Non ne siamo ancora convinti. Ma se oggi, - a livello mondiale, anzi cosmico, compreso l’atmosferico, e anche a livello ecclesiale, almeno a partire dal Vaticano II - siamo entrati “non in un’epoca di cambiamenti, ma in un cambiamento d’epoca”, è inevitabile che anche ‘il paradigma’ (il fine, le modalità, gli strumenti…) della missione della Chiesa nel mondo d’oggi debba rinnovarsi radicalmente. Sarebbe proprio incredibile il contrario.
È imprescindibile dunque oggi un cambio radicale di paradigma della Missione della Chiesa nel mondo: ecco un’evidenza, credo, come quella dell’emergenza inattesa del covid. Ma quale può essere allora questo “nuovo paradigma” della Missione oggi?
Senza molte elucubrazioni, leggendo anche solo rapidamente la situazione umanitaria, sociale e cosmica di oggi, e anche solo ascoltando ‘(i) sussurri e (le) grida’ di Papa Francesco, non ci sono più dubbi, mi pare: l’orizzonte urgente, vasto ed immediato che attende la Missione della Chiesa nel Mondo di oggi non può essere che quello di riscoprire-annunciare e riparare la Fraternità umana universale.
Una fraternità umana universale che, per grazia creatrice divina, c’è già, ma che è oggi più che mai da riscoprire e da ‘restaurare’ (cfr la vocazione di Francesco d’Assisi), cioè da rivitalizzare-sanare-ricucire-rinvigorire-allargare, fino a che coincida realmente con le dimensioni reali dell’umanità tutta, di oggi e di domani; umanità riunita, riconciliata, Fratelli tutti, in festa nella ‘Casa comune’, restaurata anch’essa e ridipinta di mille colori!
Questo sogno-progetto ‘pazzesco’, non l’ha inventato papa Francesco: egli lo ha solo ‘ripescato’ (quasi di nascosto, all’insaputa di tutti o quasi.) nel Concilio Vaticano II, che era quasi finito nell’indice dei libri proibiti!). E che era già stato ‘profetizzato’, ancor ben prima del Concilio, più di un secolo fa, per esempio, anche dal fondatore dei missionari saveriani, Guido M. Conforti! Ma che anche lui, a sua volta, l’aveva ‘copiato’ nel Vangelo di Gesù di Nazareth!
Ecco allora il percorso della mia riflessione:
- I molteplici paradigmi preconciliari ‘scaduti’ delle ‘missioni estere’.
- Il ‘nuovo paradigma’ della Fraternità umana universale, lanciato da papa Francesco,
- che è in realtà il paradigma missionario, proposto finalmente dal Concilio Vaticano II stesso,
- e che fu ‘profetizzato’, già più di un secolo fa, anche da Guido Ma Conforti,
- … ma che è germogliato ed è ancorato saldamente nello stesso Vangelo di Gesù!
Restano aperti, evidentemente, almeno due grossi interrogativi su cui riflettere: - Come vivere missionariamente oggi questo impegno per la Fraternità umana?
- Se, come e quando, l’evangelizzazione esplicita e il primo annuncio di Cristo?
Ecco, tutto! Se vuoi, puoi seguirmi nell’annesso.
E buona fortuna!