di arrivo, ma al contrario punto di ripartenza della nostra vita saveriana.
In questi giorni di programmazione siamo chiamati a scegliere insieme quali priorità vogliamo impegnarci a vivere come comunità partendo da ciò che ci siamo detti durante la verifica dello scorso anno. Siamo chiamati ad individuare i temi sui quali pensiamo sia importante continuare ad insistere affinché la nostra comunità diventi sempre di più testimonianza di cosa significhi vivere l’interculturalità nella quotidianità della nostra vita.
Il XVI Capitolo Regionale, svoltosi a San Pietro in Vincoli lo scorso maggio, ha prodotto dei documenti che, come comunità, vogliamo fare nostri durante quest’anno per sentirci in sintonia con tutto il cammino della Regione. Ci lasciamo accompagnare dall’icona biblica dei discepoli di Emmaus, la loro “rinascita dopo il rinnovato incontro con il Risorto che li proietta fuori da tutti gli schemi o meglio porta a compimento ciò che avevano conosciuto, visto e toccato”: la buona novella da annunciare costantemente e instancabilmente! Consapevoli che - come ci ricorda don Mazzolari - “il più grosso pericolo non è il camminare pericolosamente, ma il fermarsi troppo saggiamente”.
Vogliamo sentire Joni e Ardin, che durante quest’anno saranno fisicamente assenti dalla nostra comunità per un’esperienza pastorale a Buttrio e ad Ancona, parte del nostro cammino e auguriamo loro il meglio in questa esperienza.
Buon cammino a tutti allora, che Maria – donna missionaria – accompagni i nostri passi nei mesi a venire.
P. Mauro Loda, sx
Parma, settembre 2021
