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Cavalca P. Martino

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P. MARTINO CAVALCA 
Roncadello di Casalmaggiore (CR), 3 maggio 1914
Montecatini (PT) ,17 Maggio 1979

di Villa Del Ferro (VI)
"L'Apostolo ed il Fratello dei Muci del Bengala"
Di anni 53       Numero di Professione 332

   Teofano Martino Cavalca nacque a Roncadello di Casalmaggiore (CR) il 3.V.1914. Nipote da parte della mamma del Saveriano P. Antonio Sartori, venne da questi battezzato prima della partenza per la Cina, dove morirà ad appena 46 anni. Entrato nel Seminario di Cremona, vi compì gli studi fino alla I Liceale, quando, il 7.VIII.1931, assieme ai futuri Saveriani R. Rossi e M. Sguazzi, entrò all'Istituto Saveriano di Parma. Nel pri-mo mese di Noviziato ebbe occasione di conoscere il Fondatore: colpito dalla sua personalità, rimase profondamente impressionato dall'apoteosi che Parma tributò alle spoglie del Santo Vescovo, dopo la sua morte.

   Emessa la Professione il 12.IX.1932, e compiuti gli studi teologici, fu ordinato Sacerdote il 20.VI.1937. Licenziatosi in Missiologia a Roma nel 1940, lavorò per alcuni anni a Parma nel settore dell'animazione missionaria: egli fu il primo Direttore del C.E.M., Movimento per l'Educazione Missionaria, ideato da alcuni Studenti sotto la guida del P. A. Luca.

    Dal 1943 al 1949 fu Insegnante di Filosofia ed Apologetica ai Liceisti Saveriani, prima a S. Pietro in Vincoli, poi a Castel Sidoli (PC) e quindi a Desio; visitò anche alcuni Seminari Diocesani come propagandista.

    Il 6.III.1949, assieme al P. Gaetano Cocci e a Fr. Giuseppe Nocenti, partiva per la Cina. L'avanzata comunista delle truppe di Mao e la conseguente espulsione di tutti i Missionari stranieri, lo obbligò a lasciare Shanghai dopo solo un mese per Macao, dove gli giunse la destinazione per la nuova Missione Saveriana del Giappone.

  Lavorò in Giappone per 7 anni, prima nella località di Miyazaki e quindi come Superiore Regionale dei Confratelli del Giappone. Alla difficoltà tecnica di apprendimento della lingua supplì un eccezionale entusiasmo che lo caratterizzerà ovunque.

   Un gruppo di adulti seguì le sue conversazioni compatto fino al Battesimo. Quando presero confidenza con lui, gli dissero che per molto tempo non avevano capito nulla di quello che egli diceva e che credevano che parlasse inglese. "Ed allora perché avete continuato?" domandò il Padre. Gli risposero: "Parlavi con tanta convinzione che quello che dicevi non poteva non essere vero!".

    Richiamato in Italia, fu nominato Rettore dello Studentato Teologico che da Piacenza, nel 1958, ritornava a Parma. Nel Capitolo del 1961 fu eletto Economo Generale e riconfermato nel 1966 e quindi per due anni (1971-73) Economo della Provincia d'Italia: in tale ruolo spiccò la sua caratteristica di Saveriano che desiderava per l'Istituto cose grandi, ed il meglio del realizzabile. Spinto dal suo carattere deciso più volte ebbe a soffrire perché i suoi progetti erano troppo arditi o non realizzabili dalla piccola Famiglia Saveriana.

    Sofferente di disturbi cardiaci da qualche anno, morì per collasso la sera del 17 Maggio 1979 a Montecatini (PT) dove si era ritirato in riposo.

DG
17 Maggio 1979
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