Le risorse e la chiamata missionaria dei saveriani nel centenario della loro fondazione
Padre Pierino Zoni, bresciano di 85 anni e a lungo missionario in quel Burundi dilaniato dalla guerra civile, è stato il primo della lunga teoria di saveriani stroncati dal corona virus, nella Casa di Parma dove in genere i religiosi tornano oramai anziani (e quanta fatica da parte dei superiori per convincerli a vidimare il biglietto di ritorno, loro che in terra di missione vorrebbero restare per sempre) e dopo una vita spesa in giro per il mondo. Dopo di lui, altri quindici confratelli hanno trovato la morte nello stesso modo, dopo essersi spesi per cercare di dare un po’ di vita a tanti le cui condizioni, tra fame e privazioni di ogni genere, erano proprio al limite non solo della vita stessa, ma anche della dignità umana. Come ha fatto anche padre Corrado Stradiotto, 86 anni, molti dei quali trascorsi in Indonesia e tornato in Italia con l’umiltà di farsi addetto alla portineria della Casa di Parma. Oppure come padre Giuseppe Rizzi, 77 anni, comasco, sempre ultimo tra gli ultimi di Rwanda e Repubblica Democratica del Congo...
Link &
Download
Accedi qui con il tuo nome utente e password per visualizzare e scaricare i file riservati.