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Pirani Fr. Tersilio

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FR. TERSILIO PIRANI
Osimo (AN), 29 settembre 1931 
Walungu, 10 novembre 1970

Di Osimo - AN
Missionario di Dio mediante i motori e gli aerei
Di anni 35. Numero di Professione 625
Sepolto ad Uvira - Zaire

    Nacque nel Comune di Osimo (AN) il 29.IX.1934 ed entrò tra i Saveriani a 15 anni per fare le Medie ad Ancona. Anche se con fatica, per la tarda età, compì regolarmente le Medie ed il Ginnasio, e fatto il Noviziato a S. Pietro in Vincoli, vi emise la prima Professione il 12.IX.1955. Passò alla Casa di Desio per gli studi liceali.

    La sua incompatibilità con gli studi classici si accentuò, data la sua attitudine per l'elettronica. Scrive il P. Mombelli che lo conobbe a lungo:

    "Pirani amava tanto i motori che sembrava li avesse inventati lui. Capiva il linguaggio dei motori come le mamme capiscono il frignare dei neonati. Viaggiando un giorno per le strade del Lazio, gli aerei ci sorvolavano in tutti i sensi, a causa degli aereoporti che circondano l’Urbe, ed egli li riconosceva a qualsiasi altezza. Vedendoli grossi come una mano, distingueva i Caravel dai Dakota, i Boeing dai Viscount. Sembrava che li avesse guidati tutti e si fermava a guardarli come facevamo noi, trent'anni fa, quando apparvero in cielo i primi aerei... So che durante i Corsi Liceali egli si interessava di tutti i meccanismi che si trovavano nello Studentato di Desio: dalle biciclette ai proiettori, dalle '600 alle cucine elettriche, dai telefoni a tutti gli strumenti di fisica... Per lui la "pentola di Papin" e la "Torre di Gay Lussac" erano un amore...".

   A metà del Corso Liceale decise di cambiare strada, lasciando la preparazione al Sacerdozio ministeriale, scegliendo di essere missionario... azionando i motori.
In data 11.I.1961 scriveva al P. Generale:

   "Sono certo che pur non essendo sacerdote potrò fare ugualmente del bene, specialmente in Missione... Desidererei andare presto in Missione, e perciò ne faccio regolare domanda, esprimendo la mia preferenza per la futura Missione de Brasile o del Congo. Penso che queste due Missioni siano quelle in cui potrei mag-giormente lavorare con l'aereo...".

   Qualche anno prima, quando tra i Saveriani si prospettò la possibilità di ottenere per alcuni il brevetto di pilota, egli fu subito pronto e fu tra i migliori allievi, conseguendo in breve tempo il brevetto di primo e di secondo grado.

    Il 23.VIII.1961 partiva per lo Zaire: qui poté attuare senza risparmio il suo desiderio di lavorare per il Regno di Dio con l'aereo. Tutti sanno del suo servizio di Pilota, e di come si sia industriato, con lettere e di presenza, per ottenere i due piccoli aerei per la Missione di Uvira.

    Oltre che pilota, era il factotum di molte residenze. Dalla sperduta Baraka, Fr. Masolo scriveva:

    “… Per noi, per me soprattutto, è una speranza ed una gioia quando arriva lui...".
Nella Veglia Eucaristica, durante il suo ultimo Ritiro a Cyangugu - poco prima che l'aereo da lui pilotato si schiantasse sui monti di Walungu, la tarda mattina del 10.II.1970 - aveva pregato ad alta voce il Signore perché i Confratelli comprendessero l'importanza della vocazione missionaria...

DG
10 Novembre 1970
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