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Devastazioni. In Mozambico l'energia che serve all'Europa la pagano (cara) i poveri

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Kete Fumo, attivista sociale mozambicana, descrive una situazione catastrofica provocata dal più grande investimento energetico nel continente africano

19 maggio 2022

«La vita delle comunità nel nord-est del Mozambico sta peggiorando rapidamente con un processo di reinsediamento incompiuto e incerto: non tutte le persone hanno ricevuto una casa e nessuno ha ricevuto i 'machambas', i terreni agricoli promessi dalle autorità. Inoltre, gran parte della popolazione ha perso l’accesso diretto al mare».

Kete Fumo, attivista sociale mozambicana, descrive una situazione catastrofica provocata dal più grande investimento energetico nel continente africano.

Un gruppo di giganti del petrolio con a capo la francese TotalEnergies, seguita dalle statunitensi Anadarko Petroleum e ExxonMobil, oltre all’italiana Eni, sta cercando di rilanciare l’esplorazione e lo sfruttamento del Progetto di gas naturale liquefatto (lng) del Mozambico.

Dopo la grande scoperta nel 2010 di ingenti risorse nelle acque settentrionali del territorio mozambicano, nel 2024 dovrebbe iniziare la produzione di 65 trilioni di piedi cubi di lng.

Verso la fine del 2017, però, è scoppiato un conflitto armato nella regione che ha causato migliaia di morti. «Il progetto si impegna a collaborare con le comunità mozambicane e i funzionari governativi per sviluppare nella sicurezza queste risorse sottolinea il comunicato della TotalEnergies -. Vogliamo proteggere l’ambiente, incoraggiare ulteriori investimenti esteri e contribuire alla stabilità sociale ed economica a lungo termine del Paese»...

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23 Maggio 2022
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