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«Grazie Parma per non averci mai lasciati da soli»

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I ritratti dei quindici religiosi che sono scomparsi in questi giorni terribili.
La struggente lettera: «Che il Signore possa ricambiarvi del bene fatto».

Questa lettera è stata inviata alla città dai Saveriani di Parma. I missionari, attraverso la Gazzetta, vogliono ringraziare tutti quelli, e sono stati davvero tanti, che in questi giorni drammatici, in cui i Saveriani hanno perso quindici confratelli, hanno fatto sentire alla casa madre di viale San Martino la loro vicinanza.

In questo tempo di coronavirus, i Missionari Saveriani, segnati dalla morte di tanti confratelli, hanno sperimentato come è possibile essere lontani e insieme presenti.

Tanti sono stati presenti e ci hanno circondato di attenzioni e di molto affetto, a partire dalla telefonata quotidiana, attenta e disponibile, di Mons. Enrico Solmi, nostro Vescovo e successore di San Guido Conforti; a chi provvede ogni mattina a far giungere davanti alla nostra porta i giornali; da coloro che, a volte in anonimato, hanno fornito flaconi di disinfettanti, mascherine e guanti, a medici e altri amici ci hanno seguito e, con il loro aiuto concreto ci hanno permesso di “andare avanti”. Fino a coloro che si sono impegnati a trasmettere le nostre esigenze “burocratiche” e organizzative alle istituzioni competenti. A tutti questi va il nostro ricordo nella preghiera in un momento così difficile da gestire. 

Non meno importanti sono stati i tantissimi WhatsApp, emails e le telefonate di incoraggiamento e appoggio, da amici di vecchia data ma anche da sconosciuti, che stanno a dimostrare l’amore di sempre verso noi, Missionari Saveriani. Siamo certi che non è mancata la preghiera di tanti.

Davvero siamo rimasti rincuorati davanti a questa rete di grande affetto manifestata nei nostri confronti, e che ci ha aiutato a superare un periodo così duro.

In un tempo segnato dalla malattia, dalla fragilità e dalla morte, sgorga dal nostro cuore di Saveriani presenti a Parma e comunità tutta, un profondo Grazie, avendo sperimentato questo amore della città, che ci ha sempre considerato parte del suo corpo sociale-culturale-religioso.

Condividiamo la nostra sofferenza con le tante persone di Parma che in queste settimane stanno facendo la stessa esperienza, perché è un dolore che ci coinvolge tutti e ci vede tutti protesi verso una ripartenza che certamente arriverà.

Che il Signore possa ricambiare del bene fatto, con mille benedizioni, ciascuno di voi e le vostre famiglie e la città in mezzo a tanta sofferenza che l’oggi ci sta riservando.

I Missionari Saveriani della Casa madre di Parma

 

Articolo completo nel sito della gazzettadiparma.it

Gazzetta di Parma
29 Marzo 2020
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