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Zanchi Gianni Lorenzo

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Gianni Lorenzo Zanchi
Alzano Sopra di Alzano Lombardo (BG), 16 Agosto 1934
Desio, 01 Maggio 1953

    Nacque ad Alzano Sopra di Alzano Lombardo (BG) il 16.VIII.1934. Entrò tra i Saveriani a Gromo (BG) il 3.X.1944; emise la Professione religioso-missionaria nella Famiglia Saveriana a S. Pietro in Vincoli (RA) il 12.IX.1951. 

    Verso la fine del 1° Corso Liceale - si trovava a Desio - fu colpito da appendicite che trasformatasi in peritonite acuta lo portò alla tomba il 1 Maggio 1953. Dopo i funerali, la sua salma fu portata a Parma, alla "Villetta", nella Cappella della Famiglia Saveriana.

     Sulla pubblicazione Missionari Saveriani, i Saveriani di Desio, in data 10 luglio 1953 così scrivevano di lui sotto il titolo 

     "Vi lascio il mio sorriso: ci ha detto Gianni prima di partire":

    "... Aveva cominciato ad essere missionario a 10 anni, quando nel 1944 bussò alla porta dei Saveriani appollaiati, durante la guerra, lassù a Gromo S. Marino. Veniva da Alzano Lombardo, paesino a ridosso delle prime colline della Val Seriana. Il papà, partito per la Russia, non aveva fatto più ritorno, aveva lasciato i bambini alle cure di mamma Maria… quella che ha sempre fretta a tornare a casa dalla cartiera, perché quando c'è lei i bambini vengono su meglio... Gianni venne su bene: ilare e contento. Amava il gioco ed il canto: aveva una voce sottile ed acuta. Frequentò le Scuole Medie parte a Pedrengo e parte a Zelario: per un anno fu anche a Piacenza, sempre nella nostra Casa. Gianni non era un mattacchione: ma un giovane sereno e generoso. Fu notato che specialmente in questi ultimi mesi era prontissimo a mettersi a disposizione di tutti ed a sobbarcarsi ogni piccolo lavoro o fastidio... 

     Il male lo prese a tradimento, quindici giorni prima della morte: si manifestò come un grande dolore nella zona appendicolare... Fu operato d'urgenza ed il caso parve subito disperato: non solo l'appendicite, ma anche l'intestino si trovò interessato. Incominciò allora la lotta contro la morte: Professori, Dottori, Suore e Confratelli lottarono per conservare la vita di questo diciannovenne che interessava per il fascino della sua armonia spirituale... Il Signore lo chiamò alle 22 del 1 Maggio 1953. Gianni venne colto, così, come si coglie il più bel fiore al primo giorno di maggio... Si piangeva tutti: solo la mamma ebbe la forza di passare le mani sopra gli occhi di Gianni e, rivolta ai Dottori ed alle Suore, li ringraziò di quanto avevano fatto per il suo Gianni...”.

DG
10 Maggio 1953
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