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Calligaro P. Amadio

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P. Amadio Calligaro
Avilla di Buia (UD), 23 Aprile 1902
Parma, 13 Ottobre 1953

   Nacque in Avilla di Buia (UD) il 23.IV.1902, decimo di quattordici figli e figlie. Entrato in Seminario a 11 anni, dopo il I° Corso Teologico fu chiamato alle armi: fu militare per un anno.

   Sensibile già da tempo al problema missionario, che aveva cercato di propagare tra il Circolo Giovanile di Avilla, a 21 anni entra a Parma nell'Istituto Saveriano dove emette la Professione religiosa l'8.VI.1924 nelle mani del Fondatore e dal medesimo il 29.VI.1927 viene ordinato Sacerdote.

    Per cinque anni, come Propagandista delle Opere Pontificie Missionarie, visita parecchie Città d'Italia a bordo di una delle prime FIAT 500 e nelle adunanze missionarie si serve delle pellicole missionarie dell'Istituto "Fiamme" e "Aquilotti". I suoi giri toccano varie Diocesi e regioni d'Italia: Alessandria e Brescia, Albenga, Savona, Genova, Ferrara, Forì, Cesena, Varese, Milano, l'Abruzzo, la Toscana ed il Friuli.

    Il 7.VII.1932 all'età di 30 anni, assieme ad altri nove Confratelli, imbarcatisi sulla nave "Conte Rosso", parti per la Cina, ove lavorò nelle località missionarie di Cheng-chow, di Juchow, di Lushan.

   Nel dicembre 1936 è nominato Rettore del Seminario di Cheng-chow: attività difficile data la precarietà dell'edificio e dal 1937 in poi data la guerra cino-nipponica. Durante il bombardamento del 12 Maggio 1938 venne ferito in diverse parti del corpo da schegge e calcinacci: per tutti i rimanenti anni di presenza in Cina egli passerà da un Ospedale all'altro, trasportato ora in portantina, ora su un rudimentale carro..., nel tentativo di ricuperare la salute necessaria al lavoro missionario. §

  Richiamato in Italia, arriva a Roma nell'agosto 1948, dopo aver fatto a tempo a vedere gli inizi dei concentramenti e delle sofferenze varie che il nuovo regime maoista avrebbe riservato ai suoi Confratelli.

    In Italia, dopo un periodo di animazione missionaria in diverse Diocesi, fu nominato, nel 1950, Rettore della Casa Madre. Ne chiederà l'esonero per malattie l'anno successivo.

    Il rimanente periodo della sua vita è un alternarsi tra lavoro di animazione nell'Istituto e fuori, e frequenti degenze in Casa di Cura. Sono gli anni in cui P. Amadio diventa uno dei primi collaboratori per organizzare e completare il Film "Il Grande Alveare", nel quale ha una parte notevole come protagonista.

     Colpito da nuovo e repentino malore morì il 13.X.1953 a Parma.

DG
13 Ottobre 1953
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