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Bramati P. Nazzareno

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P. NAZZARENO BRAMATI
Poggio S. Marcello (AN), 10 novembre 1924
Parma, 13 novembre 2012

La mattina del 13 novembre 2012, intorno alle 9.30, a Parma in Casa Madre si è spento il P. Nazzareno Bramati. Era in cura dal 2005.
Aveva 88 anni compiuti, essendo nato a Poggio S. Marcello (Ancona) il 10.11.1924.

P. Nazzareno entrò all'Istituto a Poggio S. Marcello nel 1935. Voleva diventare sacerdote missionario; ma non aveva frequentato la quinta elementare ed era proprio un ragazzino, alto, magro e gracile. Due anni dopo, nell’ottobre del 1937 il P. Rettore, visto che non si riusciva a rimediare ai problemi fisici e scolastici, lo rimandò a casa. Una prova dura e umiliante, ma anche una occasione di ripartenza. E difatti P. Nazzareno, sostenuto particolarmente dalla mamma (P. Nazzareno conservò impresse nel suo spirito le parole di incoraggiamento della mamma: “Nazzareno, su fatti coraggio; se è volontà di Dio, non c’è nessuno che possa dire di no! E tu ci ritornerai. Le vie del Signore sono  tante e solo Lui le conosce”), e dalla maestra Maria Santarelli (che ripeteva al Rettore  dell’Istituto: “Questo bambino ha la vocazione e se non lo riprende dovrà rispondere a Dio”), il 24 novembre 1938 veniva riaccolto all’Istituto. 

Frequentò con successo la seconda ginnasio. L’anno successivo passò a Grumone per le rimanenti tre classi ginnasiali. Nel 1942 fu  ammesso al noviziato e l’8 settembre 1943 fece la Prima Professione.  Causa guerra, i neo professi fecero la prima Liceo a S. Pietro in Vincoli: la seconda e la terza sfollati a Castel Sidoli (Piacenza). Nell’estate del 1946 erano a Parma per gli esami statali di Maturità classica che P. Nazzareno superò brillantemente  soprattutto nelle materie scientifiche che furono  sempre il suo forte. 
Affrontò quindi gli studi teologici: classi I-III a Parma (46-49) e classe IV a Piacenza (49-50). Fu ordinato presbitero a Piacenza il 20.3.1950.

Dopo l'ordinazione fu inviato in Gran Bretagna (50-55) per lo studio dell’inglese e per conseguire il Teacher’s Certificate, un Diploma del Colonial Course che gli consentiva di lavorare nelle scuole delle Colonie Inglesi.

Nel 1955 raggiunse la Sierra Leone, la missione alla quale appartenne fino al 2005. 
Iniziò il suo servizio a Lunsar (55-60), cappellano nella comunità cristiana e Direttore del Training Centre. 
Dopo una breve parentesi scozzese, con il compito di Vicerettore a Coatbridge (60-61), ritornò in Sierra Leone dove ricoprì la carica di parroco di Kabala (62-71). Pastore zelante, fedele alla prassi pastorale del tempo. Attento anche alla comunicazione: con un paziente lavoro e mezzi di fortuna riuscì a costruire una rice-trasmittente che favorì la comunicazione tra missionari e con le comunità di origine. 

Dal 71 al 77 fu Superiore Regionale. Terminato il secondo mandato l’obbedienza lo inviò parroco a Lungi  (78-84). Ritornato a Makeni risiedette per una decina d’anni in Episcopio con compiti diversi: Segretario del Vescovo (84-87), Vicario Generale (87-94), Cancelliere Vescovile (94-98).
Problemi di salute nel 1993 lo costrinsero a rientrare in Italia. Dopo una lunghissima ospedalizzazione di ben nove mesi, potè rientrare in Sierra Leone, ma sia a causa di ricorrenti problemi di salute che della guerra civile la sua presenza fu sempre intervallata da rientri  improvvisi fino al 2005 quando la Direzione Generale decise per u n ritorno definitivo in Italia con profondo rammarico del P. Nazzareno che mai rinunciò alla prospettiva di ritornare in Sierra Leone.

Nel congedo dal P. Nazzareno nel Santuario di San Guido a Parma, il P. Luca ha invitato «ad ammirare in questo  confratello lo zelo per la missione e lo spirito di pietà». A Poggio S. Marcello il suo Vescovo  di Makeni, Mons. Biguzzi, ha ricordato del P. Nazzareno la fedeltà, la  precisione e il gusto della tradizione.
P. Nazzareno, da parte sua, si sentiva onorato per aver fatto della sua vita la realizzazione della “Santa vocazione regalatami da Dio». Per questo non ha mai dimenticato il giorno in cui rientrò all’Istituto a Poggio S. Marcello: «ho ripreso il cammino senza più volgermi indietro, ho iniziato una vita che  non ho mai rimpianto, ma sempre amato e venerato, e di cui, per grazia unica del Signore vado ‘orgoglioso’, non per me, ma per Lui e per l’Evangelizzazione».

Riposi in pace.

13 November 2012
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